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How To Get Away With A Murder – Recensione 4×02

I’m Not Herè il titolo del secondo MERAVIGLIOSO episodio di How To Get Away With A Murder che, dopoI’m Going Awayriprende i soliti ritmi serratissimi e la tensione a fior di pelle.
L’ansia che abbiamo detestato per tutta la precedente stagione ma che questa estate ci è mancata come l’aria, torna spaventosamente dominante in questo secondo episodio e la reginetta di tutta la nostra impazienza di scoprire che diamine si saranno inventati questa volta è sempre la stessa: la povera Laurel Castillo, ormai abbonata ai vari ospedali della città.

Non voglio chiudermi in teorie varie, che sicuramente poi si riveleranno anche sbagliate, per poi dimenticarmi di affrontare un caso bellissimo come quello a cui abbiamo assistito.
La nostra avvocatessa non ha impiegato troppo tempo prima di tornare a farmi battere il cuore, perché è finalmente tornata sul campo di battaglia, ovvero alla sbarra.
Il caso in questione è molto toccante e riguarda una nostra vecchia conoscenza, una delle compagne di cella della nostra Keating, vale a dire Jasmine.
La detenuta ha aiutato Annalise in varie occasioni e lei vuole sanare il suo debito facendola uscire dal carcere e per di più anche a titolo gratuito.
La storia che Jasmine ci racconta è a dir poco devastante: nel lontano 1968, quando aveva soli 13, anni è stata venduta dal padre per della droga ad un gruppo di ragazzi che l’anno violentata brutalmente ma il giudice che presidiava quella causa fece passare la povera giovane ragazza non come una vittima ma come una carnefice semplicemente perché era di colore.
Il fascicolo che certificava l’esistenza di quella causa legale era stato secretato – FRANK GRAZIE DI ESISTERE IN QUESTE SITUAZIONI  e da quel tragico momento la vita di Jasmine cambiò radicalmente diventando a tutti gli effetti una prostituta.
Annalise dedica un discorso meraviglioso all’interrogatorio del giudice che decretò l’assurda sentenza e, nonostante i vari crimini della donna, le parole della nostra meravigliosa avvocatessa sono riuscite a convincere il giudice a lasciarla uscire dal carcere con tanto di scuse.

Legandomi a questa causa, colgo l’occasione di schierarmi con il nuovo psicanalista di Annalise che le chiede se il gesto di bontà fatto nei confronti di Jasmine sia dovuto ad uno scambio di favori oppure ad una immedesimazione di Annalise nei confronti della sua assistita.
Anche se noi sappiamo che Annalise non è mai stata violentata, dobbiamo comunque ammettere che le vicende passate con la madre non sono certo state facili da digerire ed è per questo penso che,  seppur molto diverse, le due storie hanno vari punti di incontro, solo che la nostra avvocatessa è stata molto più fortunata.

TEORIE!

Ammetto che mi era mancato molto sparare teorie a zero e sperare fino all’ultimo di aver indovinato, almeno in piccola parte, un pezzetto della trama, per questo non demordo e insieme al mio incredibile STAFF, abbiamo cercato di elaborare le poche informazioni che abbiamo ottenuto e tramutarle in una specie di teoria. Ovviamente fateci assolutamente sapere cosa ne pensate!

Come avevamo visto nel precedente episodio, Laurel è su un letto d’ospedale senza il suo pancione e sopratutto senza bambino. A consolarla abbiamo (ATTENZIONE, ATTENZIONE) Frank con il quale sembra essere in buoni rapporti.
A questa breve clip, si aggiunge una misteriosa chiamata del terapista di Annalise che è in clinica con Laurel, una chiamata rivolta proprio all’avvocatessa!
Ad ansiare la situazione abbiamo anche l’ascensore dell’hotel in cui alloggia Annalise imbrattato di sangue ed un particolare ci appare particolarmente chiaro, ovvero due impronte insanguinate di mani.

COS’È SUCCESSO?!
DI CHI SONO QUELLE IMPRONTE?

Noi crediamo, per così dire, che per una volta i ragazzi ed Annalise abbiano creato una specie di team per indagare sulla morte di Wes.
In questo episodio abbiamo visto che Laurel ha rivelato il suo segreto ad Michaela e magari quest’ultima, per sbaglio, lo ha riferito ad Asher che non è esattamente una cima a mantenere i segreti.
In un modo o nell’altro tutti, nonostante i guai, si erano affezionati al cucciolo di Wes ed anche Connor, ora come ora, si sporcherebbe le mani per capire cos’è successo realmente.
Possiamo affermare che la cosa più logica da credere sia che dietro tutta questa storia si celi il padre di Laurel e questo mi porta a sostenere che le due impronte nell’ascensore possano appartenere a Michaela, scoperta a ficcanasare, oppure ad Asher.
Di tutta questa teoria siamo davvero poco convinti ma su una cosa in particolare siamo incredibilmente d’accordo:
IL TERAPISTA DI ANNALISE.

Durante la chiamata fatta proprio dal terapeuta ad Annalise, per ora misteriosamente scomparsa, possiamo notare un certo tono “intimo” che scavalca la classica relazione tra paziente e terapeuta, per questo crediamo che il loro rapporto andrà ben oltre il professionale.
Con questo non intendiamo un coinvolgimento sessuale, ma sicuramente avremo modo di approfondire il loro rapporto e siamo certi che non rimarrà esclusivamente nello studio.

Anche per questa settimana è davvero tutto, purtroppo siamo costretti ad attendere ancora un po’ per scoprire altri piccoli frammenti di questa storia ma non disperate, appena tornerà la serie torneremo immancabilmente anche noi con una nuova recensione!

-Sara

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Ciao a tutti! Sono Sara, il Braccio Destro dei Redheads Diaries, vivo a Roma e, come potete immaginare, sono una telefilm addicted. Le mie serie preferite sono, Game of Thrones, Blindspot, This is us e talmente tante altre che sono impossibili da elencare. MIO MARITO È CISCO RAMON!