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Legacies – Recensione 1×06

Ciao ragazzi e benvenuti in una nuova recensione di

Legacies

Mombie Dearest è stato un episodio bello (no, non è merito dell’assenza di Landon -che nello scorso episodio mi è anche piaciuto, tra l’altro), emozionante e con tanti richiami al passato, tra The Vampire DiariesThe Originals ed io non posso negare di aver letteralmente pianto l’anima come ai tempi di quei due show.

Ammetto di essere stata scettica all’idea del ritorno di show e nonostante io sia sempre in prima linea, pronta a criticare Legacies perché al momento non lo ritengo all’altezza delle sue serie madre, devo dire che ho amato ogni singola cosa, che credo sia stata sviluppata nel modo più giusto.

Innanzitutto, abbiamo finalmente qualche notizia su Caroline, che sembrava essere sparita misteriosamente.La nostra bionda preferita non sta facendo alcun misterioso reclutamento di manzi in giro per il mondo, bensì sta seguendo una pista per salvare le sue bambine e fare in modo che, una volta arrivate al compimento dei ventun anni non siano costrette ad unirsi, provocando la morte di una di loro. Personalmente tutta la storia della fusione mi era passata di mente, e per come gli sceneggiatori stanno costruendo il tutto, ci stanno chiaramente portando a pensare che sarebbe Josie a sacrificarsi per far prevalere sua sorella, così come è sempre stato sin da quando era piccola.

Eppure, nonostante sono certa troveranno un modo per salvarle entrambe, sono certa che in caso di fusione, non sarebbe Josie a perdere. Una delle cose che mi piacciono maggiormente è proprio la crescita dei personaggi e come la gente intorno a Jo veda quanto lei cerchi di mettersi sempre in ombra per sua sorella e sia pronta ad aiutarla. Da Penelope, che nonostante si sia più volte dimostrata una senza cuore, fa di tutto per combattere le battaglie della ragazza di cui, chiaramente, è innamorata, ad Hope che nonostante ami stare da sola e si definisca senza amici è chiaramente legata a Josie e lo dimostra anche il piccolo dono che le ha fatto e che, in un certo senso, le ha salvato la vita.

Prima di parlare di Jo, del rapporto con le figlie e di Alaric, che sicuramente mi ruberà parecchio tempo, voglio soffermarmi un attimo su tutti questi personaggi che in questo episodio hanno fatto dei cambiamenti importanti.

Rafael

È entrato a far parte della famiglia di Legacies come interesse amoroso delle gemelle eppure, dopo due episodi in cui il nostro nuovo alfa è letteralmente saltato da una sorella all’altra, lo vediamo in una nuova veste che io, personalmente, preferito: quello di amico.

Nello scorso episodio sapete quanto non mi sia piaciuto ed abbia criticato le sue scelte ed ammetto che anche nella prima parte di questo non è rientrato decisamente tra i miei preferiti. Sembrava come se la notte di fuoco con Lizzie avesse cancellato tutto ciò che aveva condiviso con Josie (con la quale, tra l’altro, era stato lui a provarci più volte) ma con Mombie Dearest le cose si fanno un po’ più chiare e acquistano un senso, ritrovando un loro equilibrio. Raf probabilmente non sa ancora come affrontare la morte della sua ragazza, che è avvenuta da meno di due mesi, e sente di averla tradita dimenticandola così in fretta. Credo sia un pensiero comprensibile e che sia giusto averlo “tirato fuori dai giochi” in questo modo. È un ragazzo confuso e introdurlo come il nuovo Elena Gilbert dei poveri era forzato e lo faceva apparire un gigolò (-cit).

Ho apprezzato invece la sua nuova amicizia con Hope e la sincerità che i due hanno saputo condividere, ritrovandosi ad odiarsi, in un primo momento, proprio a causa della trasparenza dei loro discorsi, per poi capire di avere un legame. Entrambi hanno seguito i consigli dell’altro, che in un primo momento avevano percepito come critiche ed in un certo senso è proprio questo che è e dovrebbe essere l’amicizia. Un amico non ti dice solo quello che vuoi sentirti dire ma ti parla con trasparenza, consigliandoti la cosa migliore per te, anche se non sempre è quello che vorresti sentirti dire. Prevedo una bellissima amicizia all’orizzonte, un po’ come Damon e Bonnie in The Vampire Diaries. Voi no?

