Ciao a tutti ragazzi e bentrovati in un nuovo appuntamento con la nostra rubrica preferita: Movieland: obviously no spoiler. Oggi sono qui per parlarvi di Follemente, film diretto da Paolo Genovese (che mi ha fatto letteralmente impazzire nel 2016 con Perfetti Sconosciuti) e che è liberamente ispirato al film Disney premio Oscar, Inside Out.
Follemente

I due protagonisti della pellicola sono Piero e Lara, che hanno il loro primo appuntamento una sera a casa della ragazza. Durante tutto il corso della serata, i due verranno accompagnati dalle loro emozioni che cercheranno di guidarli attraverso delle conversazioni a volte difficili da gestire, ma proprio le loro reazioni a determinati argomenti li porteranno a capire se siano perfetti l’uno per l’altra.
Su questa premessa si basa Follemente, un film che è stato convincente a sprazzi, la risata è garantita, il cast fa il suo dovere ma si buttano in mezzo dei discorsi, anche importanti, che però in nessun modo vengono poi approfonditi, rimangono sempre un po’ sospesi. Si parla del confine tra sessismo e galateo, si parla di sesso e di tabù, ma si parla anche e sopratutto di emozioni e paure non come prerogativa femminile ma anche maschile (purtroppo bisogna specificarlo).
La mia personale impressione è che alcuni discorsi siano stati introdotti, ma non approfonditi, a beneficio di una comicità che ha fatto da padrona all’interno di tutta la pellicola. Personalmente avrei preferito scendere più in profondità, scavare nei sentimenti, visto che hanno una voce e capire perché esistono, quando sono nati, cosa li scaturisce, rimane tutto troppo aleatorio. Inoltre mi è sembrato troppo poco “studiato”, ma lo intendo proprio a livello di conoscenza psicologica, di dinamiche.
Dall’altra parte il cast è stellare: inutile menzionare Edoardo Leo, attore ormai a tutto tondo, ma sento di voler mettere l’accento sulle donne. Nei prossimi anni con Pilar Fogliati ci sarà da divertirsi, Claudia Pandolfi per nostra fortuna è ufficialmente tornata sul grande schermo, per non parlare dell’attrice comica italiana per eccellenza che nel recente periodo ci sta facendo innamorate, la meravigliosa Emanuela Fanelli.
Alcuni concetti più che essere spiegati vengono rappresentati magistralmente, ma delle volte il film si perde in spiegazioni di situazioni reali senza però specificare quale emozione ha fatto nascere quella situazione, come si è sentito il protagonista in quel momento, cosa ha pensato, come ha superato quell’istante. Questa parte di storia mi è un po’ mancata all’appello ed è il motivo principale per il quale il film mi è piaciuto, ma mi ha lasciata anche con l’amaro in bocca. Penso sinceramente che si poteva fare di più, sopratutto giocare meglio con le emozioni che delle volte sembravano quasi più paranoie che è proprio l’apice del non pensiero!
Il film è sicuramente valido e merita di essere visto, quindi, correte al cinema a sostenere le produzioni italiane, le sale cinematografiche, ma soprattutto la cultura!
Sara