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Orange is The New Black,  Recensioni,  Telefilm

Orange Is The New Black – Recensione 7×01

Ciao a tutti ragazzi e bentrovati nella nostra prima recensione dell’ultima stagione di una serie Netflix che a tutti gli effetti è entrata a far parte della storia della televisione, Orange Is The New Black. Non sono minimamente pronta a lasciar andare i miei personaggi preferiti. Allo stesso tempo, però, so che la storia era arrivata ad un punto di svolta catartico dal quale era impossibile tornare indietro. Tutte le cose belle hanno una fine e purtroppo è giunto il momento per me e Martina (la mia partner in crime) di raccontarvi un’ultima volta le avventure delle nostre detenute nel carcere di massima sicurezza di Litchfield. Siete pronti?

BENE, ALLORA COMINCIAMO!

La politica Redheads Diaries con le serie Netflix è severissima. Per mantenere una completa trasparenza ed evitare di spoilerare e lasciare le nostre emozioni e sensazioni senza filtri, se non recensiamo prima l’episodio che ci spetta NON possiamo andare avanti con la visione. Come potete immaginare questa è una tortura, almeno lo è per qualunque serie che non sia Orange Is The New Black. La sensazione di pesantezza che mi resta una volta concluso ogni singolo episodio me la porto dietro per tutta la giornata.

Sono una divoratrice di episodi, ne ho sempre visti veramente tantissimi e difficilmente una serie dura più di una settimana tra le mie grinfie. Tuttavia con Orange mi è veramente impossibile mantenere questo ritmo forsennato. L’ansia che mi ha divorato sul finale, l’amaro in bocca che mi ha lasciato e il terrore della scena tra Alex e la guardia Hellman ancora non mi hanno abbandonato del tutto.  Non so quando fisicamente ed intellettualmente sarò pronta a proseguire con gli altri episodi.

Nel frattempo, però, parliamo di questo Beginning of the End, in Italiano “L’inizio della fine”, che come si è capito dalle righe precedenti mi ha letteralmente sconvolto.

Piper fuori dalla prigione mi preoccupava tantissimo, non tanto perché il suo personaggio è un po’ rincoglionito e fa più errori che altro, ma temevo che la storia scemasse con la protagonista fuori dal carcere.
MI SBAGLIAVO.
Il cazzotto allo stomaco che mi è arrivato vedendo quanto Piper fosse felice prima della prigione è stato fortissimo. Le scene con Larry, il flashback con il padre e, più di tutto, la scena con Polly e il ristorante.  Per quanto riguarda Larry la cosa più devastante per me è stata vedere il genere di vita che questo le offriva, quello a cui Piper era abituata.

Abbiamo sempre sputato veleno su di lei e i suoi innumerevoli errori (orrori) ma quanto sarebbe stato più facile tenersi Larry? Ma ha scelto Alex, ed anche se lo cose non vanno affatto bene, anzi vanno una chiavica, devo dire che Piper si è dimostrata forte e, ancora più importante, innamoratissima della moglie. La vita che Larry le avrebbe potuto offrire una volta uscita sarebbe stata fantastica e lo era anche prima di finire al Litchfield, ma per Alex tutto si è stravolto (e noi non potremmo esserne più felici).

Se Larry è stato un cazzotto allo stomaco, il rapporto tra Piper e suo padre mi ha tagliato le gambe. Vederla crescere al suo affianco e poi vedere come lui non la degni neanche di uno sguardo mi ha devastata. La difficoltà di Piper di vivere l’ultimo periodo è palese e quando è arrivata a chiedergli 50 dollari per andare da Alex avrei sinceramente voluto attraversare lo schermo e darglieli io. Il rapporto con il padre si è spezzato, sarà Piper così brava da ricostruirlo? Da riguadagnare la sua fiducia?