A proposito di amicizie sorprendenti dell’episodio, parliamo di

Penelope ed MG

Un’amicizia altrettanto vera che ho apprezzato moltissimo. Penelope non ha peli sulla lingua e non si preoccupa di essere cattiva tanto che nei primi episodi ci era stata descritta e mostrata come la degna erede di Voldemort. Negli ultimi due episodi però, le cose sono cambiate. No, Penelope non è diventata una persona diversa, continua ad essere egoista, perfida persino, ma non con le persone che ama.

Lei tiene moltissimo a Josie, tanto che non ha esitato un attimo ad andare a cercarla quando ha scoperto che lei si trovava in pericolo.

Non sono d’accordo sul fatto che lei voglia combattere le battaglie di Josie, perché credo dovrebbe farlo lei stessa, ma è chiaro che seppur non sempre nel modo corretto, tutto ciò che fa lo fa per amore e non ho potuto fare a meno di esultare quando finalmente lei e Josie si sono baciate. Penelope è forse l’unica cosa di Josie e Josie soltanto, l’unica cosa che la strega non condivide (o sacrifica) con sua sorella ed ora che chiaramente Raf è fuori dallo scherma, penso possa essere lei a renderla felice anche se è chiaro che non sarà una storia tutta rose e fiori.

Penelope inoltre mi è piaciuta moltissimo con MG; lo ha consigliato nel modo giusto e lo ha aiutato a conquistare la ragazza che lei detesta. Credo fermamente che MG durante la festa sia riuscito a far breccia nel cuore di Lizzie (anche se dopo averla vista sorridere in quel modo a lui ed un attimo dopo fare proposte indecenti a Raf mi ha fatto storcere la bocca) e dato che come ho già detto un milione di volte, Raf non sembra essere il futuro interesse amoroso di nessuna delle sorelle Saltzman, probabilmente la nostra bionda gli darà una possibilità. Insomma, direi che se la meriterebbe, no?

Inoltre, penso che il consiglio di Jo nel finale, aiuterà Lizzie ad aprirsi di più e forse, ad essere felice davvero, imparando anche ad essere meno egoista con sua sorella (io la amo ma insomma, si è accorta dell’assenza di Josie solo nel momento in cui ne aveva bisogno… non è certamente un bel comportamento, direi).

Hope

Come vi dico sempre, Hope è un personaggio che non piace a tutti ma che io personalmente, adoro.

È una figura complicata, non sempre facile da amare, ma ha tante sfumature che la rendono un personaggio meraviglioso. La perdita che ha subito, il restare senza una famiglia, l’ha cambiata per sempre e l’ha portata ad essere fredda, solitaria, un po’ come suo padre prima di ritrovare la sua natura da licantropo. Ma a differenza di Klaus, Hope ha tante persone attorno che le ricordano di non essere sola ed ha un cuore grande che finalmente si sta aprendo all’amore e all’amicizia.

Nonostante si comporti spesso come un’adulta, e gli altri la trattino come tale, è pur sempre una ragazzina di sedici anni ed è bello che finalmente si comporti come tale. Penso che questa prima stagione sarà il cambiamento di Hope sotto questo punto di vista e sono molto curiosa di vedere cosa accadrà e se finalmente riuscirà ad aprirsi agli altri, a partire da Josie con la quale vedo una potenziale, meravigliosa, amicizia.

 

Veniamo poi al fulcro dell’episodio, quello che mi ha fatto piangere tutte le mie lacrime, cosa che non accadeva da quell’orrendo finale di The Originals:

Il ritorno di Jo

Ora, sappiamo bene che il motto per eccellenza di Julie Plec è chi non muore si rivede ma ho apprezzato particolarmente le scelte fatte in questo episodio.

