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I Medici – Recensione 2×01/2×02

Madame e Messeri, benvenuti in questa prima recensione della serie che attendevo più di qualsiasi altra:

I Medici – Lorenzo il Magnifico

Chi ci segue -e soprattutto, mi segue- sa che Daniel Sharman è praticamente la mia più grande ossessione e questo ha fatto sì che non solo fossi impaziente di vedere la serie ma che andassi anche svariate volte sul set. Ho già visto alcune scene della terza stagione, direttamente durante le riprese e tengo sul comodino la bottiglietta autografata de I Medici ergo, preparatevi perché questa recensione potrebbe essere, a tratti, molto meno professionale di quanto dovrebbe.

Tornando per un momento -che potrebbe realmente durare solo un momento- seri, parliamo di questi due primi episodi che abbiamo avuto l’opportunità di vedere in anteprima su Rai Play, in attesa della messa in onda che avverrà tra pochissimi giorni, precisamente martedì 23.

Vecchi Rancori

È il titolo della première di questa seconda, magnifica, stagione che si apre con un bel primo piano del nostro Lorenzo il Magnifico.

Un modo decisamente MAGNIFICO per aprire la stagione.

Si tratta di un flashforword che vede una Firenze in fiamme durante una guerra tra I Medici ed I Pazzi, guerra che è proprio il fulcro della stagione. La Congiura dei Pazzi è l’avvenimento attorno a cui ruoterà l’intera stagione, tenendoci compagnia per tutte e quattro le prime serate in cui I Medici andrà in onda su Rai Uno.

Questo flashforword termina con una scena che, per i matti (non uso la parola pazzi per ovvie ragioni!) come me che non si sono persi neanche una delle anticipazioni uscite, era già in parte familiare perché precedentemente divulgata in uno dei mille trailer ed interviste che sono state rilasciate nell’attesa della première.

Se mi uccidi ora, farai di me un martire.

Queste sono le parole che il giovane Lorenzo pronuncia durante il suo duello, decisamente all’ultimo sangue, con Iacopo Pazzi. Quest’ultimo, convinto che le cose non stiano così e che con la sua morte tutti dimenticheranno chi è Lorenzo De’Medici, lo pugnala -pugnalando indirettamente anche il mio cuore-.
Sappiamo comunque che la storia ci insegna decisamente il contrario ed anche che quella pugnalata, per quanto terribile, non sarà la causa della morte di Lorenzo.
Nessuno ha dimenticato Il Magnifico, al contrario, continua ancora oggi ad essere un simbolo di potere, il simbolo di Firenze ed è proprio per questa ragione che oggi abbiamo la possibilità di vedere questa stagione che, con questi due episodi, a parer mio si conferma ancora migliore della precedente.

Torniamo poi alla Firenze del 1469, in cui troviamo un giovane Lorenzo ancora lontano dalla posizione politica e da quel titolo che poi andrà a definirlo per il resto della vita, e della storia di Firenze.

È un giovane come un altro che passa il suo tempo a bere con gli amici (uno dei quali è Sandro Botticelli che, per chi come me ha studiato ed è un appassionato di storia dell’arte è sicuramente qualcosa per cui amare maggiormente questa stagione) e a pensare alle donne, in particolar modo alla sua amante, interpretata da Alessandra Mastronardi.

Lo so, ci stiamo domandando tutt* perché non siamo nat* Alessandra.

Lucrezia Donati è stata il grande amore di Lorenzo il Magnifico e abbiamo avuto modo di vederlo in questi due episodi in cui i due amanti non hanno perso tempo per ritagliarsi dei momenti e regalarci un po’ di gioia per i nostri occhi (non mi dilungo oltre in quanto potrebbero esserci dei minori su questo blog). La loro è una storia tormentata, che in soli due episodi ci ha mostrato le gioie ed i dolori di un amore che non può essere vissuto alla luce del giorno a causa delle differenze sociali tra i due (avevamo vissuto una cosa molto simile anche con la prima stagione) ma ne parleremo meglio nella seconda parte della recensione, con il secondo episodio.

