I Medici,  Recensioni,  Telefilm

I Medici 3 – Nel nome della famiglia | Recensione Series Finale

Ciao ragazzi e benvenuti nella recensione del series finale de I Medici 3 – Nel nome della famiglia.

Si chiude con Anime Perdute e Il Destino della Città la storia della famiglia più importante di Firenze e di quella che è forse la prima serie italiana ad avere un successo mondiale. Quasi non mi sembra vero di essere qui a parlare con voi di questa serie per l’ultima volta; I Medici sono stati parte di me per tanti motivi diversi e dirgli addio è difficile quanto lo è stato dirlo a Clarice e Lorenzo.

Nonostante fossimo preparati a quanto questi due episodi ci hanno proposto, vederlo accadere è stato comunque un colpo al cuore. Abbiamo visto la malattia di Lorenzo (che non è stata mai nominata, neanche si trattasse di Voldemort, ed è stata semplicemente descritta come “la stessa malattia di suo padre, ma che nella vera storia, aveva il nome di gotta) portarlo via via sempre più vicino alla morte; abbiamo potuto vivere il degrado fisico di un uomo che è sempre stato tanto potente da sembrare imbattibile e con lui abbiamo visto la caduta della sua Firenze e di tutto quello per cui ha lavorato, anche se la storia ci insegna che le cose poi sono tornate a splendere e che quello che lui ha creato ha continuato a vivere, facendo splendere la sua città ed il nome della sua famiglia.

Ma seppur sia stato colui che ha portato Firenze alla grandezza, l’uomo soprannominato Il Magnifico, in questa stagione sembra che abbiano voluto mostrarci solo ciò che di male ha fatto a Firenze e alla sua famiglia. Una delle ultime scene con sua moglie lo ha visto confessarle di aver venduto la piccola Maddalena, la sua figlia prediletta a Franceschetto, e il momento in cui Clarice si è sentita male è stato quello in cui ha capito che suo marito era davvero colpevole della morte di Tommaso. Ora, innanzitutto io sono davvero triste e delusa dal fatto che lui ne fosse a conoscenza; ero certa che Bernardi avesse fatto tutto da solo e che Lorenzo non ne avesse idea ma mi sbagliavo, e di grosso anche. Per quanto riguarda Clarice invece, sono altrettanto triste, ma per motivi diversi.

Non so se ne siete tutti a conoscenza ma, nella vera storia della famiglia Medici, Clarice morì 4 anni prima di suo marito, a causa della tubercolosi. Ora, chiaramente ci troviamo di fronte ad un prodotto romanzato, tratto da un romanzo appunto, e non sono stati pochi i cambiamenti che hanno fatto agli avvenimenti storici, ma non ho apprezzato particolarmente il modo in cui hanno gestito la sua dipartita. Sì, l’abbiamo vista sentirsi male nei giardini mentre Lorenzo la osservava dalla finestra, ed il suo aspetto lasciava intendere che non fosse proprio al massimo delle forze ma è morta così, da un momento all’altro, senza neanche farci capire come e perché. La mia ipotesi è che sia morta per qualche problema legato alla gravidanza, dato che sappiamo stesse aspettando l’ennesimo figlio, ma per il modo in cui è stato trattato il tutto potrebbe tranquillamente essere morta di crepacuore.

Sinceramente sembra quasi che un pezzo di episodio sia stato tagliato via, portando con sé anche la spiegazione di quanto accaduto, ed essendo Clarice uno dei miei personaggi preferiti mi è dispiaciuto vedere la sua dipartita passare un po’ in sordina ed avvenire in modo così veloce. Allo stesso modo mi è dispiaciuto vedere che quasi nessuno si è recato in chiesa per darle l’ultimo saluto, in particolar modo Botticelli, che non solo è sempre stato un grande amico della famiglia Medici, e di conseguenza anche di Clarice, ma due giorni prima stava mangiando alla loro tavola, ridendo e scherzando. Ora, posso capire la delusione che possa aver provato nello scoprire che Lorenzo sia stato il mandante dell’omicidio di Peruzzi, ma perché negare la propria presenza anche a Clarice? Sono rimasta molto delusa nel vederlo voltare le spalle ad una sua amica, e ad una brava cristiana che ha sempre cercato di aiutare i bisogni, seppur spesso la fedeltà nei confronti di suo marito l’abbia portata ad andare contro tutto ciò in cui ha sempre creduto.

