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Movieland: obviously no spoiler – Felicità

Ciao a tutti, ragazzi! Purtroppo non riesco, contro ogni proposito, ad andare al cinema ogni settimana per portare avanti Movieland: obviously no spoiler nel modo che vorrei, fra esami, lavoro e anche, banalmente, il costo del biglietto, tutto ciò mi è impossibile, ma non basterà qualche imprevisto ad impedirmi di parlarvi di cinema. Questa settimana ho recuperato un film troppo sottovalutato ai David Di Donatello, diretto ed interpretato da una sontuosa Micaela Ramazzotti. Colgo l’occasione per parlarvene e, nel mio piccolo, dargli una briciola di rilievo visto che sembra un film come tanti altri e non lo è affatto. Il titolo è Felicità, che è anche la meravigliosa sensazione che lascia.

FELICITÀ

Felicità

Il 2024 ha portato alla regia due donne straordinarie: la prima, ovviamente, è la grande Paola Cortellesi, che con C’è ancora domani ha fatto (giustamente) il putiferio, mentre l’altra è Micaela Ramazzotti, un po’ oscurata dal successo della collega, ma basta vedere Felicità per capire che il livello è davvero alto. La regista porta in scena una serie di temi delicati e fra questi spiccano la malattia mentale e una situazione familiare davvero complessa.

Come ci viene detto ricordato da Prime Video,

Felicità è la storia di una famiglia storta, di genitori egoisti e manipolatori, un mostro a due teste che divora ogni speranza di libertà dei propri figli. Desiree è la sola che può salvare suo fratello Claudio e continuerà a lottare contro tutto e tutti in nome dell’unico amore che conosce, per inseguire un po’ di felicità.

Che Michela Ramazzotti abbia fatto un’interpretazione magistrale forse non è una novità, ma voglio mettere un’accento sul lavoro impressionante svolto da Max Tortora: quando ho letto il suo nome ho storto un po’ il naso, ma devo ammettere che mi ha lasciato a bocca aperta. Impossibile non odiarlo e non tifare per la felicità di Claudio e di Desiree. Delle volte si vorrebbe urlare verso lo schermo qualcosa come Desiree, ti prego, svegliati! e questa reazione è il frutto di un grande lavoro da parte di Tortora.

Michela Ramazzotti svolge un lavoro essenziale nella spiegazione che non si nasce con una malattia mentale, ma che questa si sviluppa durante l’arco della vita, sopratutto se, come nel caso del film, il contesto familiare è problematico. Ho amato anche l’incoscienza della famiglia che vede il proprio figlio cambiare davanti ai loro occhi ma rifiuta completamente l’idea di un loro coinvolgimento. Claudio, sostengono i genitori, all’improvviso è impazzito tanto da continuare a ripetere per tutta la durata della pellicola la frase:

Io ho fatto un figlio bello, sano!

Tuttavia, essi non capiscono che quell’affermazione certifica il loro coinvolgimento nelle condizioni di salute di loro figlio.

Mi sto rendendo conto che quando un film mi piace particolarmente chiudo sempre con la frase Fatevi del bene e guardatelo, quindi sapete già cosa fare. Buona visione!

Sara

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Ciao a tutti! Sono Sara, il Braccio Destro dei Redheads Diaries, vivo a Roma e, come potete immaginare, sono una telefilm addicted. Le mie serie preferite sono, Game of Thrones, Blindspot, This is us e talmente tante altre che sono impossibili da elencare. MIO MARITO È CISCO RAMON!