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Legacies – Recensione 1×13

Ciao ragazzi e benvenuti in una nuova recensione di Legacies.

L’episodio di cui parleremo oggi è, almeno a parer mio, il più bello andato in onda sino ad ora e considerando come la stagione aveva avuto inizio, sono davvero felice di constatare che la serie sia davvero riuscita ad arrivare a questo livello, facendomi provare le stesse sensazioni che solo The Vampire Diaries e The Originals erano in grado di darmi.

The Boy Who Still Has a Lot of Good to Do

È un episodio degno dei vecchi albori ed è stato simile agli show da cui nasce sotto tantissimi punti di vista, a partire da: qui anche chi muore si rivede.

Ma andiamo per ordine.

Julie Plec ci aveva avvisati che in questo episodio avremmo avuto bisogno dei fazzoletti ed aveva ragione, anche se questa sua affermazione non ha fatto altro che alimentare la mia ansia durante l’intero episodio, rendendomi quasi certa del fatto che qualcuno sarebbe morto -definitivamente-, e per un bel po’ di tempo ho puntato tutto su quella povera anima di MG (perché sì, ha ucciso Landon ma non riesco ad essere arrabbiata con lui. E dopo tutta la gente che ha ucciso Damon Salvatore senza mai essere odiato da nessuno, direi che saremmo ipocriti ad odiare lui).

Tutto portava a pensare che sarebbe stato lui a rimetterci la pelle in questo episodio, a partire dalla situazione famigliare decisamente ambigua. I suoi genitori per un qualche misterioso motivo non volevano più vederlo ed erano d’accordo con lo stesso Alaric di tenerlo lontano. Una situazione molto triste per un ragazzo che nonostante le sue pene d’amore ci è sempre sembrato incredibilmente spensierato. Ora, non mi soffermerò sulla questione riguardante il padre di Mg e la religione che gli impedisce di accettare suo figlio, essendo una questione estremamente delicata ma sono davvero triste per ciò che Mg si è trovato a dover affrontare. Ed anche se la verità, per quanto sia dolorosa, è meglio di una bugia, non sono certa che al momento per lui le cose stiano così.

Il fatto che suo padre non sapesse della sua non-morte e che nel momento in cui sia venuto a conoscenza della verità le cose non hanno fatto altro che precipitare ha rotto qualcosa dentro di lui, qualcosa che ci vorrà tempo per aggiustare. Sentirsi rifiutati dalle persone che più di chiunque altro dovrebbero volerti bene, è una delle cose peggiori che possano accadere perché ti porta a domandarti se davvero ci sia qualcosa di sbagliato in te. E così il mostro che loro vedono riflesso nei tuoi occhi diventa ciò che vedi tu stesso, come se non potessi essere altro. Ed è esattamente quello che accade ad MG; nonostante lui dica al padre che “il suo ragazzo ha ancora tanto bene da dare”, come cita anche lo stesso titolo dell’episodio, nel momento in cui suo padre lo definisce un mostro, lui si sente tale al punto da fare qualcosa che non avrebbe mai creduto di poter fare.

Se pensate alla scena felice che hanno condiviso qualche episodio fa, tutto questo risulta ancora più triste. MG non è questa persona ma il dolore, per un momento che sarebbe potuto costargli molto di più, l’ha trasformato in questo. Un mostro, come lo aveva descritto suo padre. Mi ha ricordato un po’ Stefan Salvatore, quando va da Giuseppe per cercare di spiegargli che suo figlio è ancora lì, nonostante sia divenuto un vampiro, e le cose finiscono per degenerare al punto che Stefan si nutre del suo stesso padre.

Sono situazioni diverse ma entrambe dettate da credenze che impediscono ai genitori di guardare oltre ciò che è accaduto, per ritrovare la persona che amano. Lo stesso, inizialmente, era accaduto anche con Caroline e Liz (e come dimenticare Caroline e suo padre), ma per fortuna nel loro caso, Liz è riuscita a passare oltre e a trovare sua figlia oltre il vampirismo.

