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Orphan Black: l’ultima lettera di Graeme Manson al #CloneClub


Per chi non lo sapesse, Graeme Manson è il produttore di Orphan Black. E ora vi lascio alla lettera!

Sarah. Ce l’hai fatta, sestra.

Sono stranamente orgoglioso della nostra ragazza. Il suo viaggio può essere misurato grazie al sudore di 20 strani scrittori nell’arco di 5 stagioni. Sia per noi che per lei è stata dura. La sua spontaneità ci ha portato in innumerevoli angoli. Ci ha lasciato vacillare, un po’ come ha fatto con Felix e S. Ma siamo cresciuti con lei nella stessa stanza. Se solo tutti noi potessimo essere così coraggiosi, e forti e amorevoli e vulnerabili. Lei si è sempre battuta per il più debole. E, in un tempo in cui i potenti trovano un capro espiatorio per tutto per i loro fini politici e commerciali, Sarah ci ha mostrato come sia un vero eroe.

Sin dall’inizio, Orphan Black ha mantenuto una promessa semplice: c’è forza nella diversità. È un fatto biologico per essere biologici. Io e tutti gli altri autori ringraziamo Cosima Herter per questa lezione. E ringraziamo Tatiana per aver scavato tanto in profondità quanto è umanamente possibile per personificarla.

Stagione Uno, non sapevamo in che cosa ci stavamo andando a cacciare. John e io eravamo determinati a buttare tutto ciò che avevamo alla prima stagione perché pensavamo di non poterne ottenere un’altra. Abbiamo girato tantissime scene, ma i nostri produttori a Temple Street sono rimasti con noi. La tecnologia Technodolly ha funzionato (la maggior parte delle volte) e Tatiana era sola nella sua molteplicità. Ha sbalordito la crew […], era un enorme esercizio di fiducia. Ogni giorno la sua etica di lavoro ha mantenuto i migliori tratti di ognuno dei suo personaggi: coraggio, istinto, intelletto, lealtà, maturità, ilarità. In quella prima stagione, eravamo così ingenui. Quando lo show ce l’ha fatta, penso che siamo riusciti a rimanere ampiamente fedeli ai nostri cuori dagli occhi spalancati della prima stagione.

FLASH FORWARD AL FINALE: UN MESSAGGIO DA RENEE ST. CYRgraeme-final-3

“Questi siamo io e Graeme concentrati a scrivere il finale. Sembriamo sani? Sembra che ci stiamo divertendo? Penso che lo abbiamo fatto fino a questo preciso momento, ma quell’instancabile mania nei nostri occhi è reale. È il prodotto di frizione e grinta, scherzi e lacrime, evviva! e scuse… e, ahimè, di qualcosa di effervescente alle 6 di mattina, mentre brindavamo alla fine della serie. Mi ricordo quando eravamo immersi nella nostra prima bozza. Avevo detto a Graeme che avrei perso il mio buonsenso. Lui aveva smesso di scrivere per leggere la mia bozza, poi aveva chiamato per dire ‘È buona. Continua così… e amplia la scena tra Felix e Rachel, quella non è abbastanza’. Sapevo che lui era stressato per il suo lavoro, ma si è fermato per aiutare me.

È appropriato che abbiamo filmato DUE scene di parto per il finale. Ho visto mia sorella partorire, quindi so cos’è cosa. Ma guardando Tat da dietro il monitor, continuavo a dimenticare che stavamo facendo televisione. Le mie gambe si stringevano involontariamente insieme, immaginando il dolore vaginale. La dolce madre di Tatiana, Renate Maslany, ha visitato il set durante quella scena.Ad un certo punto ci siamo guardate negli occhi: la sua espressione raffigurava della confusione, del disagio ma anche un sorriso fiero. Le ho detto: ‘Questo deve essere strano per te’. Lei ha annuito.

Quindi! Queste scene di parto sono appropriate perché è quello che questo incredibile team di persone ha fatto. Hanno fatto nascere qualcosa, e le persone hanno più capelli grigi per questo […]. Mentre filmavamo il finale ho potuto vedere l’addio ad ogni personaggio, e ascoltare ogni attore cadere in montagne di gratitudine. Ho sentito che la parola ‘famiglia’ è stata usata molto. C’erano molte lacrime, e risate nelle lacrime.

