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Orange is The New Black – Recensione 4×13

Ciao ragazzi, come ormai saprete, dato che si tratta di un episodio dispari a parlarvi è Veronica!
Anche per questa stagione siamo giunti all’attesissimo e allo stesso tempo temutissimo, season finale.
Non so davvero da dove cominciare per parlare di questo “Toast Can’t Never Be Bread Again” che mi ha emozionata, fatta piangere, stupita e chi più ne ha più ne metta.

L’intero episodio è stato, a modo suo, interamente dedicato al personaggio di Poussey, per il quale voglio fare un minuto di silenzio insieme a voi. Chi mi segue sa che lei è sempre stata tra i miei personaggi preferiti e vederla stesa a terra senza vita mi ha davvero spezzato il cuore. Non so per quale motivo i produttori abbiano deciso di far fuori praticamente il miglior personaggio di questa serie, ma sicuramente questo avvenimento a reso il season finale di questa stagione qualcosa che i fan di Orange is The New Black difficilmente riusciranno a dimenticare.
Già da tempo avevo letto di una fantomatica morte di un personaggio importante verso il finale ma tra tutti, non credevo che sarebbe stata proprio la nostra piccola Washington a lasciarci le penne.
Proprio nello scorso episodio l’abbiamo vista fare piani con la sua ragazza per quello che doveva essere il suo futuro fuori dalla prigione e l’insopportabile Judy le aveva persino promesso un lavoro; tutto sembrava girare per il verso giusto: aveva l’amore, un futuro…
Non so se sarete d’accordo con ciò che sto per dire ma non credo che questa morte le abbia reso giustizia. Un personaggio di questo livello. spazzato via da un banalissimo incidente.
Allo stesso tempo però, nonostante io creda che avrebbe meritato un finale diverso, migliore, trovo molto coerente il modo in cui hanno deciso che dovesse morire. In una serie estremamente realistica e priva di quell’alone fantastico che spesso circonda le nostre serie tv preferite, hanno deciso di fare della morte qualcosa di reale, qualcosa che può accadere a chiunque, un semplice sbaglio, una distrazione in mezzo alla confusione.
So bene che probabilmente le mie parole vi sembreranno un po’ contraddittorie tra loro ma amavo profondamente questo personaggio e mi sento così emotivamente toccata dalla sua morte che non so neanche io come scrivere questa recensione in modo chiaro e sensato.
Devo confessarvi però che un pochino avrei dovuto aspettarmelo; chi mi conosce e mi segue sa che sono famosa per la mia sfortuna con le ship infatti, ogni volta che dico di shippare una coppia, uno dei due muore tragicamente. Scusatemi in anticipo per tutte le vittime che mieterò nel corso del tempo e iniziate a piangere i vostri personaggi preferiti ogni qualvolta leggerete che mi piace una coppia.

Tornando all’episodio comunque, come sempre abbiamo i consueti flashback che ci mostrano ciò che è accaduto alle detenute prima di Lichfield. Ovviamente la detenuta in questione questa volta è Poussey che a differenza degli altri racconti che ci mostrano sempre il modo in cui le protagoniste sono finite nei guai, vediamo divertirsi, essere felice e piena di progetti per il futuro che si, includono anche il modo in cui è finita in prigione, ma non mostrano davvero ciò che l’ha portata dov’era.

Ciò che mi è piaciuto molto del “presente” invece è stato il modo in cui ogni diversa detenuta ha reagito alla tragica perdita. Ognuna ha esternato il dolore a modo suo e voglio fare i complimenti agli sceneggiatori e alle attrici per il modo meraviglioso in cui ci hanno mostrato tutte le sfaccettature di questo loro dolore.
Prendiamo ad esempio Occhi pazzi che, probabilmente a causa del senso di colpa, vuole ad ogni modo provare le stesse sensazioni provate da Poussey prima di morire, oppure Soso che non ha fatto altro che piangere ed ubriacarsi… 13578724_10208249545309690_1411808097_nAnche la reazione di Baxter mi è piaciuta, in un certo senso.
All’interno del penitenziario lui era l’unica guardia che mi ispirava simpatia e ciò che ha fatto non è stata completamente colpa sua. Se c’è qualcuno su cui invece dovrebbe ricadere la colpa, quello è Piscatella. Qualche recensione fa avevo affermato di cominciare ad apprezzare il suo personaggio ma alla luce degli ultimi episodi e di questo in particolar modo credo di dover rimangiare tutto.
Piscatella ha sempre trattato le detenute come nient’altro se non criminali, ha tolto loro ogni diritto come essere umano ed ha agito da grandissimo… anche nel momento in cui è morta una ragazza a causa sua e questo non posso accettarlo.
Devo ammettere di non aver ben inquadrato il suo personaggio fino a questo momento e spero vivamente che nella prossima stagione le detenute riescano a farsi valere e a cacciar via queste guardie con la speranza che le cose possano tornare, in parte, come prima.
Ma spero anche che, nel fare questo, Dayanara non perda il controllo. Anche lei è uno dei miei personaggi preferiti e sono molto preoccupata da ciò che potrà fare. Gli ultimi minuti di questo season finale l’hanno vista impugnare una pistola e puntarla contro due agenti e mi chiedo quali conseguenze avrà tutto ciò, sempre che lei non prema il grilletto.
Da quando sua madre non è più lì per guardarle le spalle è chiaro che sta prendendo una brutta strada (già, più brutta di quella che l’ha condotta in galera) ed ho seriamente paura di ciò che potrà accaderle. Ha una figlia che la aspetta fuori di lì e mi chiedo quanto ci metterà prima di ricongiungersi a lei e se in quel momento, anche Bennet sarà presente.