Vedere Jo con le sue figlie è stato qualcosa che mi ha strappato il cuore dal petto, così come vedere Alaric ammettere di non essere felice se non nel momento in cui lei è stata tra le sue braccia.

La cosa che mi è piaciuta maggiormente è stata che, nonostante si trattasse di un mostro (uno zombie, per la precisione), Jo fosse ancora lì e soprattutto fosse inconsapevole del male che poteva causare. Quando ha fatto del male a sua figlia non ne aveva memoria e questo ha permesso a noi di tornare indietro sino alla sesta stagione di The Vampire Diaries e alle ragazze di conoscere la loro madre biologica e di averne un ricordo tangibile che porteranno nel cuore per sempre. Se lei fosse tornata semplicemente come zombie, non solo sarebbe stato semplicemente crudele, ma il suo ritorno sarebbe stato sprecato, così come se fosse tornata per sempre.

Così invece, allo stesso modo in cui accadeva con i ritorni di Lexie, abbiamo potuto concentrare tutte le nostre emozioni in questi quaranta minuti perché proprio come le gemelle sapevamo che questa ritrovata felicità famigliare sarebbe giunta al termine.

Ho amato anche la scelta di far avere due reazioni completamente differenti alle ragazze. Josie e Lizzie sono completamente diverse ed è giusto che le loro reazioni siano state opposte: mentre una era felice di poter finalmente conoscere sua madre, l’altra era diffidente, rivedendo sua madre solo e soltanto in Caroline. Personalmente credo che nessuna delle due reazioni sia stata sbagliata, perché  è verissimo che la persona che dovresti chiamare mamma è colei che ti cresce ma allo stesso tempo è inevitabile sentire un legame con la donna che in un certo senso ti ha dato la vita (anche se nel caso di Josie e Lizzie, non è andata proprio così), soprattutto considerando che Jo non ha mai desiderato abbandonarle ma è stata costretta a lasciarle.

Ogni momento condiviso tra lei e la sua famiglia è stato meraviglioso e sono felice che Josie finalmente abbia avuto qualcuno in cui rivedersi ed al quale chiedere consiglio. Caroline è saggia, buona, meravigliosa (è e sarà sempre il mio personaggio preferito) ma Josie somiglia davvero moltissimo a Jo, è chiaro come il sole che si sia rivista in lei nel primo momento in cui si sono incontrate ed è bello che abbia potuto essere sua figlia, per un giorno.

Ed è bello che Jo abbia avuto modo di conoscere quelle bambine che le sono state strappate proprio nel giorno che avrebbe dovuto essere il più bello della sua vita ed è stato altrettanto bello che sia riuscita a comprendere Lizzie seppur quest’ultima abbia cercato di allontanare Jo, probabilmente per non mostrarle quella parte più fragile di lei che vuole tenere nascosta ma che sua madre è riuscita a cogliere in pochissimo tempo.

Insomma, per farla breve (che poi non troppo, dato che sono quasi duemila parole), l’episodio mi è piaciuto e l’ho trovato al pari, almeno dal punto di vista emozionale, delle sue serie madre.

Il finale mi ha lasciato un po’ perplessa, non tanto per la voglia di vendetta di Alaric che trovo assolutamente giusta, quanto per il Necromante che sembrava in tutto e per tutto uscito da Buffy The Vampire Slayer e non parlo solo dell’aspetto; anche il modo in cui si è posto, le battute, l’ironia e il modo in cui Alaric e Dorian si sono posti nei suoi riguardi… insomma, per un attimo ho avuto un dejàvù e se mi seguite, sapete benissimo che non è la prima volta da quando Legacies ha avuto inizio.

Anyway, Buffy vibes a parte, cosa ne pensate? A voi è piaciuto l’episodio? Quali sono i vostri pareri? Fatemelo sapere lasciando un commento qui sotto oppure sulla nostra pagina Facebook, vi aspettiamo!

Alla prossima settimana, con la recensione di Death Keeps Knocking On My Door.

Veronica.

Big Boss delle Redheads Diaries: la mente che ha dato vita a questo sito di intrattenimento.