A proposito di donne e di sesso, è proprio in una scena decisamente passionale che “conosciamo” Giuliano, il fratello dal temperamento un po’ particolare, di Lorenzo. Seppur i due siano fratelli è chiaro sin da subito che sono ben poche le cose che li accomunano, oltre il cognome e la bellezza (sì, perché sono probabilmente i fratelli più affascinanti della televisione. Potremmo quasi definirli gli eredi di Stefan e Damon Salvatore!).

Se Lorenzo è abile con le parole ed è bravo a risolvere i conflitti, Giuliano al contrario non è pronto ad abbassarsi pur di salvaguardare la pace, tanto che è suo fratello a dover domandare scusa ai Pazzi per l’incidente da lui causato.

Incidente guidato da ciò che ha caratterizzato anche la prima stagione, seppur ai tempi di Cosimo l’attentato a suo padre non fu un semplice “tentativo”. Questo tentativo di far fuori l’intera famiglia Medici (o almeno, buona parte) che pare chiaramente essere opera dei Pazzi, porta Lorenzo a dover prendere le redini della sua famiglia, in quanto suo padre non sembra più essere in grado di farlo.

La banca sta di nuovo affrontando un periodo di crisi e Piero, non troppo sveglio neanche nella scorsa stagione, non sembra in grado di fronteggiare la cosa con intelligenza e pace. La sua soluzione ai problemi è quella di mettersi nelle mani del duca di Milano e saccheggiare la città, cosa che chiaramente non va a genio a Lorenzo che pugnala suo padre alle spalle, subentrando al suo posto per guidare la sua famiglia, e tutta Firenze, verso la gloria che ha fatto della famiglia Medici quella che la storia ricorda.

Molto bella è stata a parer mio la figura centrale di Contessina. Una donna forte che ha sempre agito all’ombra di Cosimo, consigliandolo ed aiutandolo a non compiere errori, andando a volte anche contro i propri interessi (ricordiamo il tradimento dell’uomo da lei amato o la punizione inflittagli da suo marito per il semplice affronto di avergli salvato la vita al costo di esiliarlo a Venezia). Una donna che ha cresciuto il figlio dell’amante di suo marito (e di cui parleremo nella seconda parte della recensione) e che ritroviamo, ancora una volta come consigliera per Lorenzo. La sua voce ed i suoi consigli accompagnano Lorenzo in quella che è la sua evoluzione ne Il Magnifico, aiutandolo a comprendere ciò che è giusto e che una sconfitta non è la fine del mondo, come i Medici sono sempre stati abituati a pensare (cosa che anche Marco Bello ribadisce nel corso dell’episodio) ma che ad ogni sconfitta può portare ad una successiva vittoria.

Molto significativa -e poi giuro che cominciamo a parlare dell’altro episodio- è la frase che Botticelli dice a Lorenzo dopo aver sventato l’attacco alla sua città:

Ce l’hai fatta, hai salvato Firenze senza neanche tirar fuori la spada.

(Evito i commenti sconci per i minorenni in ascolto)
Ed è proprio questo che è Lorenzo il Magnifico, come sottolineato anche nei trailer: un uomo che odia la guerra ma che è nato in una battaglia. Un uomo che vuole combattere per la sua famiglia e per la città che vuole condurre alla gloria ma che odia avere le mani sporche di sangue.

Un ultimissimo -lo giuro- appunto su questo episodio è la storia d’amore impossibile tra Bianca e Guglielmo de’ Pazzi: i Romeo e Giulietta della Firenze rinascimentale. Le loro famiglie sono in guerra, suo fratello l’ha promessa in sposa ad un altro ed ogni cosa sembra essere contro di loro. La storia ci dice già come andrà a finire tra di loro (anche se essendo la serie solamente ispirata ai fatti storici non è detto che le cose andranno realmente così!) ma sono sicura che sarà la storia d’amore più struggente della stagione.

Un uomo solo

Dopo aver scritto più di mille parole sul primo episodio (vi chiedo scusa ma sono fomentatissima per questa serie e la mia natura già generalmente prolissa non mi permette di riassumere maggiormente, anzi) eccoci finalmente a parlare del secondo.

