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Mare Fuori 3 – Recensione: l’amore è l’unica salvezza

MARE FUORI 3 – RECENSIONE

Mare Fuori 3″ è stato distribuito, diviso in due parti, su Raiplay, nel corso del mese di febbraio, mentre attualmente è in onda, con due puntate a settimane, su Rai 2.

Una stagione, la terza, che ha ottenuto un successo clamoroso, un risultato straordinario che ha valicato ogni più rosea aspettativa.

Questo nonostante, tra devastanti morti e dolorosi addii, per iniziare il ricambio generazionale, in essa, ci abbiano lasciato alcuni dei personaggi principali.

Un successo, probabilmente, dovuto soprattutto al filo conduttore e fulcro dell’intera stagione: l’amore come unica salvezza possibile, che sia fraterno, quello che lega genitori e figli, una semplice amicizia e quello che lega due innamorati.

Purtroppo però esiste anche un’amore malato per il sistema mafioso, che conduce alla distruzione.

Edoardo Conte: quando la logica dell’appartenenza porta alla rovina

Ed è proprio la logica dell’appartenenza, ciò su cui Edoardo Conte fonda la sua intera esistenza.

A causa di un’infanzia difficile, infatti, il giovane ha sempre nutrito una forte voglia di riscatto, alimentata dal fascino della famiglia di Camorra.

Famiglia che, tra l’altro, non è nemmeno la sua, bensì quella del migliore amico e modello da imitare, Ciro Ricci, di cui, a seguito della morte, si sente erede e portavoce.

Ma è proprio questa sua totale e smisurata devozione per il clan mafioso, ciò che nel corso della terza stagione, lo tradisce e conduce alla rovina, portandolo, verso il finale, a lottare tra la vita e la morte e a sopravvivere per miracolo.

Tanto di cappello, quindi, all’interpretazione magistrale di Matteo Paolillo, in attesa dell’auspicata rinascita di Edoardo.

I Piecurosa: quando da odio e dolore, nasce l’amore

Nonostante sia complicato uscire dal sistema mafioso, la salvezza però esiste e l’amore – se vero e sincero – ti ci può condurre.

Ce lo dimostrano, con il loro rapporto slow burn, odi et amo, i veri protagonisti della stagione, ovvero Carmine Di Salvo e Rosa Ricci, interpretati dai grandiosi Massimiliano Caiazzo e Maria Esposito.

I due, infatti, appartengono a due clan mafiosi rivali e sono considerati, dai rispettivi genitori, i loro eredi.

Oltretutto Rosa reputa Carmine, l’assassino di suo fratello, per cui, inizialmente si odiano (lei soprattutto).

Se non fosse che più forte del risentimento e dell’avversione, è la loro folle tensione sessuale.

Un legame, il loro, fatto di scambi di intensi sguardi, parole non dette, romantiche confessioni e soprattutto il comune dolore, dovuto alla perdita di una persona cara.

Tanto che alla fine, a prevalere sono l’amore e la voglia di viversi, a dispetto della logica d’appartenenza.

Speriamo quindi, nonostante il drammatico finale in cui sono stati coinvolti, di poter continuare a seguire la loro storia d’amore, anche nella quarta stagione.

Tutti meritano di essere salvati, ma non sempre ci riescono

Mare Fuori” è quindi, soprattutto, ricerca della libertà.

Libertà dal carcere minorile in cui i protagonisti sono rinchiusi, ma soprattutto dal sistema mafioso, che li condiziona ogni singolo giorno.

La salvezza che tutti gli adulti, dalla Direttrice Paola (che purtroppo, molto probabilmente, nella prossima stagione non tornerà), al Comandante Massimo, auspicano per tutti i ragazzi dell’IPM.

Salvezza che solo l’amore può donare, ma che a volte, nemmeno grazie a quello, si riesce ad ottenere.

Lo dimostra Pirucchio – tornato Gaetano – il quale, pur volendo a tutti i costi discostarsi dalla famiglia di Camorra, finisce per farsi uccidere da Mimmo – altra vittima di quella deleteria mentalità – pur di proteggere i suoi genitori.

Ma non è l’unico… anche la storia di Viola, nonostante non sia affatto legata al sistema mafioso, conferma infatti come a volte l’amore non basta. La giovane, non riuscendo a superare il dolore subito durante l’infanzia, dopo aver provato ad uccidere la figlia di Carmine, Futura, decide infatti di suicidarsi, non riuscendo, per sua stessa ammissione, a provare più nulla.

L’amore è l’unica vera salvezza

Nonostante queste grandi perdite, è bene però ribadire il messaggio supremo diMare Fuori“, ovvero che la salvezza esiste, è possibile e l’amore è l’unico appiglio per ottenerla.

Lo dimostrano in primis Carmine, Rosa e la piccola Futura. Difatti, se l’amore per Futura è stato ciò a cui Carmine si è appigliato, per non vendicare la devastante morte di Nina, Rosa, per amore di Carmine, quella bimba l’ha salvata da morte certa e Carmine ha salvato Rosa – di cui si è follemente innamorato – dalla distruttiva logica di appartenenza, rischiando di perire lui stesso, pur di vederla libera.

Ma non solo, perchè Naditza, pur di donare un futuro migliore a Filippo, rispetto alla vita da fuggitivi che stavano ormai conducendo, lo lascia andare, perchè amare significa mettere il bene degli altri anche davanti al proprio.

Cosa che fa anche Cardio, permettendo a Gemma di lasciare il carcere e rifarsi una vita, anche se lontana da lui.

Per non parlare di come Teresa e Carmela mettano da parte l’ostilità e le incomprensioni, per salvare Edoardo, che entrambe amano, da morte certa.

Rimangono, ovviamente, ancora tanti punti di domande e tante altre storie devono ancora essere raccontate, quindi attendiamo con ansia la quarta stagione.

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Giada

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