How to Get Away with Murder,  Recensioni

How to get away with murder – Recensione 5×11

Ciao a tutti ragazzi e bentrovati in una nostra nuova recensione di How To Get Away With Murder!
Oggi parleremo di un episodio davvero bellissimo intitolato “Be the Martyr”, dove abbiamo visto: Nate che è riuscito a fare tutto quello che un colpevole non dovrebbe fare riuscendo a non essere beccato, Bonnie in preda ai sensi di colpa ridotta peggio di uno straccio e come non parlare di Annalise?
La nostra queen torna in corsa con una causa molto particolare che ovviamente porta alla vittoria, ma del resto, potrebbe mai essere altrimenti?
Detto questo, è proprio giunto il momento di iniziare questa recensione e  approfondire tutti gli argomenti sopracitati.

Partiamo da Nate che lotta a denti stretti contro l’idea di aver preso un ENORME granchio credendo che Miller fosse il responsabile della morte del padre.
Nonostante il fatto che tutto, o quasi tutto, sembra imboccarci la triste verità, ovvero che Miller non c’entrava un bel niente con l’omicidio di Nate Sr., Nate continua a vedere le cose con degli enormi paraocchi, probabilmente perché se li togliesse dovrebbe accettare il fatto che ha ucciso un uomo. INNOCENTE.
A parer mio il nostro poliziotto sta andando fuori di testa e inizia a fare discorsi sulla linea del ridicolo, quando ha sentito la telefonata di Miller ha detto una frase che mi è suonata subito molto male:

NON HO UCCISO UN INNOCENTE

Ma perché se avesse ucciso un colpevole sarebbe stato meno grave?
Ha pur sempre ucciso un uomo ed è ora che Nate ci faccia i conti, per il momento si sta tenendo indaffarato per coprire le sue tracce e quelle di Bonnie ma quando e se tutto questo finirà dovrà affrontare la verità. HA UCCISO UN UOMO, poco importa se sia stato colpevole o innocente.

Bonnie va appresso a Nate, ma se il poliziotto evita di affrontare la realtà, i sensi di colpa di Bonnie la stanno mangiando viva e non riesce più a sopportarli.
L’idea che Miller fosse colpevole l’ha aiutata fino ad oggi a respirare ma ora che non è più tanto convinta, il dolore in qualche modo esce ancor più prepotentemente.

L’HO UCCISO IO. AVREI POTUTO CHIAMARE IL 911

Purtroppo non so come controbattere questa affermazione della stessa BonBon perché ha pienamente ragione. Paradossalmente, ha parlato in un momento di poca lucidità, o forse l’esatto opposto, ma chiamare il 911 sarebbe stata l’idea migliore. Certo Nate avrebbe passato un bel po’ di guai ma a questo punto mi chiedo se non sia Bonnie stessa a boicottare le sue stesse relazioni.

La possibilità di trovare un essere umano che la ami così com’è nel suo cervello non è menzionata, aspetta solo un errore o una scusa per convincersi che nessuno la amerà mai, arrivando addirittura ad uccidere pur di non viversi un bellissimo rapporto come quello che aveva con Miller.

Annalise continua a non fare nulla di esageratamente sconvolgente ma quei pochi piccoli gesti risaltano ai nostri occhi come oro colato.
La causa del suo capo alla C&G è stata molto divertente sopratutto sul finale quando Crawford e Annalise hanno avuto la stessa idea, fosse la volta buona che la nostra avvocatessa trovi un po’ di pace?
Se aspettassimo l’uomo o la donna all’altezza di Annalise, potremmo aspettare a lungo, ma l’idea di una coppia stranissima come quella con Crawford non mi disgusta completamente. E poi ragazzi sono riuscita ad apprezzare Michaela e Asher, posso di certo dare loro almeno una possibilità, no?

I Keating 4 ormai sono quasi inesistenti ma sono felice che Laurel finalmente sia tornata in un ruolo più importante anche se isterico.
La sua preoccupazione per il bambino è comprensibilissima, ma dopo le parole di Michaela possiamo stare tranquilli. Se si può diventare come la Pratt nonostante la sua traumatizzante avventura allora Christopher ha un bellissimo futuro dinanzi a se.

Con Gabriel in custodia e la scoperta che Miller stava indagando sulla Keating (povero illuso) l’episodio finisce e ci da appuntamento alla prossima settimana.
Io, come sempre, vi aspetto qui per parlare insieme del prossimo episodio, il tutto se lo streaming decide di funzionare!

How to get away with murder Italia

-Sara

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Ciao a tutti! Sono Sara, il Braccio Destro dei Redheads Diaries, vivo a Roma e, come potete immaginare, sono una telefilm addicted. Le mie serie preferite sono, Game of Thrones, Blindspot, This is us e talmente tante altre che sono impossibili da elencare. MIO MARITO È CISCO RAMON!