L’episodio comincia con un flashback, contrapponendosi completamente al primo, che vede una mini famiglia de’Medici ed un mini Lorenzo allenarsi alla giostra, mostrandoci nuovamente la mia amata Contessina e Marco Bello (ma di questo ve ne ho già parlato quindi non mi dilungherò oltre). Questo insegnamento iniziale non è solo simbolico per ciò di cui vi ho parlato prima ma anche perché a fine episodio Lorenzo si confronterà con Francesco de’ Pazzi nella giostra, vincendola. Ma non solo!

Nel flashback, Lorenzo esterna il suo terrore di poter uccidere qualcuno durante il gioco e nel “presente” si ritrova a duellare con Francesco privi delle loro armature, vincendo senza procurargli alcun graffio, sotto le parole di quest’ultimo che gli dice che avrebbe potuto cogliere l’occasione per ucciderlo, sottolineando così ancora una volta quanto Il Magnifico sia completamente diverso da lui e forse da tutti gli uomini prima di lui.

Ma la giostra è solo una parte di questo episodio che invece ruota attorno all’inizio della carriera di Lorenzo e a ciò che essere a capo della famiglia comporta, iniziando dall’andare a Roma per convincere il papa di concedergli il suo sostegno per la banca.

Ora, io tutte le volte che Daniel Sharman Lorenzo parlava di venire a Roma ero tipo così:

Anyway, in un primo momento ciò che Lorenzo trova a Roma purtroppo non sono io sono una serie di porte in faccia. I Pazzi sono arrivati prima di lui, avendo un cugino nella curia che ha preceduto l’arrivo di Lorenzo (questo probabilmente perché il Magnifico non ha utilizzato Marco Bello, l’uomo che ha inventato i frecciarossa) e convincendo il papa a non concedere a Lorenzo neanche la possibilità di parlargli in privato. Ma come ci ha insegnato la storia ma soprattutto la prima stagione, anche quando le cose sembrano andare male per i Medici, qualcosa cambia le carte in tavola.

E questo qualcosa, spesso e volentieri sono le donne della famiglia.

Così, dove non arriva Lorenzo, arriva sua madre che con un’astuzia che io voglio immaginare sia stata frutto di anni al fianco di Contessina (ricordiamo le parole che le disse «Le donne possono trovare molti modi per rendersi indispensabili, non solo fare figli.»), fa in modo che il papa ritratti le sue condizioni. Il tutto grazie a Raoul Bova che come sappiamo diventerà presto papa e al suo accordo matrimoniale con lui, che prevede l’unione di Lorenzo e Clarice, che vediamo ad inizio episodio. La donna cattura subito l’attenzione di Lorenzo e seppur sappiamo che il suo cuore appartenga a Lucrezia, il nostro Magnifico non sembra affatto dispiaciuto all’idea di prendere quella donna in moglie, tanto da dirle che un giorno potrebbero imparare ad amarsi.
È ancora troppo presto per sbilanciarmi su questa coppia (lei comunque mi piace, ho avuto modo di vederli recitare insieme e trovo che abbiano una bella chimica) e mi domando se tutto ciò che Lorenzo le ha detto lo pensasse davvero oppure non fosse altro che un tentativo di convincerla con quelle parole che è tanto bravo ad utilizzare. Voi cosa ne pensate?

In tutto ciò comunque, Clarice non cede, non in un primo momento almeno, in quanto è decisa a prendere i voti per seguire la sua vocazione e l’esempio di un uomo che lei stima moltissimo e che scopriamo essere il figlio di Cosimo e la sua amante. Come preannunciato da Contessina nella scorsa stagione, a sottolineare ancora di più quanto sia stata una grande donna, quel bambino che per poco l’ha portata a lasciare  Cosimo -giustamente, sottolineerei un milione di volte!-, è stato cresciuto da lei come un figlio, al fianco dei suoi nipoti. Un uomo che è diventato a tutti gli effetti parte della famiglia e come tale si ritrova a portare un fardello probabilmente più grande di lui. Non importa che sia un uomo di chiesa, che non viva più a Firenze. lui ha gli stessi obblighi che hanno tutti gli altri membri della famiglia. Una famiglia che richiede sacrificio e che può dare tanto amore quanto astio e rancore, a quanto pare.

Ed è grazie al suo aiuto, seppur non dettato dalla sua volontà, che Clarice accetta di sposare Lorenzo in un matrimonio che non vede quest’ultimo neanche presente.
Voi che dite, posso sposarlo anch’io Daniel Sharman senza che lui lo sappia?

