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Jessica Jones – Recensione 2×09

Amanti di Jessica Jones, bentrovati in una nuova recensione della serie tv targata Marvel appena citata. Oggi parleremo di ”AKA Shark in the Bathtub, Monsters in the Bed”, un episodio a mio parere carino ma al contempo niente di speciale considerando le mie alte aspettative, ormai deluse, su questa serie.

Come sono solita fare, suddividerò questa recensione concentrarmi sui personaggi con le storyline più rilevanti partendo dall’indiscussa protagonista:

                                                            JESSICA JONES 

Jess e sua madre Alisa fanno ormai ”coppia fissa”, ma come se le cose tra loro non fossero già abbastanza complicate, ad intralciare i loro momenti madre-figlia ci pensa Cheng, pronto ad assassinare Alisa per vendicare il suo amico. La pallottola però colpisce la nostra Jessica che, insieme a sua madre, riesce a bloccare l’investigatore e lo tiene in ostaggio in casa sua dopo avergli somministrato un potente tranquillante.
Da qui in poi, assistiamo ad un continuo ”uccidiamolo che è meglio” da parte di Alisa contrastato da un ”non sono un’assassina e non voglio che tu lo sia ancora quindi facciamo a modo mio” da parte di Jessica, cosa che poteva andare bene per i primi dieci minuti ma se me lo ripetete tremila volte nel corso dell’episodio, beh, diamoci un taglio.

Il loro rapporto è un qualcosa di indefinibile per me: ci sono momenti in cui apprezzo tantissimo quella connessione che si viene a creare tra loro, quando si capiscono solo guardandosi negli occhi e sembra di scorgere un pizzico di speranza, quella possibilità di recuperare/creare un vero rapporto madre-figlia, quella possibilità di redenzione. Ma poi, spesso e volentieri, queste aspettative vengono completamente deluse e mi ritrovo a pensare che Alisa non può essere salvata, che neanche Jessica, sua figlia, ci riuscirà mai, o almeno non completamente.

E’ proprio per questo che ho approvato in pieno la decisione finale di Jessica di chiamare la polizia, lasciare andare Cheng e far arrestare sua madre. In verità quasi non mi aspettavo che Alisa si arrendesse e accettasse il suo, per così dire, destino, ma mi sono felicemente ricreduta. Per quanto difficile sia stato prendere questa decisione, per me Jess ha fatto la cosa più giusta.

Sul fronte amoroso, ho letteralmente amato le interazioni tra Jessica e Oscar, sono una delle poche cose che continuano a rendere piacevole la visione di questa seconda stagione.
Hanno due vite talmente incasinate ma riescono sempre a trovare il modo di aiutarsi a vicenda e quella chimica che li caratterizza è davvero una gioia per gli occhi e per il cuore.

Non ho particolarmente apprezzato invece il poco spazio che è stato dato a Trish e Jessica. La giornalista sta chiaramente perdendo la testa e rientrando nel tunnel della droga, Jess lo ha chiaramente capito e la sua reazione si limita ad un ”chiama il tuo sponsor” e ad uno scarso tentativo di rincorrerla senza poi fare più nulla? No, non ci siamo per niente. Capisco che abbia tante altre cose a cui pensare ma si tratta di Trish, non di una persona a caso.

                                                            TRISH WALKER

Mi fa male il cuore ogni volta che ricordo Trish, la nostra cara e vecchia Trish splendere di luce propria, paragonandola poi al disastro che è diventato in questa seconda stagione.
Ormai non la si riconosce più ed anche se il mio unico desiderio è che venga aiutata, adesso non posso dire altro se non che non riesco proprio a reggerla.
Ammetto che il discorso fatto alla radio, anche se sotto l’effetto di droghe, mi ha elettrizzata parecchio risvegliando la giustiziera che è in me, ma tutto il resto è un grande no. Quando è stata chiamata dalla famosa emittente televisiva per un provino e le è stato consigliato di tenersi stretta qualunque cosa le desse quella grinta per poi scoprire subito dopo che l’inalatore fosse completamente vuoto, sarò cattiva ma l’intera situazione mi ha fatto ridere come una matta, del tipo ”e mo’ ti voglio”.

                                                            JERI HOGARTH

Le si può dare dell’approfittatrice, dell’egoista, e chi più ne ha più ne metta, ma io continuo ad adorare questo personaggio. Ha fatto di tutto per trovare e far uscire di prigione Shane in modo che potesse curarla e arrivato il fatidico momento, devo dire che sono rimasta col fiato sospeso tutto il tempo. L’ho trovata una scena particolarmente intensa, resa ovviamente tale dalla magnifica interpretazione di Carrie-Anne Moss, e non vedo l’ora di sapere se i poteri di Shane hanno fatto effetto oppure no.
Continuo ad adorare anche il rapporto venutosi a creare tra Jeri e Inez, e così come l’avvocatessa spero con tutto il cuore che non si separino, qualunque cosa accada.

Bene ragazzi, anche questa volta siamo giunti alla fine della recensione. Vi saluto e vi do appuntamento a lunedì con Erica che vi parlerà di ”AKA Pork Chop”. Non mancate!

                                                                                                                               – Federica. 

Big Boss delle Redheads Diaries: la mente che ha dato vita a questo sito di intrattenimento.