E non solo questa storia ha rischiato di rendere MG un assassino (cioè, in realtà lo ha fatto, solo che le cose si sono risolte per il meglio) ma ha rischiato anche di non permettergli di ritrovare se stesso. Ho creduto davvero che sarebbe stato lui a farci svuotare un’intera scatola di Kleenex e sono stata felice di sbagliarmi, soprattutto per la scelta di Hope di guarirlo nonostante avesse ammesso di aver ucciso il suo ragazzo. Il fatto che Alaric ne fosse certo, nonostante i dubbi -giustificatissimi- di Kaleb, sottolinea ancora di più quanto sia buona Hope, nonostante le sue origini potessero portarla a non esserlo, e quanto sia adulta nelle sue scelte. Credo che in un certo senso sia stato proprio il suo passato a spingerla a curare MG, perché sa bene che avere le mani sporche del sangue di qualcuno non ti rende una persona che merita di morire. Non ai suoi occhi, almeno. Sarebbe stato ipocrita da parte sua, e sono felice che abbia preso questa scelta.

Hope mi piace davvero moltissimo, nel corso degli episodi ha saputo conquistare il mio cuore ed in questo è riuscita ad entrarci e a spezzarlo, per un po’. Danielle è stata incredibile nella sua performance ed ammettiamolo: eravamo tutti molti più tristi perché Hope avesse perso un’altra persona che amava piuttosto che della morte di Landon in sé e per sé.

Non fraintendetemi, mi è dispiaciuto per Landon ma nel momento in cui ho saputo della sua morte, il mio cuore si è spezzato per Hope, non per lui.

A prescindere dai triangoli amorosi, dalle preferenze e da qualsiasi altra cosa, Hope ha già perso troppo e l’idea che possa perdere un’altra persona che ama è insopportabile. Grazie a Landon è riuscita a ritrovare la serenità, a trovare qualcuno con cui non si sente sola, strana, diversa e che sia lui il suo amore epico o Rafael, o il mio mini Daniel che tornerà nel prossimo episodio, Landon è importantissimo per lei. Per questo ho trascorso tutto l’episodio in pena, sentendo un peso sul petto ogni volta che Hope cercava di ritrovare Landon. Il modo in cui era disposta a ritrovarlo, senza curarsi delle conseguenze, non solo ha mostrato cosa prova nei suoi confronti ma mi ha anche ricordato moltissimo la determinazione di Klaus.

Ho apprezzato anche il fatto che per una volta Alaric si sia fidato di lei, probabilmente perché consapevole che nel caso in cui lei avesse perso anche Landon qualcosa si sarebbe definitivamente spezzato nel suo cuore, qualcosa da cui avrebbe potuto non fare ritorno -sappiamo bene che i suoi muri servivano per non soffrire ed ora che li ha buttati giù sarebbe stato davvero crudele costringerla ad erigerli nuovamente- ma al tempo stesso credo che si sia spinta un po’ troppo oltre, al punto che avrebbe potuto ferire Rafael, un’altra persona a cui lei vuole bene e che ha sofferto la morte di Landon tanto quanto lei, al punto da arrivare a mordere MG.

Credo comunque che le azioni di Hope abbiano fatto comprendere quanto, al momento almeno, il triangolo non è un’opzione per lei, in quanto è chiaro che Landon sia molto più importante rispetto a Rafael per lei. Abbiamo visto come, tra i due, ha scelto di mettere il suo ragazzo al primo posto e per quanto le cose possano cambiare in futuro -Elena Gilbert insegna-, non credo sia una cosa che potrebbe accadere molto presto. Ho apprezzato comunque il modo in cui Landon ha gestito i sentimenti del suo amico per la ragazza, un modo molto più adulto di quanto non fecero i fratelli Salvatore e questo mi fa credere che nonostante tutto non riuscirebbero ad entrare in competizione per lei. Il rapporto che li lega, il modo in cui ne hanno parlato mi fa presupporre che saranno molto più maturi di quanto ci aspettiamo. O almeno, lo spero.