Voglio ringraziare in particolar modo alcune persone chiave su cui ho fatto affidamento quando la quantità di scrittori è diminuita. La co-produttrice Mackenzie Donaldson per aver aiutato con le idee, offrendo la sua ricchezza creativa. Aisha Porter-Christie per essere rimasta alzata fino stupidamente tardi per dare le note prima della pubblicazione. Cosima Herter per aver coraggiosamente fatto della sua passione i temi noti dello show, guidandoci costantemente per scavare più a fondo nel mostrare l’insidioso e complesso sistema di oppressione. E Tatiana Maslany, una donna fiera che affronta l’oppressione con grazia, intelligenza e fuoco. Lei è una star, ma non esce alla ribalta, non se non porta qualcuno con lei… a meno che la scena richieda specificatamente che lei sia al centro dell’attenzione. In tal caso è solo lavoro.

-Renée”.

John e io l’abbiamo fatta franca con alcune cose stupide, ma non tanto. Per quello abbiamo la nostra “galassia di donne” da ringraziare. Claire Welland. Joanna Moore. Cosima Herter. Maria Doyle Kennedy. Karen Walton. Kerry Appleyard. MacKenzie Donaldson. Jillian Truster. Gosia Kamela. Trish Wlliams. Corrie Coe. Joelle Craven. Renee St. Cyr. Sherry White. Adrian Sheepers. Melanie Orr. Jenn Engels. Catherine Cooper. Kate Melville. Erin Jontow. Karen Troubetzkoy. Andrea Green. Molte, molte altre. Troppe per fare una lista. 

Siamo grati a BBCA, Space Channel e ai nostri produttori a Temple St./Boatrocker per essersi fidati di noi con un narrativa serializzata in loop che occupa un miscuglio di toni. […]. Ci è stata data una voce, e non abbiamo preso la responsabilità alla leggera.

 

Forse ho passato troppo tempo con Cosima Herter ultimamente, ma voglio parlare della scienza più che della storia. La scienza certamente non è quella che pensavo che fosse quando ho iniziato questo show. Fare il pane è scienza. Nella vostra cucina e nel vostro corpo c’è scienza. Dobbiamo rifiutare la stupidità binaria del fatto vs fatto alternativo, della scienza vs anti-scienza. La scienza, come la finzione, è solo una strada per la prossima domanda. Continuate a chiedere. Non fatevi ingannare da “risposte”. Fate deduzioni e procedete. Siate pronti a tornare indietro e cambiare strada. È così che abbiamo scritto Orphan Black, e adesso lo show è finito ma io ho ancora domande. Se il #CloneClub ne ha ancora, questa era l’intenzione. Continuate a pensare con criticità. 

Vi sollecito a rimanere consapevoli che questa è l’Era della Biologia, e che la lotta per il nostro (collettivo!) futuro genetico non può essere affidata ai business dell’agricoltura, alle grandi case farmaceutiche o alle accademie. La biologia, i nostri corpi, specialmente quelli femminili, sono sempre coinvolti con la politica. Se rispettate la storia, e siete interessati in un futuro che lotti per qualcosa che si avvicina all’uguaglianza e equità, fate molta attenzione a questi problemi nei prossimi anni. Leggete tra le righe. Usate la vostra voce. Seguite i soldi. Siamo una specie troppo intelligente (e mendace) per metà, quindi ricordate che gli strumenti della genetica moderna hanno la possibilità di ripetere ogni male del passato, oppure realizzare la nostra più utopica fantasia sci-fi.

#CloneClub? Siete stati la più grande sorpresa e la più grande ricompensa per tutti noi. Abbiamo ricoperto le nostre pareti con la vostra arte. Ci avete ispirati. Avete dato sfumature alla storia con le vostre emozioni. E, cosa più importante, siete entrati in contatto l’uno con l’altro in un modo meravigliosamente di supporto. Avete creato una comunità dove l’accettazione regna come principio guida. Avete fatto da riflesso agli ideali del nostro show e alla nostra etica lavorativa e ce li avete rimandati indietro. Lo amiamo. Ci da tanta speranza.

Quindi questa è la fine, #CloneClub, eppure ancora non lo è. C’è un blocco nella mia gola, ma mi sta bene dire “Addio, arrivederci”, anche per conto di John […]. Farete dell’arte, della scienza, formerete famiglie. Ci saranno bambini. Ci saranno picchi di gioia e valli di lacrime. Se non ci saranno, la luce è piatta. Trovate la vostra luce.

Da tutti noi di Orphan Black,
Adieu.

THE END

Martina

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