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Queer as Folk: reunion del cast per Entertainment Weekly

In occasione del Pride Month, Entertainment Weekly ha riunito il cast di Queer as Folk dando vita ad un evento storico che aspettavamo da tanto tempo

Devo dirla tutta, non sto credendo a quello che sto scrivendo, è precisamente da ieri che sono a conoscenza della notizia ma ho dovuto aspettare l’uscita dell’articolo su EW per parlarvene e non sono ancora convinta di essere viva mentre scrivo queste parole. Proprio un anno fa nell’articolo in cui mi sono occupata della reunion di The L Word citai Queer as Folk ed oggi…siamo qui.

Si, finalmente, dopo tanti, troppi anni abbiamo avuto LA reunion, quella del cast di Queer as Folk, purtroppo occorre che io freni il vostro (e il mio) entusiasmo perchè questa reunion non è stata l’occasione per annunciare un revival del nostro amato show ma…mai dire mai, le dita rimangono comunque incrociate.

Voi siete sopravvissuti a questa specifica foto? No perchè io no… -Randy Harrison e Gale Harold

La traduzione è a cura mia quindi, se prendete citate la fonte, mi raccomando ma vi informo che si tratta solo di un estratto, quando riusciremo ad avere notizie d’oltreoceano vi metterò al corrente del resto.

Sono trascorsi ben tredici anni dalla messa in onda dell’ultimo episodio di Queer as Folk ma nonostante tutto noi abbiamo sempre sperato di poter assistere ad una reunion o all’annuncio di una nuova stagione, cosa che, purtroppo, non è (ancora) avvenuta, però adesso abbiamo comunque avuto LA gioia di rivederli insieme e si, ci sono mancati davvero troppo.

Alla reunion hanno partecipato Daniel Lipman e Ron Cowen, i produttori esecutivi, e il cast principale composto da Gale Harold, Randy Harrison, Sharon Gless, Peter Paige, Scott Lowell, Hal Sparks, Robert Gant, Michelle Clunie e Thea Gill.

In merito al motivo di aver voluto creare una versione americana di Queer as Folk (che, ricordiamo, è stato creato sulla base di Queer as Folk UK) ecco cosa ha dichiarato Ron Cowen:

L’abbiamo visto come un’opportunità per affrontare un sacco di problemi che non erano mai stati mostrati prima sulla TV americana. Questo era molto importante per noi perché noi, i gay, non vedevamo davvero un vero riflesso di noi stessi in TV molto spesso. Allora, non potevi sposarti. Esisteva solo “non chiedere, non dirlo nell’esercito”. In 14 stati, c’erano ancora leggi sulla sodomia sui libri. Era un’atmosfera molto ostile.

La serie è stata la prima nel suo genere: un vero riflesso della vita gay… e del sesso gay ed infatti vediamo cosa ha detto Randy Harrison scherzando:

Posso dirti come sono i genitali di tutti che sono qui. Non lo farò, ma potrei.

The Gill ha aggiunto:

Penso che la sessualità – e l’onestà di quella sessualità – ci abbia spinto per tutta la serie.

Ma il cast era stato avvertito del fatto che il loro aspetto grezzo nel mondo LGBTQ avrebbe potuto sollevare qualche protesta mossa dal moralismo e dai tabù e Michelle Clunie si è espresso proprio a tal proposito:

Avevamo riunioni in cui ci dicevano che avremmo ricevuto posta di odio e minacce e che dovevamo essere preparati.

Invece Ron Cowen:

Pensavamo che il maggiore contraccolpo sarebbe stato da parte delle persone religiose di destra ma non abbiamo mai sentito una parola. Lo show ha ricevuto critiche da parte di persone gay e organizzazioni gay ma non hanno mai detto che non stavamo dicendo la verità. Come spesso abbiamo detto, “Se non ti piace il riflesso che vedi nello specchio, non incolpare lo specchio”

Lo show è stato un grande successo ed è stato anche quello più seguito di Showtime entro la fine della prima stagione ma sentiamo cosa ha detto Gale Harold, l’indimenticabile Brian Kinney:

È stato bello sapere che è stato recepito e che le persone erano coinvolte in quello che stavamo facendo ma all’improvviso non ero più nemmeno me stesso perché sarei diventato [Brian]. E’ stato davvero emozionante, è stato davvero gratificante, ma era spaventoso.

La serie ha avuto un enorme successo, ma il cast ricorda vividamente che nel 2004 la loro quinta stagione sarebbe stata l’ultima e infatti guardate cosa ha detto Sharon Gless:

L’anno scorso, ogni scena era importante. Questa è l’ultima scena che farò con Randy. Questa è l’ultima scena che farò con Thea. Anche se era triste, era completo.

L’ultimo episodio è stato trasmesso il 7 agosto 2005 ma il cast ritiene che l’eredità dello show sia sopravvissuta fino ad oggi, proprio come ha dichiarato Hal Sparks:

Puoi vedere molti semi, penso, in molti dei movimenti nella società che vanno avanti. Non per dirlo in modo eccessivo, ma penso che alcuni di questi siano venuti direttamente dall’esistenza di questo spettacolo.

E il cast dice che amano incontrare fan che sentono un legame intimo con la serie,Robert Gant ha proprio detto qualcosa in merito:

Due dei sopravvissuti all’attacco Pulse sono venuti da me e mi hanno detto: ‘Vogliamo solo ringraziare tutti voi per aver fatto quella trama sul Babylon [il nightclub che viene bombardato. Erano in lacrime, tante lacrime e sento che ci sono tanti aspetti che sono ancora attuali.

Scott Lowell ha aggiunto:

Facciamo convegni e cose del genere in tutto il mondo ed è una cosa piuttosto unica per un drama basato sulla relazione. Non ci sono laser e non ci sono ragazzi con cappe volanti … beh, c’erano alcuni ragazzi con mantelle.

E anche se al momento non si parla seriamente di un revival il cast dice che va bene perché lo spettacolo è senza tempo ed è stato proprio Peter Paige ad aver sottolineato il concetto:

Dio sa che i vestiti e le acconciature sono cambiati ma le storie emotive sono eterne. Spesso dico: “People came for the queer, but they stayed for the folk”.

(Si, non l’ho tradotta perchè, per me, in italiano perde vigore e no, non potevo permetterlo)

Vi lascio al meraviglioso video che mi ha già fatto emozionare, non so se ridere o piangere, sono troppo felice:

E voi, siete ancora emozionalmente saldi?

(Fonte: Entertainment Weekly) 

Irene 

 

 

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Salve, sono Irene e non ho mai amato definire la mia persona e ciò che faccio. So solo che ciò che viene scritto, nel momento stesso in cui viene composto, non è più solo mio ma anche di chi legge. Sono curiosa di sapere in che modo lo sarà. Meglio nota come vulcano d'idee o l'Arti(coli)sta per un chiaro e semplice motivo: la scrittura è il mio elemento, l'arte che mi scorre nelle vene, il modo più realistico e spontaneo che ho di vivere.