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Joker – il film: la vera condizione medica dietro la sua risata

Dieci giorni fa è uscito uno dei film tanto attesi di questo periodo, Joker, e se vi stavate chiedendo quale fosse la diagnosi di Arthur, eccola qua.

La condizione mentale di Joker

Il Joker, cattivo dei fumetti e nemesi di Batman, ha avuto tantissime storie raccontate sul suo passato e per tutti gli 80 anni dal debutto di Batman. Queste teorie e storie comprendono anche pensieri su come fosse impazzito e cosa lo avesse spinto ad odiare Bruce Wayne e i cittadini di Gotham. Nel film Joker, uscito 10 giorni fa, prodotto da Todd Phillips e con protagonista Joaquin Phoenix, si esplora ancora una volta il passato di Arthur con un lato molto oscuro che si distingue da ciò che abbiamo sempre saputo.

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Phoenix interpreta Arthur Fleck, uomo affetto da varie malattie mentali che gli impediscono di trovare il suo posto nella società, che piano piano viene sommersa dal caos.

Una delle malattie che affettano Joker è una risata incontrollata in momenti sbagliati, che lo portano a mostrare un foglio dove spiega la sua condizione alle persone che lo circondano durante una delle sue crisi.

Anche se nel film non viene dato un nome a questa malattia, questi episodi di risate incontrollabili sono sintomi di quella che viene chiamata sindrome pseudobulbare.

I pazienti affetti da questa malattia hanno episodi di riso o pianto e solitamente si manifestano in persone che hanno subito danni neurologici o traumi.

“Pensavo al film come un commentario sull’umore nella nostra società. Come qualcuno che si sente escluso dal mondo, qualcuno che ride a scuola quando qualcosa di orribile accade. Come lo spieghi al preside?”

Queste le parole di Phoenix ad Indie Wire.

In Joker, questi episodi di risata incontrollata si manifestano quando Arthur si sente arrabbiato, imbarazzato, sotto shock o nervoso, soprattutto quando è in pubblico.

Principalmente, è un evento in particolare che lo fa scattare e diventare poi il grande villain che conosciamo.

Secondo Indie Wire, l’idea che Joker potesse avere la sindrome pseudobulbare è arrivata da Phillips, anche se Joaquin non è completamente convinto che Arthur ne sia affetto.

Phoenix ha infatti spiegato:

“In lui riconosco, grazie al mio lavoro in You Were Never Really Here, segni di stress post traumatico, e ho visto in certi momenti in cui stava lottando. Ho riconosciuto questi segni che mi hanno permesso di vedere Joker in un modo diverso.”

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Secondo la clinica del Mayo, non esiste cura per questa condizione medica, ma si possono diminuire le crisi con antidepressivi e inibitori della ricaptazione della serotonina.

Anche se Arthur/Joker commette atti terribili e ingiustificabili, secondo Joaquin è impossibile non avere simpatia per lui:

” È davvero difficile non provare compassione per una persona che ha subito un certo livello di trauma. Una persona che cerca e percepisce pericolo da tutte le parti. Per qualcuno in quello stato, vuol dire che le sue azioni sono giustificate? Ovviamente no.”

Voi cosa ne pensate?

Fonte: People

Miriana

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Miriana Zibardi, anche soprannominata Simba, amante folle di serie tv! Potrei stare al pc a guardarmi episodi da mattina a sera. Ecco la mia vita.