Movieland: obviously no spoiler – Inside Out 2
Ladies and gentlemen fatemi un applauso, perché sono tornata con la nostra fantastica rubrica Movieland: obviously no spoiler! Purtroppo i cinema in estate piangono e trovare un film in linea con il prototipo di rubrica che ho pensato rende tutto più complicato.
Comunque, torniamo con il botto perché parliamo del sequel di uno dei più grandi capolavori Disney: Inside Out. È ormai noto che la Disney non è in grado di fare sequel, ma devo dire che Inside Out 2, pur non essendo un capolavoro, non è neanche la totale tragedia a cui siamo stati abituati.
INSIDE OUT 2
Ve lo dico chiaro e tondo, Inside Out 2 è un cartone mediocre, una storia carina, rappresentata in modo degno ma non graffia, non lascia il segno. Un’idea confusa e raffazzonata piena di scene divertenti che però non scende in profondità tanto quanto avrei voluto. Tutto vero, ma la scena dell’attacco d’ansia (con annesso finale) penso sia sinceramente magistrale. Tutto il film si basa su quella scena che è l’esatta rappresentazione di quello che succede in una persona quando l’ansia prende il sopravvento. È estremamente dettagliata e spiegata in modo semplice e questo arriva al cuore della gente.
Per tutto il film mi sono lamentata della “coscienza”, chiamiamola così, di Riley che continuava a dire “Sono una brava persona” perché mi dava un senso di parzialità. Sapevo che Riley non era solo quello e quando sono insorte tutte le emozioni e i ricordi annegati nell’inconscio, anche io, che ero un po’ annoiata su quella sedia, ho avuto un cazzotto al fegato. Riley è diventata una persona più completa, non formata solo dalla parte della luce, ma anche da una buona parte d’ombra e questo la rende meravigliosamente reale!
Ho amato anche che viene dato un senso alla presenza di Ansia, facendola diventare una rappresentazione di un’emozione non distruttiva e negativa. L’ansia sana che ci sprona, come nel caso di Riley, a studiare per un esame o semplicemente per ricordarcelo. Questo messaggio è davvero importante da passare a tutte le generazione, dai più piccini ai più grandi.
In conclusione, avrei voluto meno comicità e più profondità, ma soprattutto avrei voluto meno hockey! La rappresentazione di Ansia nel film è magistrale e la scena finale è semplicemente indescrivibile. Il film dunque è piacevole, ma non raggiunge il livello inarrivabile del primo che, come ho detto sopra, è un capolavoro.
Sara