Ciò che invece, al contrario, mi è piaciuto, è stato stranamente, il fatto che ad aiutare Clarice e ad accorgersi del suo malessere sia stata Lucrezia. Innanzitutto perché finalmente è stata strappata da quel ruolo di comparsa che le è stato cucito addosso in questa stagione (chi mi segue sa che non sono una grande estimatrice della performance della Mastronardi in questa serie, anche a causa del doppiaggio ma si tratta di un personaggio di rilievo per la storia e credo sia stato giusto darle una certa rilevanza) ed ha messo il punto ad una relazione da sempre complicata tra le due. Clarice e Lucrezia si sono odiate per aver amato lo stesso uomo, sono state vicine e si sono nuovamente voltate le spalle ma, nel momento del bisogno, hanno saputo mettere da parte i propri screzi. Ho trovato molto bello che Lucrezia fosse lì per lei e per Maddalena, così come ho trovato molto bella l’ultima scena dei Clarenzo. Non è un segreto che io ami questi due e che trovi Daniel e Synovve incredibilmente meravigliosi insieme (o magnifici, per restare in tema) ma la scena finale tra loro, quei ti amo e la disperazione di lui nel sapere che lei lo sta lasciando. sono stati di una perfezione straziante.

Lorenzo era pronto a morire e a lasciare la sua famiglia nelle mani della donna che nel corso degli anni ha imparato ad amare, ma non era pronto a perderla, proprio come lei non era pronta a perdere lui. Ed anche se qui siamo di fronte all’ennesima incongruenza storica, sono davvero soddisfatta del percorso che questi due hanno fatto come coppia. Hanno cominciato la loro relazione per pura convenienza, lui continuava ad amare Lucrezia e lei era decisa a voler prendere i voti eppure, nonostante tutto, nonostante il dolore e le scelte sbagliate, hanno finito con l’amarsi con tutto il cuore, tanto che è solo grazie a lei e a ciò che avrebbe pensato se fosse stata ancora in vita, che Lorenzo decide di non uccidere Savonarola.

Clarice è stata fondamentale nella vita di Lorenzo, e lo è rimasta anche dopo la sua dipartita.

E a proposito di dipartite, purtroppo in questa recensione del series finale de I Medici 3 dobbiamo parlare anche della morte di un altro personaggio, una morte che non volevamo vedere e che, dopo un anno da quella di suo fratello, ci uccide allo stesso modo, scavandoci un buco nel petto: quella di Lorenzo il Magnifico.

Fino all’ultimo, il principe tra gli uomini ha cercato di mettere le cose apposto, spiegandoci anche il perché delle sue azioni che, seppur gravi, non erano altro che il suo tentativo di sistemare tutto prima di lasciare la sua famiglia (cosa che effettivamente accade davvero alla sua morte, con la distruzione di numerose opere d’arte). Questo, certamente non giustifica tutte le pessime azioni compiute nel corso di questi otto episodi, ma forse ci permette di comprendere più profondamente un personaggio tanto complesso quanto quello del magnifico che sì, voleva essere certamente ricordato ma voleva anche che la sua Firenze potesse splendere, così come i suoi artisti. Artisti che abbiamo avuto modo di conoscere, seppur per poco tempo, all’interno di questa terza stagione de I Medici 3 ed in particolar modo in questo series finale.

Nel suo cammino verso la morte, Lorenzo subisce anche una sorta di redenzione e seppur non abbandoni le sue convinzioni, continuando a lanciare “frecciatine” a Savonarola, anche con un piede nella fossa, chiede perdono a Dio per essersi voluto paragonare a lui. Ma il perdono più importante è forse quello che chiede alla sua famiglia, stretta attorno al suo letto nei suoi ultimi attimi. Persino Bianca che era stata esiliata è lì, a condividere quello che a parar mio è stato il momento più straziante dell’episodio, racchiuso in poche, semplici parole:

Vuoi dire qualcosa a nostro fratello?

