"Maschi alfa"
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SKAM Italia – Recensione 4×05 “Maschi alfa”

"Maschi alfa"

“Maschi alfa” ma anche donne alfa perchè per essere leader non conta il sesso ma il coraggio, i valori, la forza e la determinazione.

“Maschi alfa”, un episodio decisamente complicato psicologicamente sia per Sana sia per noi che dall’altra parte dello schermo che, ormai, abbiamo imparato ad essere una sola cosa con ciò che vediamo perchè questo è l’immenso potere di SKAM Italia.

Sana

"Maschi alfa"

Tutto inizia e termina con Sana, una ragazza che all’inizio dell’episodio è combattuta, pensierosa e alla ricerca di una spiegazione e, forse, di una soluzione per il fatto che una donna musulmana non possa sposare un non musulmano.

Internet fornisce sempre dei dettagli utili che, in questo caso, hanno portato la nostra protagonista a decidere di non sentire e di non vedere più Malik e di bloccarlo su Instagram, l’unico modo che avevano per tenersi in contatto anche in seguito alla discussione avuta tra il padre e Rami.

Sana è oggettivamente molto presa da Malik ma non se la sente e non vuole nemmeno contravvenire ai propri valori e al proprio stile di vita che, forse, è troppo rigido per una ragazza della Generazione G2 che si ritrova a vivere in un ambiente in cui sentirsi integrati è difficile già solo per tutta una serie di questioni burocratiche.

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Come spiegato anche da Rami, la cosa più importante è che la ragazza stia con qualcuno che la rispetti e che sia in grado di renderla felice, dire di essere credenti e praticanti, molte volte, non coincide con l’esserlo davvero anche nella pratica. In qualsiasi culto esistono persone che dicono di credere ma che poi nella realtà si comportano in modo nettamente opposto al credo professato, un esempio, nella comunità cristiana, sono coloro che recitano il rosario, vanno a messa ma poi non hanno compassione e sensibilità nei confronti dei più deboli, degli animali, dei discriminati.

Essere credenti ma andare contro il proprio credo nella pratica prendendo in giro se stessi e le persone che ti circondano non ti rendono “migliore” di chi non crede in un’entità superiore ma ha un comportamento irreprensibile, fa volontariato, non beve e non fuma (nel caso dei musulmani).

Ovviamente io non sono nessuno e non mi permetto di giudicare l’interpretazione delle Sacre Scritture ma ritengo sia fondamentale agire in base ai valori in cui si crede e che non sia nel dire il vero credo ma nel fare.

Sana, riflettendo sulle parole del fratello, decide di lasciarsi un po’ andare e di vedersi ancor più bella allo specchio, anche se non ne ha affatto bisogno, per poi divertirsi alla festa con le sue amiche, festa a cui parteciperà anche il gruppo di suo fratello.

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Quanto è stato bello vedere Sana felice?

Meraviglioso, decisamente tanto quanto è stato orribile vederla piangere e soffrire quando si è resa conto che i suoi due mondi non possono trovare un punto d’incontro perchè se il fratello dice a Martino di essere malato per essere gay, secondo quanto è emerso dalla discussione anche se potrebbe non essere quello il motivo, Sana non può riuscire a vedere un’unione tra le sue due parti, quella di musulmana e quella di musulmana in Italia.

Scena ricca di pathos quella in cui Sana si ritrova con la mano insanguinata dopo aver toccato il viso di Martino, credo di aver avuto dei brividi talmente violenti da farmi avere quasi una reazione di pianto e, se devo dirla tutta, questa scena mi ha colpito maggiormente in SKAM Italia perchè ricordo di aver pianto nella versione originale norvegese ma, in questo caso, mi sono davvero quasi sentita male.

Ripeto, non essendo musulmana non mi permetto assolutamente di parlare di cose di cui non so e, anzi, chi ne sa sicuramente più di me mi corregga se sbaglio ma, dalle ricerche fatte, ho riscontrato quanto per l’Islam sia oltraggioso spargere sangue proprio perchè è un qualcosa di vietato. Naturalmente nessuna religione incita alla violenza ma Sana è una ragazza fortemente religiosa che, alla vista del sangue, reagisce in maniera forte, come ogni singolo essere umano dovrebbe fare a prescindere dalla religione professata.

