Orange is the new black – Recensione 5×02

Ciao ragazzi, benvenuti al nostro secondo appuntamento annuale al Lichfield.
“Fuck, Marry, Frieda” prende il titolo da ben due elementi che hanno caratterizzato l’episodio: la storia di Frieda e il gioco a cui le detenute hanno sottoposto alcune guardie.
Come abbiamo visto nello scorso episodio infatti, ci troviamo in una prigione diversa da quella a cui eravamo abituate, tanto che le detenute stesse la soprannominano Lichfield 2.0 e credo che non ci sia modo più giusto in cui chiamarlo.
Non solo infatti ci troviamo di fronte ad una situazione completamente rivoluzionaria ma vediamo anche approdare tra quelle mura una realtà per noi scontata e quotidiana: quella di Snapchat, Twitter e cosi via.
Per quanto infatti queste cose ci appaiano scontate, non e cosi per le nostre detenute che sono congelate nell’epoca di Myspace e si ritrovano improvvisamente in quella dei meme e degli ashtag.

Proprio questo piccolo particolare, dona all’episodio quel pizzico di realismo in più che trasforma una semplice rivolta di detenute in una fonte di riflessione per lo spettatore.
Vediamo inftti come queste si rendano conto che al mondo esterno non interessa fare giustizia, non importa conoscere la verita, tutto cio che conta e solamente ironizzare e creare meme divertenti.
Parliamoci chiaro, la realtà non e poi molto diversa da ciò che questo episodio ha voluto mostrarci; non voglio cominciare un discorso serio e più delicato di quanto la recensione preveda ma siamo in un’epoca in cui internet è di fondamentale importanza e in cui avvenimenti terribili e di incredibile importanza vengono riportati dalle varie pagine e molto spesso ignorati se non per creare meme o dar spazio al Black Humor.
Ora, sono la prima ad amare l’umorismo nero ma credo davvero che questo episodio abbia centrato il punto, piu di una volta.
Se comunque una parte delle detenute voleva fare giustizia, anche un’altra fazione era impegnata nello stesso scopo ma in modo diverso e piu violento. Se d una parte abbiamo i video denuncia, dall’altra abbiamo le pistole.
Il gesto di Dyanara infatti ha dato il via a qualcosa di molto piu grande, a qualcosa che lei stessa si trova a non riuscire piu a gestire, a qualcosa che ormai ha coinvolto ogni singola detenuta della prigione e non solo. Siamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione e le cose non sembrano intenzionate a calmarsi o a cambiare rotta, ma fino a quando potranno andare avanti cosi?
Quello che era cominciato come un atto per riprendersi la prigione e migliorare le cose si sta trasformando in tutt’altro e ha visto un povero poliziotto diventare la vittima di non una, ma ben due detenute.
Chi avrebbe mai immaginato che la ex ragazza di occhi pazzi sarebbe arrivata a tanto?
L’episodio però non ci ha mostrato solamente la rivoluzione ma anche l’infanzia di Freda che a parer mio, è voluto essere un ulteriore insegnamento: ci chiediamo spesso, durante la visione di quuesto show, come alcune donne siano riuscite ad arrivare ad un punto di non ritorno e questa volta, come era capitato altre volte, ci è stata data la risposta. Ciò che quella strana donna è oggi, è frutto di un passato altrettanto strano in cui le sono state inculcate credenze e insegnamenti che, l’hanno portata dietro le sbarre.
Non so se e la presenza di bambini ma questo tipo di storie riescono sempre a colpirmi incredibilmente, cosi come il pentimento di Dyanara che solo ora, una volta “smaltita l’adrenalina” si è resa conto di ciò che ha fatto e soprattutto di quali conseguenze questo comporterà, non tanto per lei quanto per la sua bambina.
Si preannunciano grandi cambiamenti al Lichfield e grossi guai per le nostre detenute: restate con noi per scoprire insieme cosa accadrà e lasciate un commento qui sotto oppure sulla nostra pagina Facebook per farci sapere la vostra sulla nuova stagione di Orange is The New Black!

Veronica