Prison Break – Recensione 5×05

Prison Break la scorsa settimana ci aveva dato troppe soddisfazioni e noi Serie Tv addicted che abbiamo
la carta oro ma che dico oro, la carta platino al mai na gioia Fan Club, non potevamo fare ritorno più trionfale di  questo, #EVERYTHING IS DESTROYED!
“Contigency” nel complesso è stato un bellissimo episodio, forse meno rispetto agli altri ma
semplicemente perché profondamente diverso, abbiamo avuto modo di rispondere a molti dei punti
di domanda che ci erano rimasti e approfondire maggiormente alcuni personaggi.
Comunque non perdiamoci in chiacchiere, cominciamo subito a recensire questo FANTASTICO episodio!

Sara Tancredi (Scofield)

Nella trappola ci siamo piombati tutti a peso morto, una settimana fa appendevamo festoni di gioia
perché Michael e Sara stavano tornando, oggi ci sentiamo un po’ come se il nostro piano di fuga da
qualche carcere sia miseramente fallito per una disattenzione.
Sinceramente, sarà l’amore per la coppia, non credo a mezza parola che ha pronunciato Jacob ed ho
delle buone ragioni per dirvi ciò:

1. PERCHÈ NON DIRLO A SARA?
   

   Amore, guarda, dopo quello che è successo sono andato alla polizia e abbiamo attuato questo piano, so che è rischioso ma possiamo catturare chi ha cercato di ucciderti.

   Questa conversazione vi risulta avvenuta in qualche modo?
   NO!

2. Quei due sono agenti della CIA o della cellula interna di indipendenti e si fanno fregare in qual modo? Di nuovo NO ragazzi miei, qui gatta ci cova, obiettivamente qualcosa NON TORNA!
3. Kellerman lo hanno ucciso senza pietà mentre Jacob se l’è cavata con una pallottola alla gamba.
4. Guarda caso i due spietati agenti sono arrivati a casa di Tancredi durante il primo episodio subito dopo la visita di Lincoln e chi è entrato mentre parlavano Sara e Barrows?
   JACOB 
5. Questi tizi lavorano per uno “psicopatico” che fa evadere criminali di primo livello dalle carceri di tutto il mondo e quei due si lasciano corrompere per quattro spicci?

Se Jacob è innocente ed estraneo a tutta questa storia, hanno fatto un lavoro migliore di quello con
Lincoln durante la prima stagione infatti Sara, abbracciando il nuovo marito, sembra tutto ma non
convinta della sua innocenza.

Comunque, come la mettiamo la mettiamo, come la giriamo la giriamo, questa frittata è DESTINATA a
dare un Happy Ending all’amore vero e cioè a Sara e Michael (Alla faccia di Heathel che è #TeamJacob!).
Non ci sono altre soluzioni, l’abbraccio è stato FALSISSIMO, lei si fa ancora chiamare SARA SCOFIELD
e poi andiamo PARLIAMONE:

THAT’S ALL THAT MATTERS 

Michael Scofield e Lincoln Burrows

Dopo la fuga le strade di Sona sono pattugliate dall’ ISIL che vuole morti tutti per aver ucciso il loro
leader ma in qualche modo non è su questo che è stata concentrata la nostra attenzione.
Infatti, FINALMENTE, dopo cinque episodi abbiamo qualche risposta in più sulla morte
inscenata da Michael:
 

Se inizialmente aveva rifiutato l’offerta di “Poseidon” quando si è visto carcerare Sara, la scelta non
poteva non apparirgli più ovvia, certo parlarne con il fratello sarebbe stata una soluzione ma lo
avrebbe messo in altri guai quindi capisco le motivazioni per cui ha deciso di sacrificarsi.

Prima di lasciarci non posso non spendere due parole sul parallelismo fatto tra questa stagione e la
prima nella mitica, leggendaria, straordinaria FOX RIVER!
       

E se vogliamo dirla proprio tutta:
SONA SEASON 3 

OGYGIA SEASON 5
Velate somiglianze insomma, vero?

Iniziamo a dirigerci verso la conclusione dicendo che ho AMATO IL COREANO e non chiamatelo Giapponese, il suo piano, cantare We are the champions, tutto, quell’uomo oggi ha vinto TUTTO!
E non posso non spendere due parole per la tragica morte di Sid per il quale avrei voluto e speravo
una sorte migliore, non meritava di morire come non meritava di essere incarcerato per i suoi gusti
sessuali.
Penso che Prison Break ci abbia dato una dimostrazione della crudeltà, del razzismo che ancora
oggi affligge alcuni paesi e la storia del primo amante è stata l’apice dello schifo e del ribrezzo che
alcune persone possano mai riuscire a raggiungere…

-Sara