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How To Get Away With Murder – Recensione 4×13

Ciao a tutti ragazzi e bentrovati nel nostro blog! Oggi finalmente torniamo a parlare di How To Get Away With Murder con l’episodio intitolato Lahey v. Commonwealth of Pennsylvania, ed io non penso di aver mai visto nulla così bello. Lo so, lo so, lo dico praticamente in tutti gli episodi, ma sono davvero sconvolta dalla perfezione di ciò che ho visto questa sera. Ero più che consapevole che il crossover sarebbe stato una bomba atomica, ma a tutto c’è un limite. Non seguendo Scandal, non credevo possibile entrare così in sintonia con personaggi che non ho mai visto, eppure tra me e Olivia Pope è stato amore a prima vista. Penso proprio che per colpa sua inizierò presto Scandal.
Okay, direi che ho tergiversato abbastanza. Iniziamo a recensire! 

Lahey v. Commonwealth of Pennsylvania è stato chiamato così perché LA PERFEZIONE DI ANNALISE KEATING sembrava brutto. Regina indiscussa di ogni singola scena, Annalise si concentra sul sogno che ha sempre voluto realizzare fin da bambina, l’opportunità di una vita: LA CORTE SUPREMA.
Grazie all’aiuto della meravigliosa Olivia Pope, riesce ad organizzare la difesa del padre di Nate ma, come ogni episodio che si rispetti, non tutto è filato liscio. La nostra avvocatessa voleva realizzare il suo sogno sotto gli occhi dei genitori, ma sono arrivati problemi legati al caso e allo psicologo Isaac, quindi Annalise ha avuto un tremendo attacco d’ansia.
Quando l’ho vista buttata a terra con le lacrime agli occhi ho pensato subito:

VODKA

e non sbagliavo neanche un po’.
Non conoscendo la meraviglia di Olivia non potevo immaginare che le sue parole condizionassero così positivamente la regina. Quella scena ha toccato corde del mio cuore che non pensavo di avere.

QUALUNQUE COSA PENSI DI TROVARE IN QUELLA BOTTIGLIA, SAPPI CHE È GIA DENTRO TE STESSA. 

Eh si, comincerò Scandal, altroché se comincerò Scandal!
Quelle parole hanno fatto rialzare Annalise come neanche Roky Balboa contro Apollo Creed, e per giunta senza toccare un goccio d’alcool.
QUANTO SONO FIERA DI QUESTA DONNA?

Comunque giungiamo al processo, ed è subito DELIRIO:

Quando ha risposto così fermamente al povero Signor Lahey ho pensato subito che avrebbe fatto crollare quella sala e, ancora una volta, NON SBAGLIAVO. Viola Davis è da sempre la regina dei discorsi sulla “razza”, quindi il suo personaggio non poteva essere da meno.
Alla fine del processo io stavo così:


KEATING 4 (5)

MICHAELA:
Dopo 12 episodi in cui l’ho amata fino alle viscere, oggi vorrei farle fare una fine peggiore di Sam nella prima stagione. Posso accettare TUTTO, ma non che qualcuno mi faccia soffrire Asher!
Purtroppo però Michaela ha fatto esattamente quello che temevo, e adesso saranno grossi problemi per il povero ragazzo che soffrirà TANTISSIMO.
Non mi dispiace troppo per la coppia perché sinceramente non li ho mai amati insieme, ma sono profondamente delusa da Michaela e spaventata per Asher.

LAUREL & FRANK:
Non so voi, ma ogni beata volta che sento nominare Wes soffro come il giorno in cui quel telo si è tolto dal suo corpo ustionato. Adesso anche la madre di Laurel è coinvolta nella sua morte?
Io ho bisogno di risposte concrete e questo oscillare tra un colpevole all’altro mi sta mandando ai matti, DITEMI CHI HA ORDINATO QUELL’OMICIDIO!
Posso credere a tutto ma non che il cucciolo abbia accettato dei soldi per non frequentare più Laurel, e non capisco come Frank possa pensarlo!
Di tutta questa storia capisco sempre meno, ma la voglia di scoprire tutto mi costringe a rimanere incollata davanti al televisore e a soffrire episodio dopo episodio.

Concludiamo questa recensione proprio come è finito l’episodio: SIMON SI È RIPRESO.

How to get away with murder

-Sara

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Ciao a tutti! Sono Sara, il Braccio Destro dei Redheads Diaries, vivo a Roma e, come potete immaginare, sono una telefilm addicted. Le mie serie preferite sono, Game of Thrones, Blindspot, This is us e talmente tante altre che sono impossibili da elencare. MIO MARITO È CISCO RAMON!