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The Originals – Recensione 4×09

Anche questa settimana The Originals non fa che superarsi con il suo nono e fantastico episodio, “Queen Death”. E’ una gioia per me recensire una serie così avvincente che sta dando grande dimostrazione del suo potenziale con questa quarta stagione.

Tra ansie, paure, azione e momenti commoventi, ne abbiamo viste di tutti i colori: l’episodio si apre con un’Elijah sofferente, in preda alle torture del pugnale conficcatogli nella schiena dall’Ombra che ha in mente un piano ben preciso per ucciderlo e allo stesso tempo ottenere quel che vuole. Come ben sappiamo, per assumere nuovamente forme umane, l’Ombra ha bisogno della morte di un essere immortale e di tutte e quattro le sue ossa. Con Elijah in suo possesso, non ci vorrà molto, secondo la sua opinione, a convincere la famiglia Mikaelson per uno scambio. Sappiamo bene però che i nostri Originali hanno sempre un asso nella manica e non si arrendono poi così facilmente.


Appena sveglia, Hayley si rende conto che c’è qualcosa che non va: il suo Elijah non ha fatto ritorno quella notte e ben sapendo dov’era diretto comincia a preoccuparsi. Prima che possa parlare con Klaus della cosa, riusciamo a goderci un tenerissimo momento padre-figlia, la quiete prima della tempesta.
Quale bambina (ma anche adulta) non desidererebbe un tavolo imbandito di dolci di ogni tipo?
E il racconto del primo bignè mangiato da Klaus? Vogliamo parlarne? Il nostro ibrido sa sempre come arrivare ai nostri cuori, coccolando la figlia in tutti i modi e facendola sentire una vera principessa.

   
   
   

Ad addolcire i nostri cuori ci pensano anche Freya e Keelin: l’assenza dello scorso episodio è stata ricompensata da un meraviglioso ed intimo momento tra loro, vale a dire una colazione romantica a sorpresa preparata da Freya. Vederla compiere tali gesti fa davvero capire quanto si stia affezionando a Keelin dato che la strega non è mai stata così espansiva nei confronti di qualcuno che non facesse parte della famiglia.

Colazione che purtroppo non hanno opportunità di consumare, dato che i problemi non tardano ad arrivare. Come anticipato prima, Hayley parla a Klaus delle sue preoccupazioni su Elijah e l’ibrido non esita a chiamare la sorella maggiore per un aiuto. Quest’ultima, ovviamente, è sempre in prima fila quando si tratta di aiutare la sua famiglia ma stavolta non sarà sola: come Keelin le fa ben capire, d’ora in poi ci sarà anche lei a coprirle le spalle. La forza di Freya non è di certo un mistero, ma tutti abbiamo bisogno di una persona che ci sorregga, che ci aiuti e che ci sia vicino, sempre e comunque, e sento che la licantropa sarà all’altezza di tutto ciò per la nostra strega preferita.

   
   

La prima cosa, la più ovvia da fare, è dirigersi da Marcel per capire cosa sia successo ed è Klaus a far visita al suo figlioccio. Tra loro si sente sempre questa tensione pronta a scoppiare da un momento all’altro, ma nonostante ciò continuano a far fronte comune. L’ibrido non esita a lanciare accuse ma capisce, guardando poi Marcel, che suo fratello non è stato in alcun modo trattenuto da lui ed è chiaro ai suoi occhi il responsabile di quest’improvvisa sparizione: l’Ombra ha fatto la sua mossa.


Un altro personaggio assente nel precedente episodio ritorna in quest’ultimo e si tratta di Vincent, che preoccupato per le streghe e gli stregoni di New Orleans sempre più propensi ad unirsi all’Ombra, non esita ad allearsi con Marcel e la famiglia Mikaleson per mettere un punto a questa storia e rispedire il nemico da dove è arrivato.

Senza giri di parole, lo stregone spiega ai Mikaelson quale sarebbe la soluzione più immediata, risolutiva ma decisamente cruda: Elijah dovrebbe morire e grazie alla sua morte potrebbero sconfiggere l’Ombra quando è ancora sotto forma di spirito e quindi decisamente più debole rispetto ad una sua eventuale rinascita umana.  Sfrutterebbero quindi lo stesso potere che sfrutterebbe lei grazie alla morte di un immortale ma non per farla rinascere, bensì per tornare ad imprigionarla come era stato fatto in passato.

Ovviamente, nessun componente della famiglia Mikaelson è d’accordo, ma chi lo sarebbe? Com’è possibile anche solo immaginare di lasciar morire il nostro Elijah? Come faremmo senza di lui? Mi si frantuma il cuore se solo ci penso.

   
   

Nella storia di The Originals, se abbiamo imparato una cosa è che c’è sempre una scappatoia a tutto ed anche stavolta gli Originali intendono trovarne una. Così, Freya e Vincent si mettono a lavoro e cominciano a studiare i grimori di Esther sperando di trovare un incantesimo che possa aiutarli.
Tra i due nasce l’ennesima discussione, il rancore dello stregone nei confronti della maggiore dei Mikaleson è ancora forte per quello che ha fatto a Davina e il fatto che abbia sacrificato l’amica così facilmente mentre adesso che si tratta del fratello sta facendo di tutto per evitare la sua morte, lo fa arrabbiare ancor di più.
Ma dalla discussione qualcosa di buono ne esce: parlando del suo dolore e nominando suo fratello Finn, la strega ricorda il ciondolo in cui aveva racchiuso l’anima di quest’ultimo e trova automaticamente la soluzione per evitare che Elijah muoia.

