lucifer recensione 4x02
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Lucifer – Recensione 4×02

Benvenuti a una nuova recensione di Lucifer! A farvi compagnia oggi sarò io, Fabiola, praticamente una neofita delle recensioni. Quindi molti commenti saranno davvero davvero di pancia.

Iniziamo!

L’incipit di episodio

L’episodio, intitolato “Qualcuno ha letto l’inferno di Dante” si apre con una Chloe in completa paranoia alla ricerca di risposte in una biblioteca, con una serie di sospiranti flashback in cui Lucifer utilizzava effettivamente i suoi poteri. Che noi ridiamo e scherziamo, ma quel poverino gliel’aveva detto fin dall’inizio; solo che, da una parte, non è che vai a credere a cuor leggero che un affascinante sciroccato sia il Re dell’Inferno, l’Angelo Caduto e bla bla bla. Dall’altra, Lucifer ci ha provato mille volte a farglielo capire, a volte anche dimostrandole i suoi effettivi poteri, e lei magari ci aveva anche pensato e ripensato (ce la ricordiamo tutti la scena sotto la doccia dei primi episodi, no?) ma no, per lei era più probabile che fosse un trucco. Ok, ma poi non venire a piangertene in Vaticano.

Eh, già, Chloe è in Vaticano, il che spiega il suo apparente viaggio in Europa di cui ci avevano tanto parlato nell’episodio precedente (bravi sceneggiatori, che avete messo Roma in un’innocente riferimento al gelato per Trixie, facendoci credere che era una delle tante tappe, e invece probabilmente era la principale). A venire verso di lei è un prete, padre Kinley, che al posto di ritenerla una pazza furiosa, le vuole parlare. Viene fuori che appartiene a un organismo della chiesa dedicato a esorcismi e indemoniati. Sanno di Lucifer e vogliono aiutare Decker. Ma come?

La Trama

In questo episodio, la LAPD deve risolvere l’omicidio di una concorrente del reality The Cabin, una specie di Isola dei Famosi, per intenderci. La concorrente è considerata una brava ragazza, la preferita del programma, salvo poi scoprire che si mostrava in un modo davanti alle telecamere, per poi architettare sotterfugi alle spalle di tutti. Anche oggi le vittime degli omicidi della LAPD sono un espediente narrativo per far riflettere i personaggi sulle loro situazioni.

Allo stesso tempo, la detective è alle prese con un grosso dilemma: chi è davvero Lucifer? Il diavolo, quello di cui si parla tanto male nell’Inferno di Dante e nelle Sacre Scritture, o il suo partner, quello che ha imparato a conoscere (e ad amare) in questi anni?

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Il dilemma di Chloe

Nella 4×02, in parallelo con il mistery autoconclusivo, vediamo una Chloe che ‘deve fare qualcosa’, qualcosa che sta rimandando fino all’ultimo, anche se non riusciamo a capire cosa sia. Senz’altro c’entra il prete, senz’altro riguarda Lucifer, ma fino all’ultimo ci tengono con il fiato sospeso su cosa sia. Nel corso dell’episodio, il comportamento della detective è distaccato, ma non è finto come nel primo episodio, e questo personalmente mi ha rassicurato, non volevo che Chloe tradisse Lucifer a cuor leggero senza tener conto del loro passato insieme.

La narrazione ci svela piano piano quello che succede, ovvero che il prete le ha dato una boccetta con un veleno, e ha messo in testa a Chloe che Lucifer è il male, che quando c’è lui c’è morte e distruzione. E non solo facendole vedere fatti storici (nazisti onnipresenti quando si tratta di queste cose), ma anche mostrandole tutta una serie di vittime che abbiamo incrociato nel corso delle stagioni. Sono morti, (è il caso di Pierce) o ne sono usciti profondamente lesionati, è vero, ma non certo perché erano innocenti agnellini (il discografico della prima stagione, ve lo ricordate?).

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Ma nonostante la detective non si faccia fregare da morti circostanziali, le domande se le fa, e comincia a tartassare Lucifer. Lui sembra divertito, non vede l’ora di rispondere e tornare alla normalità di poliziotto-partner, ma più si procede nell’episodio, più il tono di Chloe diventa accusatorio, gli chiede cose come se gli fosse piaciuto torturare le persone all’Inferno. Cosa che tira fuori un argomento delicato come le daddy issues di Lucifer.
Era un compito, detective. Ero obbligato a farlo.”

La donna vacilla sulle sue intenzioni dopo aver parlato con lui, ma il prete la rimbecca. Capisce che Lucifer la sta convincendo e cala l’asso. “Non deve credergli, Lucifer è conosciuto come il Re della Menzogna.”

TUCOSAHAIDETTO?

