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Movieland: obviously no spoiler – Confidenza

Non ho capito. Questa è la frase che al momento rispecchia al meglio il mio stato d’animo, perché sinceramente non ho chiaro neanche se questo Confidenza mi sia piaciuto. Tramite questa recensione cercheremo di capirlo insieme perché io sono esageratamente confusa, ho un dolore atroce alla testa e sembra mi sia passato sulla schiena un carro di buoi. Aiutatemi.

Confidenza

Confidenza

Partiamo dalla trama: Pietro è un professore di liceo molto amato dai suoi studenti, che si innamora di Teresa, un’ex studentessa, la quale ricambia i suoi sentimenti. Il punto di svolta della loro relazione è rappresentato da dei segreti mai rivelati a nessuno che si confidano reciprocamente.

Ho adorato il fatto che il segreto di Pietro fosse l’elemento principale del film, non solo perché dà il via a tutta la serie degli eventi, ma anche perché stipula tra i due un patto di sangue. È lampante che la proposta di Teresa è quella di dire che loro due, indipendentemente da quello che succederà nella loro relazione, devono necessariamente essere vincolati l’uno all’altro. A questa proposta, secondo me terribile, di Teresa si accoda Pietro che per non separarsi mai dalla ragazza lascia che venga perseguitato per anni.

Il loro è un gioco perverso, la scelta di farsi la confidenza è sancire un’appartenenza e invece di amarsi davvero, quello che poi inevitabilmente succede è che si smantella tutto il bello della relazione perché si prende la possibilità di scelta. Anche tutte le paranoie di Pietro sono uno modo per rimanere sempre ancorato a quella persona e non lasciarla mai.

La parte che non mi convince è lo stile: è facilissimo distrarsi ed è, per mio gusto, più lungo di quanto sarebbe servito per far passare il messaggio. Il finale vuole mettere l’accento sul tema principale, un po’ come La sala professori, ma il film tedesco riesce perfettamente nel suo intento amplificando esponenzialmente il valore della trama, mentre Confidenza, a mio avviso, perde di potenza e guadagna tanta confusione. Al quinto giochino della rappresentazione della paranoia smetto di cadere nella trappola e, al contrario, inizio ad aspettarmi quello che sto per vedere. Il problema principale del film, infatti, è che scopre troppo presto le sue carte facendo implodere un finale che, si, poteva essere forte nel momento in cui la stessa dinamica non veniva rappresentata più e più volte durante la visione.

Detto questo, credo che quello che penso sia che ho apprezzato tanto il messaggio che ha voluto dare il film, meno come è stato rappresentato.

Sara

Ciao a tutti! Sono Sara, il Braccio Destro dei Redheads Diaries, vivo a Roma e, come potete immaginare, sono una telefilm addicted. Le mie serie preferite sono, Game of Thrones, Blindspot, This is us e talmente tante altre che sono impossibili da elencare. MIO MARITO È CISCO RAMON!

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