How To Get Away With Murder – Recensione 6×10, “We’re Not Getting Away With It”
Ciao a tutti ragazzi e bentrovati in questa nostra nuova recensione di How To Get Away With Murder! Oggi parleremo di We’re Not Getting Away With It, il primo di questi ultimi sei episodi finali della serie.
Siete pronti?
La mia avventura con How To Get Away With Murder non riparte nel migliore dei modi, dato che il ritardo dei sottotitoli mi ha costretta a vedere l’episodio in lingua originale. Dopo un iniziale trauma però, ho scoperto che a forza di vedere serie TV, l’inglese mi sta entrando in testa. Mai tempismo fu più sbagliato, perché avrei preferito vedere l’episodio e non capirne nulla piuttosto che essere messa al corrente di tutti i nuovi sviluppi.
Inutile girarci intorno, Connor e Michaela sono ufficialmente diventati due informatori della polizia ed il mio unico pensiero è che hanno proprio delle belle facce di bronzo, per non dire altro. Intendiamoci, mi sono sciolta quando ho visto che entrambi si erano protetti a vicenda chiedendo lo stesso accordo, però io continuo a non concepire che stiano cercando di fregare Annalise. Sia Oliver – che in questo episodio avrei preso a sberle in faccia -, sia il padre di Michaela – che può tranquillamente tornare nel dimenticatoio dal quale è venuto – si ostinano a dare consigli pessimi sulla base di un pensiero dominante: È colpa di Annalise.
Annalise ha una sola colpa: aver coperto quattro idioti che dovrebbero marcire in galera per capire, forse, che è successo tutto a causa loro e che Annalise li ha salvati da un mare di problemi. Piuttosto che stare sempre a puntare il dito contro tutti gli altri e mai verso loro stessi, preferisco il comportamento di Laurel, che ha preso baracca e burattini e se ne è andata senza stressare troppo nessuno. Almeno lei, per pulirsi la coscienza, non sta cercando di mandare in prigione l’unica persona veramente innocente di tutta la serie, perché vi ricordo che Annalise è l’unica a non aver mai torto un capello a nessuno!
Non dilunghiamoci troppo sui due traditori, piuttosto pensiamo ad un’altro personaggio semplicemente fantastico che con l’avanzare del tempo mi conquista sempre di più: Tegan Price. Nelle righe precedenti vi ho spiegato perché io apprezzi il comportamento di Laurel, quindi non posso proprio biasimare Tegan, che insieme ad Annalise è un’altro personaggio veramente innocente, ma ovviamente durante questo episodio è stata messa sotto accusa. Tra l’altro Michaela come avvocato difensore aveva proprio la nostra Tegan dalla sua parte, ma ha preferito chiamare il padre che fino a ieri l’aveva abbandonata. Michaela è una mente brillante, ma solo su quello che le pare.
Tra la madre di Connor in preda alle crisi isteriche e Nate che ormai è monotematico perché parla sempre della stessa cosa, sorge un dubbio a tutti noi: Annalise, perché lo hai fatto? Oltre al fatto che io mi sto facendo due domande sulla professionalità dei tipi che dovevano farla sparire, dato che hanno fatto veramente un pessimo lavoro. Spero solo che il suo arresto sia consequenziale alla fuga e non ad altro.
L’ultimo punto all’ordine del giorno è Wes Gibbings. Non mi potete sganciare una bomba atomica di queste proporzioni per poi non dirmi assolutamente nulla. Ho aspettato mesi per avere qualche risposta rispetto a questa storia, ma sono stata brutalmente delusa, anche se era abbastanza ovvio che non si sarebbe trattato l’argomento proprio ora.
Bene ragazzi, per questo We’re Not Getting Away With It è tutto, io vi saluto e vi do appuntamento alla prossima settimana con un nuovo episodio.
Vi lascio qui sotto il promo del prossimo episodio!
How to get away with Murder Italia
Le Regole del Delitto Perfetto
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Sara