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Nicholas Sparks chiede scusa per le proprie mail razziste ed omofobe

Nicholas Sparks ha chiesto scusa per le proprie parole omofobe e razziste utilizzate in una serie di mail inviate in passato

Nicholas Sparks

Nicholas Sparks è al centro di una bufera come rivelato la scorsa settimana dal The Daily Beast che ha riferito che lo scrittore è al centro di una battaglia legale con Saul Benjamin, l’ex preside della Epiphany School of Global Studies che Sparks ha fondato nel 2006, un’istituzione “ancorata nel comandamento giudeo-cristiano ad amare Dio e il tuo prossimo come te stesso” per la sua missione, Benjamin si era assunto l’incarico di implementare misure di diversità dopo aver iniziato il suo mandato nel 2013, secondo The Daily Beast, ma ha incontrato la presunta resistenza di Sparks non avrebbe acconsentito alla creazione di un club LGBTQ a scuola.

Lo scrittore ha rilasciato una dichiarazione contrita di rimpianti e scuse tramite il proprio profilo Twitter proprio in merito alla questione:

Come qualcuno che ha trascorso la parte migliore di una vita da scrittore che comprende il potere delle parole, mi dispiace e mi scuso per il fatto che le mie abbiano ferito i giovani e i membri della comunità LGBTQ, compresi i miei amici e colleghi appartenenti a quella comunità.

Nella sua prima risposta al The Daily Beast, Sparks aveva definito le affermazioni “false”, aggiungendo:

Dal 2014 difendo vigorosamente la causa intentata contro di me e la Epiphany School of Global Studies dal suo ex preside, Saul Benjamin. L’articolo apparso su The Daily Beast di oggi non è una novità e ripete false accuse e affermazioni fatte contro Epifania e me, e ignora in gran parte le prove schiaccianti che abbiamo presentato alla Corte.

Aveva inoltre affermato quanto segue:

La Corte ha respinto quasi tutte le richieste contro di me, la mia fondazione e la Epiphany School.

L’avvocato di Benjamin, nel frattempo, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

Le e-mail scritte da Nicholas Sparks parlano da sole. Nonostante i tentativi di Mr. Sparks di minimizzare le sue azioni discriminatorie, non arriva a decidere cosa sia o non sia una “notizia”. Non vediamo l’ora di rivendicare i diritti del signor Benjamin al processo ad agosto.

Ora, Sparks sta esprimendo contrizione mentre continua a negare l’accusa generale:

Tredici anni fa fondai la Epiphany School of Global Studies ancorata nel comandamento di amare Dio e il prossimo come te stesso. Sfortunatamente, la causa in corso limita ciò che posso rivelare riguardo alle circostanze specifiche di sei anni fa che hanno dato origine a queste e-mail ma desidero esprimere le mie convinzioni e condividere il mio cuore su questa questione. Credo nel principio fondante della scuola di amare Dio e il prossimo come te stesso e ciò include i membri della comunità LGBTQ. Io credo e sostengo senza riserve il principio secondo cui tutti gli individui debbano essere liberi di amare, sposarsi e avere figli con la persona che scelgono, indipendentemente dall’identità di genere o dall’orientamento sessuale. Questo è ed è sempre stato un mio valore fondamentale. Sono un sostenitore inequivocabile dei matrimoni gay, delle adozioni gay e dei diritti all’uguaglianza di impiego e non vorrei mai scoraggiare qualsiasi giovane o adulto dall’abbracciare chi sono.

Nell’affrontare la questione specifica delle e-mail ottenute da The Daily Beast, in cui affermava che non ci sarebbe stato”mai” un club LGBT a scuola, Sparks ha tentato di chiarire:

Stavo rispondendo animatamente al modo in cui il preside aveva iniziato a creare questo club – come la maggior parte delle scuole, la Epiphany ha procedure e politiche per istituire un club studentesco. La mia preoccupazione era che, un club si dovesse fondare in modo ponderato e trasparente con la conoscenza di facoltà, studenti e genitori – non in segreto, e non in un modo che si sentiva eccezionale. Vorrei solo aver usato quelle parole esatte. Allo stesso modo, quando ho fatto riferimento a un precedente preside che si rivolgeva alla presenza di studenti gay in modo silenzioso e meraviglioso, intendevo dire che li sosteneva in un modo semplice e non ambiguo – NON che incoraggiava gli studenti a tacere sulla loro identità di genere o orientamento sessuale.

Lawrence M. Pearson, partner di Wigdor LLP e avvocato di Saul Hillel Benjamin, ha fornito una dichiarazione a EW in risposta alla nuova dichiarazione di Sparks:

Le e-mail continuano a parlare da sole e dimostrano l’inconfondibile mancanza di sostegno di Nicholas Sparks per un club LGBTQ o per gli studenti colpiti da bullismo anti-LGBTQ nella scuola. Questa nuova e tardiva dichiarazione del signor Sparks sarà oggetto di un controinterrogatorio al processo, in cui sarà confrontato con le altre dichiarazioni che ha fatto in merito all’inclusione LGBTQ. Siamo fiduciosi che una giuria troverà il signor Sparks e gli altri imputati responsabili delle loro azioni illegali in agosto.

Puoi leggere la dichiarazione completa di Sparks di seguito:

Irene

Fonte: Entertainment Weekly

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Salve, sono Irene e non ho mai amato definire la mia persona e ciò che faccio. So solo che ciò che viene scritto, nel momento stesso in cui viene composto, non è più solo mio ma anche di chi legge. Sono curiosa di sapere in che modo lo sarà. Meglio nota come vulcano d'idee o l'Arti(coli)sta per un chiaro e semplice motivo: la scrittura è il mio elemento, l'arte che mi scorre nelle vene, il modo più realistico e spontaneo che ho di vivere.