Film,  Recensioni

IT (2017) – Recensione


Ciao ragazzi, amanti degli horror e non, benvenuti nella nostra recensione di IT, il film che sicuramente attendevo maggiormente quest’anno.

Ho dovuto attendere diversi giorni prima di potermi recare in sala ma finalmente ci sono riuscita e posso parlare con voi delle mie impressioni e condividere pareri positivi e negativi.

La prima cosa che voglio dire su questa pellicola è:

Voglio adottare tutta la banda dei perdenti.

Questi ragazzini sono stati tutti, nessuno escluso, il vero cuore del film,  rendendolo non solo intenso ma a tratti anche esilarante (ci credete se vi dico che durante la “guerra dei sassi” non ho potuto trattenere una risata che è risuonata in tutta la sala?). Senza ombra di dubbio sono stata la cosa che ho preferito nei 135 minuti in cui Pennywise mi ha fatto compagnia.

Conoscevo già Finn Wolfhard, interprete di Richie, grazie alla sua interpretazione di Mike in Stranger Things (che inizieremo a recensire da questo Lunedì) e sapevo che non sarei rimasta delusa dal suo lavoro ma devo dire che ogni singolo “perdente” mi ha regalato qualcosa.
C’è da dire comunque che il piccolo Finn si ritrova sempre a dover combattere al fianco dei suoi amici alla ricerca di qualche ragazzino scomparso, rapito da un mostro con tanti denti aguzzi. Non trovate?

Ovviamente, conoscevo già la storia di Pennywise, da grande amante del cinema horror quale sono e mi ero informata sui vari pareri (contrastanti) che giravano sul web. Come sempre ci sono i “paladini dell’originale” (di cui generalmente faccio parte anch’io) e coloro che lo hanno amato.

Bene, io faccio parte di questa seconda fazione.

Trovo che il film funzioni benissimo sin dall’inizio, se pur diverse volte abbia desiderato di avere “più Pennywise“; le sue apparizioni sono mirate e hanno l’intenzione di far saltare, letteralmente, dalla sedia, cosa in cui sono riusciti perfettamente.

Personalmente è difficile che un film mi spaventi, motivo per cui non voglio parlarvi di terrore o altro (se pur la mia migliore amica, che era in sala con me, ne è uscita terrorizzata tanto da non volermi accompagnare il prossimo anno per la seconda parte) ma il clown di Bill Skarsgård funziona alla perfezione. Non siamo più davanti ad un clown dall’aspetto -vagamente- gentile ma ad una figura inquietante che già ad un primo sguardo dimostra essere l’ultimo essere che vorresti trovarti di fronte.


spoiler

Il nuovo Pennywise quindi, a differenza del suo predecessore, si spoglia delle battute e dell’ironia che invece caratterizzava l’IT degli anni 90, puntando fin da subito sulla paura delle sue giovani vittime.

Paura che si trova al centro della trama del film.

E’ proprio la paura a dare a questo nuovo IT qualcosa in più rispetto a quello precedente, almeno a mio parere.
Chi conosce il romanzo di King sa che Pennywise non è davvero un clown e queste sembianze servono solamente ad “attirare” i ragazzi. Nella versione televisiva Pennywise non abbandona mai le sue sembianze di pagliaccio (se non alla fine, trasformandosi in una sorta di ragno gigante) mentre nella trasposizione cinematografica abbiamo un lavoro più approfondito sul tema della paura.

E’ proprio grazie alle paure più profonde dei ragazzi che Pennywise riesce a farsi strada nelle loro menti e a nutrirsi di loro.
Lo vediamo infatti apparire ai ragazzi non solo come Pennywise il pagliaccio ballerino (penso che non potrò mai smettere di ridere per la scena in cui si mette a ballare) ma anche con tante altre forme, ognuna specifica ed indirizzata ad una paura che poi viene spiegata nel film, dando quel tocco in più.

Ed è proprio la presa di coscienza di questo fattore da parte dei ragazzi che li porta a sconfiggere il clown: insieme sono loro a far paura ad IT, non il contrario.

Una grande lezione di amicizia e di come gestire le proprie paure, insomma.

Personalmente ho adorato questo film e sono contenta che finalmente il cinema horror abbia potuto vedere un buon prodotto, cosa che mancava ormai da moltissimo tempo.

Voi cosa ne pensate? Anche voi siete usciti dalla sala soddisfatti oppure credete che la trasposizione cinematografica non sia nemmeno lontanamente paragonabile a quella televisiva?

Fatecelo sapere lasciando un commento qui sotto, siamo curiosi di sapere la vostra.

Veronica.

PS: E ricordatevi…

Big Boss delle Redheads Diaries: la mente che ha dato vita a questo sito di intrattenimento.