Lo showrunner di 13 afferma che non c’è nessuna risposta al movimento #MeToo
Come sappiamo la seconda stagione di 13 è completamente originale, considerando che la prima stagione è basata sul romanzo omonimo di Jay Asher.
Bryan Yorkey, showrunner della serie in un’intervista, all’Hollywood Reporter in vista della premiere della seconda stagione ha rilasciato quanto segue:
“Sapevamo di avere più storie da raccontare, ma ovviamente lavoravamo senza la rete di sicurezza del libro e dovevamo davvero capire dove la storia ci avrebbe portati, trovare la struttura, il motore e tutti i fili della storia. Era ovviamente una grandiosa opportunità, per essere libero (dal libro), ma era anche complicato passare da 13 capitoli meravigliosamente strutturati, e a scriverne altri 13 per conto nostro”.
“C’è stata un’enorme quantità di discussioni nel mondo della cultura intorno allo show, di cui eravamo consapevoli” dice Yorkey. “Abbiamo ascoltato tutte le diverse parti, tutti i punti di vista sulla storia e sulla prima stagione. Eravamo molto interessati a ciò che sapevamo di dover fare quando siamo tornati per scrivere la seconda stagione. Dovevamo raddoppiare i nostri sforzi, per essere il più veritieri possibile e onesti con noi stessi, e per raccontare la storia nel modo più diretto, proprio come ci siamo avvicinati alla prima stagione.”
”Abbiamo scritto la storia di Tredici 2 a Febbraio, Marzo e Aprile 2017, quindi tutto in quegli episodi è stato scritto mesi prima che una qualsiasi di queste cose emergesse. Avevamo il nostro appuntamento stagionale alla fine di Aprile, quindi avevamo scritto tutto e proceduto a creare la stagione, quando lo scandalo iniziò ad emergere. E’ stato straordinario osservare ciò che accadeva, ma nulla di tutto ciò che abbiamo fatto è stata una risposta.”
-Giusy.