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Ora, noi fan sappiamo quanto Lucifer tenga alla sua integrità: ricordate in tribunale, quando Charlotte Richards (quando era ancora la Madre di Tutte le Cose) voleva che Chloe mentisse sul cuore sincero di Lucifer? L’unica cosa su cui Chloe poteva essere praticamente certa era proprio quello, la sua integrità. Ma ovviamente lei continua a chiedersi se lui le mentirebbe sulla sua vera natura. E noi siamo lì, tutte in fila, a urlare contro lo schermo:” COME DIAVOLO FAI A CREDERE A QUEL PRETE E NON A LUCY???”

La vulnerabilità di Lucifer

Dopo tre stagioni in cui noi siamo praticamente assuefatte alla regola d’oro “Se c’è la detective in giro meglio non mettersi in mezzo alle sparatorie sennò muoio“, è incredibile quanto sia stato bello il momento in cui lo ha scoperto anche Chloe. Una Chloe in lacrime, che era lì lì per credere che l’unica cosa di cui era certa (che Lucifer non mentisse) fosse anche la più grande bugia. Si chiede perché quando il Cabin era andato a fuoco con lui dentro fosse uscito indenne, mentre alla loro cena un taglietto lo stesse facendo sanguinare.

E là eravamo tutte pronte con i popcorn.

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Capisci, tu essere umano qualsiasi in mezzo a mille altri, rendi umano il diavolo stesso. Un potere enorme che subiscono, se ci pensate, tutti coloro che amano così incondizionatamente una persona che non importa se possono essere feriti, sarebbe peggio non rimanere loro accanto.

Ma la scena veramente toccante non è stata questa. L’avete vista, e secondo me siete rimaste con il fiato sospeso anche voi.
Nel finale c’è il twist che svela il vero colpevole dell’omicidio, il cameraman, che si era messo d’accordo con la vittima per vincere i soldi, ma che era poi stato scalzato via a causa della relazione della donna con una delle concorrenti. L’uomo è lì lì per lanciare un’ascia sulla detective, Lucifer si interpone tra loro, con l’ascia che lo inchioda a un palo di legno. Per fortuna prende solo la sua giacca.

Chloe prende l’ascia, la preme contro Lucifer e gli chiede: “Se la spingessi nel tuo petto, ti ucciderebbe?” E la risposta è una, un sussurrato Sì, con uno sguardo che lascia intendere che non lo ucciderebbe solo fisicamente.
Decker potrebbe farlo lì, in quel momento, ha l’arma e la possibilità, lui stesso ha ammesso di essere vulnerabile quando c’è lei, e a detta del prete Lucifer è l’incarnazione del Male.

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Lei non lo uccide, ma la vicinanza dell’ascia gli fa un leggero taglio che lo fa sanguinare vicino al cuore. Non ha mentito.

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Chloe affronta il prete, gli dice che non può più uccidere Lucifer, che lui non è come il prete crede che sia.

Ma colpo di scena finale, padre Kinley va da Lucifer.
C’è qualcosa che devi sapere su Chloe Decker.”

Come mandare all’aria il loro rapporto dopo averlo faticosamente ricostruito per tutta l’episodio. Bravi sceneggiatori, voi volete lacrime di sangue a quanto pare.

Linda e Amenadiel

Un’altra piccola sottotrama si muove, quella di Amenadiel. Nell’episodio precedente l’angelo aveva capito che la Città d’Argento poteva non essere più una casa, e che la Terra poteva esserlo. Quindi è in questa fase un po’ hippie della vita, in cui vuole interessarsi agli umani e alle cose belle del creato. Solo che sembra tipo un maniaco quando guarda incuriosito gli esseri umani, poi gli fregano il portafogli come un turista qualunque… diciamo che gli viene subito una crisi mistica.

Nel frattempo vediamo una Linda iper energizzata, che si muove tanto, prima camminando da una parte all’altra dello studio durante la seduta di Maze, e poi facendo esercizi che avrebbero stremato un olimpionico che non si alzava da una sedia da mesi.

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Maze è preoccupata per la sua amica e le dice di farsi vedere da un dottore.

E il dottore indovinate un po’ che dice? Incinta.

Di Amenadiel.

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Il momento finale in cui lei le confessa che è incinta di lui è un qualcosa di indecifrabile, finché non sorride. Diventerà papà e sembra piacergli l’idea.

Ci vediamo lunedì con la recensione della 4×03 della nostra Giusy. Alla prossima!

Mi chiamo Fabiola, sono un'appassionata di cinema e serie tv proprio come voi, con un'insana ossessione per le gif, proprio come ogni fan di Supernatural. Ho studiato inglese e russo, marketing e mi piacerebbe andare sulla Luna, non è che avete un biglietto in più?