How To Get Away With Murder – Recensione 6×05
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How To Get Away With Murder – Recensione 6×05, “We’re All Gonna Die”

Ciao a tutti ragazzi e bentrovati in una nostra nuova recensione di How To Get Away With Murder! L’episodio di oggi è intitolato We’re All Gonna Die ed io non sono psicologicamente pronta per scrivere questa recensione.

Dopo aver incontrato Viola Davis in tutto il suo splendore al Festival del Cinema di Roma, non so davvero che pesci prendere per iniziare questa recensione, perché sono ancora troppo scossa.

We're All Gonna Die
Viola Davis a Roma

Ne vogliamo parlare o rimaniamo tutti in silenzio a contemplare questa splendida creatura? Credo che il mio stato d’animo sia facilmente intuibile, se poi pensate che sono riuscita a rubarle anche una foto insieme… Okay, la smetto, recensiamo subito senza ulteriori indugi questo We’re all gonna die, che è stato davvero bellissimo.

Iniziamo parlando del povero Frank: lo abbiamo lasciato a bussare alla porta in fin di vita e lo abbiamo rivisto nello stesso modo in ospedale. Chi lo ha conciato per le feste? Semplice, nessun plot twist, è stato Xavier. Purtroppo il nostro Delfino non ha trovato Laurel, bensì la sua famiglia che come sappiamo è un tantino psicopatica. Ma poco eh…

Scherzi a parte, il nostro Frank è stato massacrato di botte da Xavier per farsi dire dov’era Laurel, ma ovviamente lui non ne sapeva nulla ma non aveva comunque la minima intenzione di collaborare.

Nonostante ciò, il plot twist arriva ed è che Annalise ha aiutato Laurel a scappare o nascondersi o insomma, qualunque cosa stia facendo quella beata donna. Per quanto ami Annalise, se dovesse aver mentito anche su questo, la prenderei a testate anche io, questa volta dovrà avere una scusa più che credibile per aver fatto tutto ciò. Annalise ovviamente smentisce tutto, ma ha anche ammesso che il padre di Michaela fosse morto, quindi chissà su cos’altro ci sta mentendo.

A proposito di Michaela, anche oggi l’ho amata follemente, quando ha convinto il padre ha farsi dare il 4% è stato un momento epico e poi ho amato quando lo ha ripreso per la questione del telefono. Non vedi tua figlia da non si sa quanto tempo, dici che è il tuo grande rimpianto ma poi dai sempre la priorità a quel telefono che squilla? Be’… shame on you.

L’assegno in bianco è stato il minimo sindacale e non biasimo Michaela per averlo chiesto, ma io non avrei voluto proprio niente da lui. Ho amato moltissimo Michaela quando la sorella di Asher si è imbucata in casa e ha iniziato a giudicare tutti, simpatica come un calcio sulle gengive quella ragazza. Michaela comunque è riuscita a zittire anche lei, ha risposto a tutte le sue domande e ha fatto in modo che che la ragazza lasciasse la stanza sconfitta. Anche se Asher ha deciso di tornare a casa per aiutare la madre, la sua famiglia non è quella. Connor, Oliver e Michaela sono tutta un’altra storia.

È giunto il momento di parlare dei miei Coliver, voi li avete visti? Come volevasi dimostrare, il threesome è stata stato solo l’inizio. Connor è furioso con Oliver e non posso assolutamente dargli torto, forse è vero che il nostro Walsh avrebbe parlato con Annalise ma la fiducia è alla base di un matrimonio duraturo. Anche l’onestà è fondamentale, ma una persona onesta avrebbe parlato con Connor spiegandogli i suoi dubbi, di certo non avrebbe agito alle sue spalle. Non so che fine farà la mia coppia preferita, ma spero che possano risolvere le cose e tornare ad amarsi come facevano una volta, perché al momento questi Coliver non sono neanche la brutta copia di quelli che conoscevamo.

Teagan Price, che dire di questa splendida creatura? Vederla tutta in tiro per l’arrivo di Cora mi ha emozionata molto, infatti sul finale la franchezza dell’ex moglie mi ha colpito allo stomaco. Anche io come Tegan ero sdraiata a terra a dire:

I’m fine. I’m fine. I’m fine.

E per la cronaca non stavo bene, neanche lontanamente.

Comunque, il nostro prezzemolino colpisce ancora, Nate Lahey adesso ha attaccato Cora. Fatemelo dire anche in questa recensione:

Nate è una sprangata sugli alluci dei piedi.

Quanto non si sopporta?

Ma non poteva morire lui e a noi ci lasciavate il povero Ron Miller? No?

Mamma mia che piaga quell’uomo, continua a dire che Tegan c’entra con la morte del padre – ed io non lo escludo, dato che in How To Get Away With Murder tutto è possibile -, ma sei una piaga lo stesso.

Prima di lasciarvi, spendiamo due parole per Annalise. Io non so cosa sia successo al suo conto in banca, ma quando l’ho vista chiamare il padre di Michaela volevo entrare nello schermo e prenderla a testate, sono l’unica?

Bene ragazzi, anche per questa settimana è davvero tutto, io vi saluto e vi do appuntamento al prossimo episodio di How To Get Away With Murder.

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Sara

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Ciao a tutti! Sono Sara, il Braccio Destro dei Redheads Diaries, vivo a Roma e, come potete immaginare, sono una telefilm addicted. Le mie serie preferite sono, Game of Thrones, Blindspot, This is us e talmente tante altre che sono impossibili da elencare. MIO MARITO È CISCO RAMON!