Tutti insieme studiano quindi un nuovo piano dove ognuno dovrà fare la propria parte: Marcel dovrà distrarre l’Ombra, farle credere che le giurerà lealtà dandole l’osso mancante ma alle sue condizioni, e per riavere la sua Sofya gli basterà pugnalarla al cuore con un pugnale imbevuto del sangue di Hayley, così annienterà l’Ombra ma non il corpo ospitante; nel frattempo, Vincent e Klaus saranno occupati in altro modo: a causa della debolezza di Elijah, è altamente difficile riuscire ad incanalare la sua anima nel ciondolo di Freya e per questo motivo Klaus decide di sacrificarsi al suo posto, un gesto dall’immenso coraggio che mi ha fatto singhiozzare per tutto il tempo. Lo stregone si occuperà quindi del rituale e per la prima volta lo sentiamo anche rivolgere parole di stima a Klaus, ricordandogli quanto Camille sarebbe fiera di lui per questo suo bellissimo gesto (delle parole che le Klamille shippers faranno fatica a dimenticare); infine Hayley e Freya dovranno portare in salvo Elijah, curandolo con l’antidoto creato dalla strega.

   
   
   
   

Il piano escogitato sembra avere realmente delle chance ma, come solitamente accade, tutto va a monte per una serie di fattori: Vincent e Klaus vengono interrotti dai seguaci dell’Ombra che distruggono l’unica arma per portare a termine il rituale di sacrificio. Marcel sembra l’unico che riesce a portare a termine la sua missione, convince l’Ombra della sua lealtà e riesce a pugnalarla al momento giusto ma le nostre speranze vanno totalmente in frantumi quando il potete spirito, ormai non più intrappolato nel corpo della vampira, scatena la sua ira e come aveva già programmato sfrutta l’imminente morte di Elijah e le quattro ossa finalmente unite per rinascere. Automaticamente anche l’aiuto di Freya ed Hayley è vano, poiché la cura va in frantumi e non riescono a curare in tempo Elijah.
Il terrore e il panico presenti negli occhi di tutti loro rispecchiavano esattamente il mio stato d’animo. Elijah stava morendo e lo strazio di quei momenti non conosce parole per esser descritto.
L’unica cosa che possono fare è provare a racchiudere l’anima del fratello nel ciondolo di Freya anche se le possibilità sono molto poche a causa della debolezza di Elijah e dell’immensa forza dell’Ombra.
La nostra strega preferita lotta fino allo stremo ma stavolta sembra non farcela.


L’Ombra è rinata, Elijah è morto. Affermarlo, scriverlo, fa più male di quanto pensassi. Essendo uno dei miei personaggi preferiti sono davvero scossa ed arrabbiata per quello che gli è successo, e credo di parlare un po’ per tutti quando dico che se non troveranno un modo permanente per riportarlo in vita, i produttori di The Originals avranno vita breve.


Vedere l’impotenza, l’atroce dolore e la rabbia di Klaus, Hayley e Freya mi ha spezzato il cuore. Non riuscivano a credere a quello che stava accadendo, non avevano parole e non posso biasimarli trovandomi nella stessa situazione. Proprio quella stessa sofferenza non li fa arrendere e seppur stanca e angosciata,  Freya continua a ripetere lo stesso incantesimo sperando di scorgere nel ciondolo l’anima di suo fratello anche se ogni tentativo sembra essere nullo.


Ma con l’arrivo di Hope le carte in tavola cambiano radicalmente: la piccola si rende conto del dolore che tormenta gli animi della sua famiglia e si avvicina alla zia volendola aiutare. Grazie al suo immenso potere, combinato con quello di Freya, le due riescono a sentire Elijah anche se non come speravano: la sua anima sembra tormentata, lo sentono come in lontananza, come se la sua voce fosse trasmessa da una vecchia stazione radio ed è in preda al dolore perché non fa che urlare.  Le condizioni di Elijah non mi fanno saltare di gioia perché l’ultima cosa che desidero per lui è quel che gli sta accadendo, ma questo briciolo di speranza che ci hanno dato mi ha decisamente rianimato perché adesso so che in un modo o nell’altro tornerà in vita, so che è possibile e so che i Mikaelson non si arrenderanno fin quando non lo avranno di nuovo con sé.


La strada è decisamente in salita con l’Ombra più forte che mai e uno degli Originali momentaneamente fuori gioco. Non oso immaginare ciò che li e ci aspetta e questa maledetta pausa proprio non ci voleva. Nella speranza che l’astinenza da questo meraviglioso telefilm non mi uccida, vi do appuntamento alla recensione del decimo episodio, “Phantomesque”, che andrà in onda il 2 giugno.

BONUS:




Can you feel the love? ❤

                                                                                                                                                      – Federica.

Big Boss delle Redheads Diaries: la mente che ha dato vita a questo sito di intrattenimento.