Sana, alla fine di “Maschi alfa“, torna nel locale per lavarsi le mani dal sangue e, mentre è chiusa in bagno, sente le voci di Laura e di Carlotta che parlano di lei e di quanto gli amici musulmani della ragazza siano pazzi e che potrebbero andarle a picchiare se decidessero di portare dei ragazzi non musulmani in viaggio con loro a Mykonos.

Sentirle parlare di come Silvia sia andata a riferire loro determinate cose mi ha fatto davvero stare male per la nostra protagonista e mi sono innervosita ancor di più quando le due hanno affermato che sia inutile partire per le vacanze se non si può bere, scopare e se si deve sempre indossare il velo.

Ora, a prescindere dall’essere musulmani o meno, i ragazzi di oggi dovrebbero capire che per divertirsi ci sono tanti altri metodi e che non è necessario portarsi a letto ogni sera un ragazzo diverso e ubriacarsi fino a stare a male e che chi decide di essere felice in altro modo non deve essere giudicato, discriminato, allontanato o preso in giro.

Ognuno si diverte a modo proprio e, sinceramente, non è propriamente una scelta giusta darsi all’alcol solo perchè “altrimenti è inutile partire”. Sarebbe bello riscoprire la felicità di assaporare un tramonto in modo vigile e non vomitando l’anima all’ombra del Colosseo.

La reazione di Sana all’inizio dell’episodio non è stata di certo giusta perchè alla fine Carlotta aveva detto ai ragazzi di non poter unirsi alla vacanza ma, da ciò che hanno detto nella scena finale, credo proprio si trattasse di tutto tranne che di comprensione, anzi.

Piccola annotazione su Eleonora ed Edoardo che, finalmente, abbiamo visto in “Maschi alfa”.

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Ma quanto sono belli insieme e quanto questa stagione avrebbe avuto bisogno della loro presenza?

Insomma Eleonora è una colonna portante dello show e le sue perle sono necessarie per tutte le sue amiche e per noi, assolutamente.

L’unico aspetto positivo della loro assenza è che, rispetto alla versione norvegese, non si sono lasciati, vivono insieme e non è Noora la terza punta del triangolo di stagione.

Che poi, sottolineiamo, cara Sana, avresti dovuto parlare prima del tuo interesse per Malik, se nessuno sa non puoi nemmeno tanto lamentarti, insomma.

Ah, ultimo punto per Sana, che gioia sapere della sua ammissione alla Facoltà di Medicina.

Niccolò e Luai

Niccolò e Martino sono meravigliosi insieme e avrei voluto decisamente più scene tra di loro già in questa prima parte di stagione.

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I loro baci son sempre qualcosa di magico e di molto sensuale e intenso e saperli felici mi rende, giustamente, felice e in pace col mondo, proprio come è accaduto vedendo il bacio nell’episodio “Maschi alfa”.

Solo che la questione Luai è ancora in atto e non sappiamo come andrà a finire, Niccolò si blocca vedendo il ragazzo appena arrivato, come catturato da un magnete, e non vede quasi più nemmeno Martino tanto che decide di allontanarsi per andare a salutarlo ed esce fuori dal locale in sua compagnia.

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Ovviamente la reazione di Martino è stranita, non capisce chi sia quel ragazzo ma quella situazione non lo lascia tranquillo e, probabilmente, ci vorrà molto prima di sentirsi nuovamente al sicuro.

Cosa sarà successo tra Niccolò e Luai?

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Bonus dell’episodio “Maschi alfa”:

  • Voi che nome avreste scelto per la band dei ragazzi? “I contrabbandieri” o “I porri nell’orto”?
  • I paesaggi scelti per le scene in cui Sana si allena sono decisamente straordinarie così come tutti gli altri luoghi scelti.
  • Il sentirsi ovattata di Sana quando esce dal bagno è stata reso alla perfezione, per un momento il mondo si è fermato anche per me.
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Voto all’episodio “Maschi alfa”: 9

Al prossimo appuntamento e spero che le precedenti recensioni vi siano piaciute, vi ricordo di seguirci anche su Facebook, se vi va.

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Irene

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Salve, sono Irene e non ho mai amato definire la mia persona e ciò che faccio. So solo che ciò che viene scritto, nel momento stesso in cui viene composto, non è più solo mio ma anche di chi legge. Sono curiosa di sapere in che modo lo sarà. Meglio nota come vulcano d'idee o l'Arti(coli)sta per un chiaro e semplice motivo: la scrittura è il mio elemento, l'arte che mi scorre nelle vene, il modo più realistico e spontaneo che ho di vivere.