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Life Sentence – Recensione 1×08

Purtroppo Life Sentence è stato cancellato, ma noi continuiamo comunque a goderci le puntate che ci rimangono ed ovviamente proseguiremo anche con le recensioni sino alla fine, sperando che non ci abbiano lasciato con un finale aperto.

Bene, possiamo partire con l’ottavo episodio andato in onda venerdì e voglio subito cominciare con il parlare di Aiden. Bisogna dire che il suo primo giorno nei servizi sociali è partito abbastanza male, siamo passati dal momento imbarazzante con sua madre che l’ha trattato come se fosse un bambino (anche se è stato piuttosto divertente) alle menzogne nei confronti di Allie. Ho avuto l’istinto di picchiarlo, ricade sempre sugli stessi errori, le solite bugie che hanno vita breve. Per fortuna comincia a dare ascolto a suo padre che gli offre uno dei consigli più saggi che si possano ricevere, anche se la ragazza una volta conosciuta la verità è scappata a gambe levate dimostrandosi una grande cretina piena di pregiudizi. Non gli ha neppure dato il tempo di spiegare i motivi per cui la sua fedina penale non risulta pulita, non conosce la sua storia. Io non sono perfetta, non lo è nessuno di noi perché non esiste (farebbe anche abbastanza schifo esserlo), ma prima di giudicare la vita di una  persona mi sforzo sempre di conoscerla per poi trarne le conclusioni. Trovo che il capo possa essere quella giusta per Aiden, quindi sento puzza di ship… e voi?

 

Continuano ancora i problemi per il figlio di Lizzie e Diego stavolta vittima di bullismo, tema attuale e delicato sotto molti aspetti ancora sottovalutato. La faccenda è  stata rappresentata in modo veritiero!
Sì, avete letto bene, i genitori del bullo rispecchiano tantissimo molti genitori del 2018 che giustificano le bravate e le cattiverie dei loro figli nei confronti degli altri definendole come cose ridicole tra bambini. In realtà non è così, Lizzie e Diego stavano gestendo bene la situazione, fino a quando quest’ultimo durante la partita ha risposto con la violenza. Questo è stato un errore che non deve accadere, ma almeno alla fine si è pentito e in preda ai sensi di colpa ha chiesto persino scusa a quell’idiota che per fortuna non gli getta addosso neppure le colpe.

 

Ok, il dottor Grant in questo episodio mi è un po’ piaciuto, ma continuo a non shipparlo con Stella e credo che non si arrenderà facilmente. Resta il fatto che il suo lavoro lo svolge davvero bene ed è stato fantastico con Sadie, ci tiene davvero alla vita dei suoi pazienti e questo è molto importante. Credo che lui e Stella formino una squadra vincente, hanno una buona influenza sulla ragazzina visto che alla fine sono riusciti a convincerla ad accettare le cure sperimentali. Adoro tanto l’amicizia profonda tra le due “donne”, hanno passato dei momenti divertenti (la lotta con i cuscini) e amorevoli insieme e non nego di essermi commossa nel vedere alternarsi passato e presente. Auguro a Sadie di guarire!

 

Il viaggetto a Seattle ha contribuito ad allargare la crepa sul rapporto tra Stella e Wes, lui ha le sue buone ragioni, al suo posto mi comporterei uguale ad eccezione di Pippa. Ecco, non avrei risposto alla sua video chiamata neppure con una pistola puntata alla fronte, l’avrei proprio bloccata ovunque. Per quanto mi riguarda, quando ti butti una storia del genere alle spalle lo devi fare per bene!
La sua partenza per San Francisco mi è sembrata più una ripicca che un’esigenza di trovare il lavoro dei sogni. Staremo a vedere dove li porterà tutto questo!

 

Marta

 

Big Boss delle Redheads Diaries: la mente che ha dato vita a questo sito di intrattenimento.