How To Get Away With Murder – Recensione 6×03
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How To Get Away With Murder – Recensione 6×03

Ciao a tutti ragazzi e bentrovati in una nostra nuova recensione di How To Get Away With Murder. L’episodio di oggi è intitolato Do You Think I’m a Bad Man? ed è stato semplicemente S – T – R – E – P – I – T – O – S – O. Ancora una volta Michaela Pratt domina la scena, Bonnie Winterbotton è la donna del È uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo e il finale con un Connor Walsh che è stato semplicemente tutti noi mi ha lasciata senza fiato. Il pensiero di dover aspettare una settimana in queste condizioni non può che farmi reagire proprio così:

Do You Think I'm a Bad Man?
Do You Think I’m a Bad Man?

Ragazzi e ragazze, questa final season ha tutti gli elementi per poter essere una stagione degna dei tempi d’oro della serie.
I ragazzi sembrano essere stati messi alle strette, l’omicidio di Annalise (al quale, lo ripeto, io non credo) tutto sembra tranne che una messa in scena ed io sono una povera plebea che ha bisogno di risposte, di averle adesso, ma forse le otterrò solo tra un mese e mezzo.

Facciamo un passo indietro e parliamo di Michaela, la ragazza che fino all’episodio scorso piangeva disperata tra le braccia di Annalise è entrata in aula come solo la Keating sa fare, ha spiegato il caso ed il motivo per cui lei lo abbia ottenuto. Insomma, gli altri non hanno potuto far altro che bisbigliare quanto fosse ingiusto ma, ragazzi, la Pratt è una baby Annalise, lasciamola crescere e chissà dove arriverà.
Il caso è duro, ma una degna sfida al livello della nostra Michaela. La cliente questa volta era veramente insopportabile: e gli anni di galera non li vuole fare e il risarcimento non lo vuole pagare… Insomma ha commesso un crimine per il quale si è dichiarata colpevole e voleva in cambio una pacca sulla spalla?
Michaela è stata uno squalo, ma bisogna ammettere che senza Gabriel alle sue spalle, più motivato che mai, il baratro sarebbe stato veramente ad un passo.
Il ragazzo è stato prezioso, fomentato poi dalla promessa della Keating, non avrebbe mai potuto sbagliare. Se esiste una persona che ho sopportato meno della cliente di Do You Think I’m a Bad Man?, è la madre di Gabriel. Con o senza Gabriel, tornasse a casa! Basta che non la riveda più, mamma mia che pesantezza quella donna.

Nonostante io non la sopporti, la scena tra lei e Gabriel è stata veramente spaventosa per la sua bellezza, Rome Flynn, con le lacrime agli occhi che spiegava la morte di Paul mi ha frantumato il cuore.

Io ve lo dico, sono ad un passo dal prendere Laurel a sprangate sugli alluci, appena torna, se torna, voglio una spiegazione a tutto questo delirio. Anche il povero Frank sta uscendo fuori di testa, adesso è incappato in questa sorta di posto nel quale ha incontrato Xavier che mi auguro, per il bene di Laurel, che la stia ricattando. Qualcuno ci sta capendo qualcosa di questa storia? Io ho solo un gran mal di testa.

Bonnie a Ciro L’immortale (Gomorra) gli può veramente solo pulire le scarpe, le sue menzogne, i suoi raggiri sono sempre preziosi. Connor ha combinato un bel guaio, ma tra Tegan e Bonnie sono riusciti a risolvere il tutto, anche perché aspetto l’happy ending per il piccolo Hector e sua mamma con una certa fretta. Comunque il mio entusiasmo per l’operato di Bonnie si è schiantato contro un muro poco dopo perché non ci posso credere che lei ancora si presti alla follia di Nate. Gli ha ammazzato il fidanzato a pugni, ma giocano ancora a fare il grande team… anche no!

Concludiamo questa recensione parlando dell’ennesimo colpo di scena, il padre di Michaela è vivo ed è un avvocato! Sinceramente non ho capito se Annalise sapesse veramente del padre di Michaela ma mi auguro di no, voglio dire non ha senso mentirle, sopratutto dopo che si è presentata a casa sua a piangere sulla sua spalla.

Qualcuno ponga fine a tutte queste bugie!

Bene ragazzi, anche per questa settimana è davvero tutto, io vi saluto e vi invito a continuare a seguirci nel nostro blog!

How to get away with murder Italia 
Le regole del delitto perfetto

Sara

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Ciao a tutti! Sono Sara, il Braccio Destro dei Redheads Diaries, vivo a Roma e, come potete immaginare, sono una telefilm addicted. Le mie serie preferite sono, Game of Thrones, Blindspot, This is us e talmente tante altre che sono impossibili da elencare. MIO MARITO È CISCO RAMON!