Orange Is The New Black – Recensione 6×08

Ciao ragazzi, bentrovati nel nostro blog per parlare dell’ottavo episodio della sesta stagione di Orange Is The New Black intitolato ”Gordons”.
Per la prima volta, nella lunga serie di recensioni di questa stagione, subentro io, Federica, al fianco delle mie colleghe per dirvi la mia su una delle serie che più amo. Nella speranza di intrattenervi tanto quanto Sara e Martina, direi di cominciare subito!

Protagonista dei flashback dell’episodio e di importanti eventi al presente è stata Taystee che, grazie all’aiuto di Tamika, è riuscita ad avere tantissime mail da parte di ammiratori e sostenitori che la incitavano a proseguire sulla strada intrapresa e tra questi le è stata perfino chiesta un’intervista.
Non poteva di certo farsi sfuggire un’opportunità simile e, da donna con le palle qual è, con il discorso che ha fatto ha messo a tacere ogni malalingua. Credo che le sue parole siano state di un’importanza incommensurabile, è l’unico personaggio che sta combattendo con tutte le sue forze per Poussey e per migliorare la vita in prigione per sé e per le sue compagne, e per tutti i suoi sforzi e il male che sta subendo per questa lotta difficile ma doverosa, meriterebbe tutta la giustizia del mondo.

Se inizialmente abbiamo visto una Tamika disposta ad aiutare la sua amica, dopo il discorso brutalmente veritiero sulle guardie carcerarie fatto da Taystee (che ovviamente non includeva lei), la guardia decide di tornare sui suoi passi perché offesa dalle parole dell’amica e torna quindi a trattarla come una delle tante detenute, negandole anche le mail che fino a poco prima le aveva sempre portato. Non ho per niente appoggiato tale atteggiamento perché si, Tamika è una guardia carceraria come tutti gli altri, ma non è inclusa nella parte marcia di cui Taystee ha parlato e non ci vuole molto a capirlo. Avrebbe dovuto invece, a mio parere, appoggiare l’amica e combattere a sua volta per migliorare la situazione attuale all’interno delle carceri, così che guardie come lei possano effettivamente emergere e mandare via il marcio.

Mi è dispiaciuto vederla allontanare Taystee soprattutto dopo aver esplorato il loro rapporto e quella bella sintonia che due amiche hanno nei flashback, che le ritraeva mentre lavoravano insieme tanti anni prima in un fast food. Ogni loro singola scena mi ha fatto sorridere e divertire, fino ad arrivare al momento in cui, dopo aver finito di lavorare, ognuna di loro prende una strada diversa per tornare a casa. Un modo migliore per simboleggiare la loro situazione attuale non potevano trovarlo!

Anche storyline di altri personaggi hanno avuto spazio in questo episodio, in particolare mi riferisco a:

ALEX E PIPER

In assenza di drama tra le due fidanzatine, ci pensa Badison a complicare le cose almeno per una delle due, ossia Alex. Avendole affidato il cellulare subito riconsegnato dalla nostra beniamina alla prima occasione, la fa ufficialmente entrare nelle grazie di Carol, la ”boss” del blocco C, ed essere accolta da una gang non è proprio il massimo per tenersi fuori dai guai.
Piper infatti sembra essere preoccupata proprio di questo e non ci mette molto a parlare con Luschek, l’artefice del contrabbando dei cellulari, per fargli capire che sa tutto e, per così dire, tenerselo buono. Conoscendo il caratterino di Piper, chissà cosa combinerà, anche se le conviene non far casini dato che le manca davvero poco prima di uscire ufficialmente dalla prigione.

NICKY E BLANCA

Mai avrei immaginato che un duo del genere, sicuramente insolito, potesse piacermi e divertirmi così tanto. Nicky e Blanca sono stati, in quest’episodio, i personaggi che gli hanno donato la leggerezza alla Orange Is The New Black che tanto mi piace, quella esilarante. Con i metodi alternativi di Nicky, viene escogitato un piano per aiutare Blanca ad avere un bambino, e non esiste una parte di questo piano che non abbia ritenuto E P I C O.
Direi anche di far partire una petizione per far comparire molto di più nei prossimi episodi il fidanzato di Blanca perché, non so a voi, ma a me fa morire dalle risate.

DAYA E DADDY

Per rimediare agli errori fatti, Daya trova un modo per ottenere ossicodone dal blocco C, collaborando proprio con Blanca. Mi ha fatto un po’ pena perché povera, ha dovuto subire di tutto per ottenere quelle pillole e alla fine dei conti le sono anche state rubate nuovamente dalle detenute del blocco C.
Nonostante ciò, non posso fare a meno di essere completamente attratta dalle dinamiche tra Daya e Daddy. La loro chimica è così forte e palpabile da tenermi totalmente incollata allo schermo, ed ho sempre avuto un debole per questo genere di relazioni anche se non destinate a durare. Qualsiasi cosa succederà, non riesco a non desiderare sempre più scene tra le due.

RED E CAROL

La grandissima, unica, sola ed imitabile regina del Litchfield ha fatto la conoscenza di colei che sembra invece regnare da queste parti, e da quest’incontro non mi aspetto nulla di buono.
Dopo aver scoperto come sono andate le cose per Frieda, Red non ha saputo resistere al dolce suono della vendetta e si è subito messa alla ricerca della persona che a sua volta cerca vendetta per l’ex amica della russa da moltissimi anni. La complicità tra le due non ci ha messo molto ad arrivare e se devo essere sincera, l’idea di una loro collaborazione a prescindere da quello che vogliono fare non solo mi spaventa, ma lo vedo un grande passo indietro per Red e per quella che è diventata.

L’unica scena con protagonista la nostra russa che mi ha provocato una dolorosissima stretta al cuore è stata quella in cui rivede Nicky e, tra battute e sguardi malinconici, si dicono quanto si mancano.
Non pretendo molto, solo che ci venga dato indietro il duo mamma-figlia più bello di sempre, ce lo meritiamo per la nostra salute mentale, emotiva e fisica, no?

Bene detenuti e detenute, anche stavolta siamo giunti alla fine della recensione. Vi do appuntamento a lunedì con Martina, pronta a parlarvi del nono episodio di questa sesta stagione intitolato ”Break the String”. Non mancate!

– Federica