Un matrimonio che tira sù la sorte della banca ma che va a creare delle crepe all’interno del rapporto tra Lucrezia e Lorenzo. Quest’ultima infatti non reagisce bene alla notizia che l’uomo che ha sempre amato sta per convolare a nozze, seppur lei stessa sia già sposata tanto che Lorenzo sottolinea immediatamente la cosa, rimanendo confuso dalla reazione della donna.

Una reazione comprensibile ma che potrebbe portare lo spettatore ad avere lo stesso pensiero di Lorenzo. Personalmente, credo che il dolore di Lucrezia possa riassumersi con la sua risposta:

Ho sposato un uomo che non amavo.

Non importa che anche Lorenzo non ami Clarice, lei sa che con il tempo lui potrebbe farlo a differenza sua che invece non smetterà mai di amarlo. Forse è solo insicurezza, paura che lui non la ami quanto invece lei fa con lui o forse, lo conosce semplicemente meglio di quanto lui non faccia. Almeno a parer mio.

A proposito di amori tormentati, torniamo a Bianca e Guglielmo. Ho già parlato di loro e abbiamo avuto poche scene tra i due, ma quanto è stata meravigliosa la nostra Medici nel ribellarsi a suo fratello? Ha fatto sentire la sua voce, il suo desiderio di seguire il suo cuore piuttosto che il bene della famiglia ed io credo che abbia fatto bene. Per anni i Medici hanno messo Firenze prima dell’amore e non è giusto che anche Bianca debba rinunciare alla sua felicità in nome del bene della città.

A tal proposito ho amato Giuliano che seppur sia il più istintivo della famiglia e quello più incline alla guerra con i Pazzi, ha volontariamente pareggiato durante la giostra pur di non ferire l’uomo che sua sorella ama. E l’ho amato di nuovo quando quest’ultima si è ribellata a Lorenzo e lui ha sottolineato che sì, anche suo fratello stava per sposare una donna che non amava ma almeno lei era bella. Sono stata l’unica a ridere? Davvero?

Sempre a proposito di Giuliano, conosciamo in questo episodio anche la donna che lui amerà e che sarà la musa di Sandro Botticelli: Simona Vespucci.

Il momento in cui il suo personaggio viene introdotto è sicuramente uno dei più divertenti perché vediamo Giuliano e Sandro contendersi le sue attenzioni e comportarsi come due ragazzini di fronte ad una donna bellissima che però sembra essere già impegnata. E qualcosa mi dice che questo nuovo intrigo amoroso ci terrà incollati allo schermo!

A differenza del primo episodio, Un uomo solo sembra procedere nel migliore dei modi per i Medici e proprio per questo sapevo già cosa sarebbe accaduto sul finale.

Nel classico stile de I Medici, tutta la loro gioia termina con la triste scoperta della morte di Piero che non riesce neppure a vedere l’elmo che suo figlio ha vinto per lui (questo mi ha ricordato tantissimo la morte di Lorenzo nella prima stagione). È con la sua morte, accompagnata dalla voce di Lucrezia, che inizia ufficialmente il cammino di Lorenzo.

Adesso lui è solo e deve davvero guidare la sua famiglia. Adesso, comincia davvero la storia de Il Magnifico.

 

Come avrete capito ho amato questi primi due episodi, non solo per Daniel Sharman -anche se lui è un bonus non da poco!-. Ho apprezzato anche la sigla, molto più semplice rispetto alla prima ma a parer mio molto più adatta.

Voi cosa ne pensate?
Fatemelo sapere lasciando un commento qui sotto oppure sulla nostra pagina Facebook. Grazie per essere arrivati a leggere fino a qui, so che tremila parole non sono poche ma avevo davvero tante cose da dire, e molto probabilmente avrò tralasciando una montagna di altre cose. Insomma, vi lascio una foto per farvi capire l’HYPE a mille che avevo ed ho ancora per questa serie:

 

È forse questo il paradiso? Trovarsi ovunque la gigantografia di Daniel Sharman?

Con questo quesito vi saluto e vi do appuntamento alla prossima, magnifica, recensione.

Veronica.

Big Boss delle Redheads Diaries: la mente che ha dato vita a questo sito di intrattenimento.