Lorenzo sa che rivedrà suo fratello, finalmente, e forse questo rende il tutto meno difficile. Ne è convinto nel momento in cui dice che gli parlerà di Giulio, e quello in cui dice finalmente a suo figlio Piero di essere fiero di lui. Con quest’ultimo ha sempre avuto un rapporto estremamente conflittuale, sin da quando era piccolo, ed anche se dirgli quelle parole in punto di morte non potrà rimettere apposto una vita intera, è estremamente significativo e mette nelle sue mani il futuro della sua famiglia.

Così come sono significative le parole di Savonarola, contrastate da tutto ciò che viene dopo. Mentre, con aria superiore, dice a Lorenzo che Dio lo sta guidando verso la distruzione dell’arte e di tutto ciò che rende gli uomini diversi tra loro, e beffardo aggiunge che nessuno finirà col ricordarsi di lui, di Botticelli, di Michelangelo e di Firenze, noi sappiamo bene che le cose non stanno così, ed anche Lorenzo stesso lo sa.

Il finale è un elogio a tutto ciò che Lorenzo è stato, ed è anche una contraddizione alle parole di Savonarola che, sei anni dopo la morte di Lorenzo, viene ucciso dallo stesso popolo che dichiarava di guidare.

Il Magnifico, al contrario, continua a vivere in tutto ciò che ha seminato durante il corso della sua vita. Continua a vivere nelle opere d’arte che ha commissionato ed in cui ha creduto, continua a vivere nella sua Firenze, e continua a vivere nella magistrale interpretazione del magnifico Daniel Sharman che ha saputo dar vita ad un personaggio complesso ed importante in modo perfetto.

Nonostante questa stagione sia, a parer mio, nettamente inferiore alla seconda (anche a livello di montaggio), è stata comunque di un ottimo livello, ed ha significato molto per me e, credo, per l’Italia intera. Per una volta siamo stati noi ad avere l’anteprima mondiale di una serie attesa in tutto il mondo (quando ci ricapita che debbano essere gli americani a cercare i sottotitoli di una serie in italiano?), ed abbiamo avuto attori internazionali sul nostro territorio per raccontare una storia made in Italy che ha saputo tener incollati alla tv grandi e piccini.

Con questo series finale, i Medici 3 chiudono un capitolo importante ed io credo sia doveroso fare un ringraziamento speciale agli attori, per aver dato vita ai personaggi storici della nostra Firenze, alla crew che ha lavorato letteralmente giorno e notte alla creazione della serie, a Rai Uno che anche se ha trattato questa stagione nel peggiore dei modi ci ha dato la possibilità di avere attori come Richard Madden e Daniel Sharman in una serie italiana e a tutti voi, che mi avete accompagnata in questi 16 episodi con passione ed amore. È stato un vero piacere poter commentare gli episodi con voi e sentire i vostri pareri, settimana dopo settimana.

Se fosse per me, continuerei a parlare con voi di questo series finale de I Medici 3 ma credo sia arrivato il momento di salutarvi e di lasciarvi, per l’ultima, la parola su questo episodio. Vi saluto con gli ultimi aneddoti carini su questa stagione e vi do appuntamento nei commenti: fatemi sapere cosa ne pensate di questo finale e più in generale della stagione e dell’intera serie. Lasciatemi un commento qui sotto oppure sulla nostra pagina Facebook, sono curiosa di sapere la vostra!

Curiosità:

  • Le scene fuori dei sermoni di Savonarola sono state girate a Velletri;
  • La morte di Lorenzo è stata girata negli studi Rai del Lazio lo scorso Dicembre (faceva davvero freddo, ed il povero Daniel andava in giro con quella vestaglia leggerissima!);
  • Il personaggio che, pochi istanti prima della morte di Lorenzo, porta il vassoio con le medicine faceva parte della crew, e lavorava sul set della serie!
I Medici 3 Series Finale

Veronica.

Commenti disabilitati su I Medici 3 – Nel nome della famiglia | Recensione Series Finale

Big Boss delle Redheads Diaries: la mente che ha dato vita a questo sito di intrattenimento.