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Hollywood: ritorna il fenomeno della sessualizzazione infantile

In questi ultimi giorni si è tanto sentito parlare del ritorno della sessualizzazione infantile che sta facendo ritorno ad Hollywood e che ha coinvolto anche l’attrice di Stranger Things.

Da Brooke Shields a Millie Bobby Brown

Purtroppo sembra essere tornati negli anni ’70, dove il fenomeno della sessualizzazione infantile si è sviluppato per la prima volta, dopo essere passati da una struttura familiare verticale ad una orizzontale, dove i figli erano messi sullo stesso livello dei genitori.

Da quel momento in poi, i ragazzini ancora minorenni sono stati visti dall’industria dei “consumatori“, ed i loro corpi sono stati utilizzati in nome dell’idea che il sesso possa essere utilizzato per vendere qualsiasi cosa, ad Hollywood.

Infatti, nel 1975 non è un caso che Brooke Shields sia stata immortalata nuda ai soli 10 anni, con il consenso della madre.

Ai giorni nostri si è riaperto il dibattito sulla sessualizzazione infantile soprattutto per un’attrice molto giovane entrata nel mondo di Hollywood da ormai due anni. Stiamo parlando di Millie Bobby Brown, attrice protagonista della serie tv Stranger Things.


Il caso di Millie Bobby Brown

Questo argomento molto delicato si è riaperto dopo che la giovane attrice ha fatto le sue ultime apparizioni pubbliche, che l’hanno vista in outfit totalmente inadeguato alla sua età. E proprio dopo che queste immagini hanno fatto il giro del web, la tredicenne è stata al centro di una grande polemica, alimentata dal settimanale W Magazine, che ha definito l’attrice una delle 13 donne più sexy del piccolo schermo.

Millie ha apertamente dichiarato che non ama quando, durante dei photoshoot, le chiedono di scoprirsi leggermente:

“Rispondo sempre di no, se lo farò accadrà quando avrò 18 anni”

Non solo le ragazze

Anche se principalmente sono le ragazze ad essere al centro di questa erotizzazione infantile, anche i ragazzi possono diventare delle vittime.

É il caso collegato a quello della Brown, che vede Finn Wolfhard, Mike in Stranger Things,  che di recente è stato anche tra i pre-adolescenti di IT. Dopo essere stato al Comic-Con di San Diego, è stato definito come il ragazzo con “il nome più erotico di sempre“, e come se non bastasse, la modella 27enne Ali Michael ha “preso di mira” il 14enne commentandogli una foto con la frase:

“Non vorrei sembrare strana, ma chiamami fra 4 anni.”

Per questo povero ragazzino c’è dell’altro. Infatti, già da tempo gira la voce che i fans di IT e Stranger Things abbiano creato una ship tra Finn e Jack Grazer, Eddie nel film cult di Stephen King.

Questi fans vogliono che i due ragazzi diventino una coppia nella vita reale, ed il nome della ship creata è “Fack“.

A rispondere a questo ci ha pensato Grazer, che ha pubblicamente attaccato chi continua ad insinuare che tra Finn e Jack ci sia altro oltre all’amicizia:

“Se prendete tutto questo sul serio davvero non so che dirvi, è ovviamente tutto un gioco e dovete smetterla di dire che sono gay e che ho un debole per Finn” queste sono le parole di Jack Grazer.

 

Gli effetti di questo fenomeno

Per cercare di far comprendere cosa questo fenomeno comporta nella mente degli adolescenti, abbiamo le parole di due psicologhe che studiano da anni questo fenomeno della sessualizzazione infantile, Anna Oliverio Ferraris e Jolanda Stevani.

“La conseguenza diretta di questo fenomeno è quella di incoraggiare le bambine ad impegnarsi in atteggiamenti seduttivi che attirano l’attenzione dei maschi prima di essere in grado di comprenderne le potenziali conseguenze sul piano fisico e psicologico. L’oggettivazione del corpo e l’identificazione con un modelli adulti conducono facilmente ad una rappresentazione del sesso di tipo strumentale, nel senso che la sessualità può essere concepita e vissuta alla stregua di una merce di scambio, a completo discapito della componente relazionale e affettiva. Il fatto che, per imitazione e omologazione, una bambina assuma atteggiamenti da Lolita, seduttivi nei confronti dell’altro sesso, non fa che rafforzare questa tendenza”.

 

In questo modo si proibisce a dei ragazzini di godersi a pieno i loro anni migliori, facendoli crescere troppo in fretta, danneggiandoli.

 

-Miriana

 

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Miriana Zibardi, anche soprannominata Simba, amante folle di serie tv! Potrei stare al pc a guardarmi episodi da mattina a sera. Ecco la mia vita.