Una cosa è certa comunque, da questo episodio Landon ha capito che:

Chi si fa gli affari suoi campa cent’anni.

Grazie a questo comunque, abbiamo scoperto qual è la vera natura di Landon. Un po’ come accadde a Nathan di Misfits, Landon è dovuto morire per poter capire cos’è davvero. Lui ed Hope sono davvero The Others, come si erano definiti durante l’X Factor scolastico, infatti Landon si è rivelato sorprendentemente una fenice.

Ora, ammetto di non averlo capito in un primo momento ma di essere stata certa che qualcosa sarebbe accaduto per salvare la situazione. Voglio dire, se fosse morto MG probabilmente ci saremmo pianti l’anima ma tutto sarebbe rimasto invariato, ma far morire Landon… beh, sarebbe stata una cattiveria vera e propria ed inutile a livello di trama. Insomma, dopo tutto il mistero che si cela dietro ciò che è, dietro la sua famiglia, dietro Malivore ed il cattivo della TRIAD che potrebbe essere un suo parente, che senso avrebbe avuto ucciderlo? Proprio per questo, nel momento in cui ha preso fuoco ho capito tutto.

La mia reazione è stata simile a quella di Hope, ma al contempo come quella di Alaric che in cuor suo era certo che questo sarebbe avvenuto.

Una scelta che ho apprezzato particolarmente devo dire, e che potrebbe aver reso il personaggio di Landon più interessante. Mi chiedo solo se i suoi poteri si fermino qui oppure se c’è altro nascosto sotto questa sua identità.

Voi cosa ne pensate?

Prima di salutarvi vorrei inoltre fare un piccolo appunto sul rapporto tra Kaleb ed MG che mi ha davvero scaldato il cuore.

Il personaggio di Kaleb era partito con un grande meeeeh, ma la sua storyline è stata un crescendo. Ha avuto finora l’evoluzione più bella insieme ad Hope e sono riuscita a rivalutarlo completamente, proprio come ha fatto Alaric. Kaleb è uno dei ragazzi più intelligenti della scuola e a differenza di molti altri, adulti compresi, riesce a mettere in dubbio le cose in cui crede, come ha fatto in questo episodio. Se in un primo momento non riesce a comprendere le motivazioni di Alaric, affermando con convinzione che le cose non possono avere alcuna sfumatura, si rende conto presto che il suo professore ha ragione, che la vita ti mette di fronte a scelte che non sono semplici come si crede inizialmente e che spesso c’è molto di più dietro il semplice bianco e nero. Ci sono situazioni particolari, cose che ti fanno mettere in dubbio ogni cosa e ti fanno prendere decisioni che non credevi di poter prendere e Kaleb fa tesoro di questo, tanto che ne parla con MG per trasmettergli ciò che lui stesso ha imparato.

Kaleb è stata una meravigliosa sorpresa di questo show e credo possa diventare un grande alleato per Mr Saltzman. Voi cosa ne pensate?

In generale comunque l’episodio mi è piaciuto e, come vi ho già detto ad inizio recensione, trovo sia il migliore sino ad ora, soprattutto al livello di emozioni. Era da The Originals che non mi sentivo così presa da qualcosa, così in ansia per i personaggi di un telefilm e sono grata a Julie e Paul Wesley (che ha diretto l’episodio) per questo piccolo gioiellino. E a voi è piaciuto? Avevate capito cosa si nascondeva dietro la vera identità di Landon?

Fatemelo sapere lasciando un commento qui sotto oppure sulla nostra pagina Facebook. Io come sempre vi do appuntamento alla prossima recensione, che tra l’altro non sarà esente di scleri dato che ci sarà il ritorno di uno dei miei amori-, quindi non mancate!

Veronica.

Big Boss delle Redheads Diaries: la mente che ha dato vita a questo sito di intrattenimento.