Dopo questo turbinio di emozioni ecco che la scena più devastante mi uccide definitivamente, e siamo solo al primo episodio. Il flashback di Piper e Polly che portano il sapone e si fermano davanti al ristorante dove ora lavora Piper è stato veramente troppo. Sentirla lamentarsi delle mosche sul vetro e un secondo dopo vederla in divisa a togliere quelle mosche è stato frustrante. La cosa ancora più drammatica è che, mentre andava da Alex con quei 50 dollari quasi elemosinati al padre, Piper viene licenziata in tronco.
DEVASTANTE.
Le spese che deve affrontare, il fratello (e peggio di lui la moglie) che a me tutto sembra tranne che gli stia dando una mano, mi ha portato a farmi la domanda:

È FORSE SOLO CAMBIATA LA DIMENSIONE DELLA “GABBIA” IN CUI PIPER SI TROVA?

Dopo quel viaggio estenuate, arrivata alla prigione, Piper non trova neanche sua moglie ma il suo fantasma e non possono neanche parlarsi per non incrementare le preoccupazioni e i dolori e quello che resta sono solo BUGIE.

Tutto è cambiato.

Così si conclude l’episodio e quello che ci resta è soltanto guardare e sperare che dopo una grande scossa arrivi l’assestamento e Piper riesca a ritrovare il suo equilibrio.

Orange Is The New Black 7x01

Giungiamo ad Alex (Laura Prepon), la donna che probabilmente entro la fine della stagione mi avrà sulla coscienza.
Partiamo dal fatto che quella guardia, Hellman, per me merita di essere bruciata al rogo: Alex non la deve sfiorare neanche con un dito.
Quando la costringe ad ingoiare la droga io ho avuto la pelle d’oca. La violenza che ha usato e il più totale schifo nel vederlo tirare fuori il preservativo e lasciarle i lassativi in cella non li dimenticherò entro breve.
Alex si è trovata in quel casino solo perché voleva godersi le visite di sua moglie e Badison non faceva altro che impedirglielo.
La violenza di quella scena mi ha fatto rabbrividire, per non parlare della conseguente e del tutto inaspettata morte di Daddy.

A questo proposito, forse ho interpretato male io, ma è stata proprio Daya a farla fuori?
Di certo non può essere morta di cause naturali e la voglia di vendetta da parte della ragazza gliel’abbiamo letta negli occhi. Fino a che punto vuole arrivare questa ragazza? Dire che ormai è compromessa è davvero poco e adesso penso che arriverà addirittura a prendersi lo spaccio del suo braccio.
La sua storia è quella che mi angoscia di più, il suo cambiamento è scioccante. La dolce ragazza innamorata di Bennett è davvero diventata tutto questo?
Sono incredula, arrabbiata e delusa.

Suzanne non potrebbe avere più ragione, la ragazza con le scarpe ballerine e sempre con il sorriso ormai è un’omicida ergastolana.
Se Daya è una storia che mi ha schioccato, Taystee non riesco neanche a descriverla, non riesco ad accettare che le sia stato fatto questo.

Sono riusciti a spegnere il suo sorriso contagioso. Anche Doggett, come Suzanne, non potrebbe avere più ragione: molti in carcere non fanno altro che peggiorare.
Questa sua rabbia che ammonta comunque una cosa buona l’ha fatta: pestare a sangue Badison. Taystee le ha fatto quello che vorremmo farle noi COSTANTEMENTE.

Raccolgo ora tutte le mie forze e giungo finalmente a parlarvi di RED. Sarò breve e concisa perché quello che devo dire lo posso facilmente racchiudere in una sola frase: 

IO NON CE LA FACCIO A VEDERLA COSÌ! 

Ma siamo pazzi? In isolamento, buttata su quel lettino a fare un pisolino quando Gloria cercava di smuoverla. Ridatemi adesso la vera Red, quella potente, quella che nel palmo della sua mano teneva in pugno tutta la prigione, quella che sa sempre cosa dire. Di certo non è la donna che ho visto in questo drammatico episodio.

Bene ragazzi, per questa recensione è davvero tutto. Lascio la parola alla mia partner in crime Martina, che fa sempre molto meglio di me quindi siete in ottime mai, e io vi do appuntamento alla prossima.

-Sara

Orange is the new Black: Premier della stagione finale 

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Ciao a tutti! Sono Sara, il Braccio Destro dei Redheads Diaries, vivo a Roma e, come potete immaginare, sono una telefilm addicted. Le mie serie preferite sono, Game of Thrones, Blindspot, This is us e talmente tante altre che sono impossibili da elencare. MIO MARITO È CISCO RAMON!