Sempre parlando di personaggi che amo, devo fare un piccolo appunto negativo a Maritza che in questo episodio non mi è piaciuto per niente: come si può prendere con così tanta leggerezza la morte di qualcuno avvenuta sotto i tuoi occhi? Per quanto si possa non essere amiche, si tratta pur sempre di qualcuno con cui hai vissuto, di qualcuno che hai visto spegnersi ingiustamente sotto i tuoi occhi e ho trovato davvero sconveniente le risate delle due, che si preoccupavano solamente di finire in televisione.
Solo un paio di episodi prima avevamo visto Maritza piangere e sentirsi sporca per aver mangiato un topolino vivo… la morte di una persona non è forse più grave?
Ma la sua reazione sicuramente, non è la cosa più scandalosa di questo episodio in cui il corpo della nostra povera Poussey è rimasto fermo, a terra come spazzatura per un tempo indefinito.
In tutto ciò, non so ben definire cosa ne penso di Caputo. Mi è piaciuto molto il modo in cui si è battuto per tutti e quello in cui ha liquidato Piscatella gettandogli in faccia il fatto che sia tutta sua la colpa di ciò che è successo ma è pur vero che ha dato il via ad una rivoluzione.
Certo, lo ha fatto per non rovinare la vita a quel ragazzo ma credo che dovuto aspettare prima di annunciare il suo ritorno quasi imminente all’interno del penitenziario.
Capisco che si trova in una posizione difficile e lui è sicuramente l’unico, insieme al signor Healy, lì dentro che mi piace davvero e per cui faccio il tifo, ma è comprensibile che le detenute ora vogliano un colpevole, non importa se realmente colpevole oppure no.

Un personaggio che invece non mi è piaciuto, come sempre, è Judy King. Una sua amica è appena morta e l’unica cosa a cui pensa è quella di uscire dalla prigione. Ammetto che è una cosa comprensibile, credo che ognuno di noi non vedrebbe l’ora di scappare da un posto del genere ma c’era una persona in ballo, una persona che lei conosceva ed essendo un personaggio di pubblica rilevanza sicuramente la sua testimonianza avrebbe fatto la differenza e ho trovato davvero pessima la sua voglia di scappare. Non c’è riuscita comunque, ritrovatasi in mezzo ad una folla di detenute inferocite e qui sono proprio curiosa di sapere cosa accadrà.

Meraviglioso poi il finale.
Un applauso ai produttori per averci regalato un finale del genere. Uno stacco da tutto ciò che stava accadendo, dal caos della rivolta e dalla tristezza dell’episodio. Pochi secondi silenziosi in cui vediamo Poussey sorridere felice della notte migliore della sua vita, come lei stessa l’ha definita. Un elogio al suo personaggio che sicuramente ha toccato il cuore di tutti i suoi fan e che da una degna chiusura ad una splendida stagione e soprattutto, al personaggio migliore di questa serie tv.13578946_10208249638152011_1287010776_n

Ci saluta così Orange is The New Black e come lei, anche noi vi lasciamo con questa meravigliosa immagine di una Poussey ancora sorridente, come vogliamo ricordarla.
OITNB torna tra un anno e faremo lo stesso anche noi, per commentarla insieme a voi quindi mi raccomando, tornate a trovarci!

Durante questa lunghissima attesa se volete potete lasciare un commento qui sotto oppure sulla nostra pagina Facebook e farci sapere cosa ne pensate della stagione, di questo season finale e della morte di questo amatissimo personaggio, siamo curiosi di sentire la vostra.

Ci vediamo a Lichfield il prossimo anno!

Veronica.

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