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Looking For Alaska – Recensione

La recensione contiene spoiler della serie!

Looking For Alaska

Oggi siamo qui per parlavi della mini serie Looking For Alaska (Cercando Alaska) uscito il 18 Ottobre sulla piattaforma streaming Hulu.

Personalmente ho letto il romanzo di John Green ben otto anni fa. È grazie a questo libro che poi ho iniziato a leggere tutti gli altri romanzi dell’autore, ricordiamo il best-seller e primo ad essere trasposto cinematograficamente The Fault In Our Stars (Colpa delle Stelle).

Non appena la serie è stata rilasciata non ho perso tempo e mi sono immersa immediatamente nella storia che tanti anni fa mi aveva fatta innamorare.

Ma ora non perdiamoci in chiacchiere… Ne è valsa la pena l’attesa?

Di cosa tratta la serie?

How Will I Ever Get Out Of This Labyrinth?

Come Farò ad Uscire da Questo Labirinto?

Looking For Alaska

Non dimenticatevi di questa frase. È la prima che Alaska rivolge a Miles Halter, soprannominato da tutti Ciccio, il protagonista della nostra storia.

Miles è un appassionato delle ultime frasi pronunciate dalle persone famose prima di morire. Una frase a lui molto cara è quella pronunciata da François Rabelais e il motivo per cui lui ora si trova al Culver Creek.

I Go to seek a great Perhaps

Vado a cercare il grande Forse

Nella nuova scuola Miles lega subito con Chip, “Il Colonnello”, il suo compagno di stanza, il quale lo introdurrà nella vita della nuova scuola presentandogli Lara, Takumi e Alaska, una ragazza divertente, sexy e avventurosa della quale tutti sono innamorati.

Insieme bevono, fumano, stanno svegli tutta la notte e inventano scherzi brillanti e complicati da fare ai Weekday Warriors, un gruppo della scuola. Apparentemente sembra tutto perfetto, ma in realtà non è così e Miles ci mette poco tempo a capire che Alaska in realtà è infelice.

Why do you smoke so damn fast?
Y’all smoke to enjoy it, I smoke to die

 

Perché fumi così dannatamente veloce?
Voi fumate per divertirvi, io fumo per morire

Questa è la frase con cui si conclude il secondo episodio di Looking For Alaska, “Tell Them I Said Something”, ma cosa starà a significare?

Gli scherzi al Culver Creek continuano e una sera i ragazzi, costretti a rimanere fuori tutta la notte, decidono di giocare “miglior giorno / peggior giorno”. A turno si devono raccontare qual è stato il giorno migliore della loro vita e il peggiore.

I giorni migliori sembrano tutti molto belli, ma poi iniziano a raccontare i loro giorni peggiori. Il Colonnello racconta di quando suo padre l’ha abbandonato, invece Lara racconta di quando sono stati costretti a lasciare la Romania.

È il turno di Alaska. Quando ha raccontato del suo miglior giorno ha parlato di quando era piccola e sua mamma l’aveva portata allo zoo. Ora è il momento del giorno peggiore e racconta quello che accadde: Il giorno seguente all’essere andate allo zoo, Alaska era da sola con sua madre, la quale all’improvviso iniziò ad urlare. Era piccola, non sapeva che fare, così Alaska si mise vicino alla madre finché non arrivò a casa il padre, il quale iniziò ad inveire contro la figlia per non aver chiamato il 911. Sua madre morì per un aneurisma.

Looking For Alaska

Le cose al Culver Creek, però, non si mettono bene. Chi è il responsabile di tutti questi scherzi? Chip rischia di essere espulso e così tutti i suoi amici.

Miles e Alaska trascorrono finalmente del tempo da soli e le cose si iniziano a scaldare, fino a che Alaska non riceve una telefonata. Al suo ritorno le cose sono cambiate. La ragazza urla frasi incomprensibili, dice che si è dimenticata e che deve andare. Sale in macchina. Miles e Chip non la fermano, le aprono il cancello e la lasciano andare.

La mattina seguente tutti gli studenti si ritrovano nella palestra per una riunione, ma Alaska non c’è. Il preside degli studenti, Mr. Starnes, annuncia a tutti che quella notte la giovane ragazza Alaska Young è rimasta uccisa in un terribile incidente automobilistico.

C’è tensione tra i ragazzi, Takumi non riesce a perdonare Chip e Miles per aver lasciato Alaska andare, il Colonnello soffre di attacchi di panico, sono tutti distrutti per la perdita della ragazza.

Vi ricordate la frase:

Come farò ad uscire da questo labirinto?

È in questo momento che si scopre la risposta. Miles ha trovato il libro di Alaska di Simon Bolìvar, l’autore di questa frase tanto misteriosa ed è stata la stessa Alaska a trovare risposta al quesito. Di fianco alla frase ci sono scritte in matita tre parole:

Straight and Fast

Dritto e Veloce

Looking For Alaska

È se non fosse stato un incidente ad uccidere Alaska?

L’episodio di conclude con un monologo di Miles, mentre lui e Chip si recano sul luogo dell’incidente di Alaska.

Conosco molte ultime parole, ma non saprò mai le sue.
Non saprò mai i suoi pensieri nei suoi ultimi minuti.
Non sapremo mai se lei ci ha lasciato per uno scopo.
Ma il non sapere non mi impedirà di preoccuparmi.
Le ultime parole di Alaska a me sono state “Continua”.
Io amerò per sempre Alaska Young.

Looking For Alaska

Che cosa ne pensiamo?

Looking For Alaska” è una teen drama, una storia adolescenziale, che tratta temi molto importanti tra cui il problema della droga e dell’alcool fra i giovani, ma anche la depressione della giovane ragazza che poi la porterà a suicidarsi, alternandoli alla storia in secondo piano della pranks war, la gara di scherzi con i Weekday Warriors.

Una cosa che ho apprezzato molto della serie mantenuta dal libro è il countdown. Infatti, i capitoli del romanzo sono segnati da un conto alla rovescia a qualcosa che deve succedere. Fino al sesto episodio anche la serie è divisa da un countdown partendo da 102 giorni prima, fino a 7 giorni prima, per poi vedere quello di terribile che deve succedere.

Looking For Alaska

Essendo una grande fan del romanzo non sapevo cosa aspettarmi da questa mini-serie, ero sia emozionata nel vederla in televisione finalmente, ma nello stesso tempo preoccupata, e se mi avesse deluso? Ma la mia paura è andata a svanire non appena finito il primo episodio “Famous Last Words”. I personaggi sono esattamente come me li ero immaginati mentre leggevo, Kristine Froseth e Charlie Plummer che interpretano Alaska Young e Miles Halter sono assolutamente perfetti. Recitazione impeccabile. Anche i minimi dettagli della storia sono presenti, primi fra tutti i cigni, i quali sono stati messi nel lago da Mr. Starnes per impedire ai ragazzi di portare alcool e sigarette all’interno dei dormitori. Ho letto il libro molti anni fa e vedere la serie mi ha fatto rivivere le stesse emozione che ho provato una volta. Questa storia mi ha fatta ridere, piangere e sperare allo stesso tempo e assolutamente la consiglio a tutti.

E voi, avete già visto Looking For Alaska? Diteci cosa ne pensate.

Chiara

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Studentessa di cinema, appassionata di serie tv e libri