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Riverdale – Recensione 1×04

Siamo di nuovo giunti nella cittadina con più misteri di qualsiasi altra (dimenticandoci di Rosewood e di Mystic Falls) e probabilmente, quella con più segreti celati che stanno ritornando a galla come il corpo del povero Jason Blossom.

Questa volta mi concentrerò sui due personaggi protagonisti dell’episodio aggiungendo i miei soliti bonus a cui, spero, vi siate -ormai- già abituati.

Geraldine Grundy, la pistolera.

Protagonista indiscussa, mi provoca una reazione allergica solo formulare questo pensiero, figuriamoci metterlo per iscritto, ma, purtroppo, mi tocca. Un lato positivo potrebbe essere quello di parlarne adesso per poi non ritornare più sull’argomento, così come spero ardentemente, ma, non so se sarà effettivamente così, lo auguro a me stessa e soprattutto ad Archie Andrews, di certo non era la ragazza giusta per lui.

Non dico che non mi piaccia a livello di costruzione del personaggio, anche se il tema trattato è comunque già stato macinato abbastanza e non suscita più lo stupore delle prime volte in cui si è parlato, in altri film o serie tv, di violenza domestica sulle donne, di fuga da un marito violento e del conseguente cambio di vità, posto di lavoro, di casa, di stato e, inevitabilmente di identità.

E’ un argomento davvero importante di cui trattare ma, sinceramente, io ne avrei parlato meno superficialmente, si tratta di un teen drama e ovviamente non potevo certo ricreare una puntata di uno dei programmi di Real Time o simili ma, essendo incentrato molto sulla forza delle donne e sui personaggi femminili, avrei preferito qualcos altro, gusto mio, forse a qualcuno di voi sarà piaciuto, ma, d’altronde non siamo tutti uguali ed il mondo è bello proprio perchè è vario.

Non era chi dimostrava di essere e non so fino a che punto abbia detto la verità, c’è stato qualcosa che non mi ha convinto, come una sensazione sotto pelle che serpeggia per non darti tregua, per insinuarti un dubbio ed è proprio quello che è successo a me.

E’ una donna fragile e forte allo stesso tempo con molti segreti ma, a mio avviso, custoditi male, cara Prof. dovresti sapere che l’auto non è proprio un posto sicuro dove nascondere una pistola e la tua vera carta d’identità, soprattutto se qualcuno di nome Betty Cooper sta cercando delle informazioni sul tuo conto, d’altra parte la furbizia e l’acutezza non sono certo i suoi punti di forza.

Per quanto riguarda la questione “Alunni fuori dall’orario delle lezioni scolastiche”, sono certa che scopriremo molto di più, anche perchè sono certa che la nostra cara Geraldine abbia avuto una relazione con Jason e forse, non è proprio estranea al motivo per cui pel di carota desiderava così tanto di lasciare Riverdale, ma, diamo tempo al tempo e tutti i nodi verranno al pettine, così come deve essere,

Andrews, l’allocco che credeva davvero nel loro amore, non lo facevo così credulone e mi son dovuta ricredere, non che pensassi fosse una volpe, ma un po’ più di ragionamento che proviene dalla testa si eh, la scena dell’abbraccio post-rivelazione è stata al limite dell’inverosimile, non potevo proprio guardarla.

(CIAO, CIAO PROF. SARA’ UN’ARRIVEDERCI O UN ADDIO?!)

Insomma, se non l’avete capito, non ho mai sopportato la loro “relazione” e non per il fattore differenza di età o alunno-professoressa, se così fosse non potrei shippare Ezria in PLL ( non divaghiamo come mio solito) ma proprio perchè era una coppia assortita male e nemmeno minimamente romantica o costruttiva, in fondo, nelle poche scene che hanno avuto il più delle volte passavano il tempo svestiti senza dirsi molto.

Jughead Jones, il mio grande amore.

Finalmente stiamo conoscendo di più il mio amato Jug e il mio viso alla fine della puntata era giù di lì questa:

Qualcosa avevo intuito ma mai avrei potuto pensare una cosa simile, il figlio del boss dei Serpents, la gang criminale della zona, immischiata negli affari di Hiram Lodge.

Ma non mi ha lasciato stupita, almeno, non quanto sapere che Jug non ha nessuno, adesso meno che mai visto che hanno chiuso anche il Twilight, il suo porto sicuro ed il teatro della sua più grande passione:

IL CINEMA

Una delle cose che più amo di Riverdale sono proprio le quotes su film e attori e personaggi di spicco, sia attuali che del passato e Jug apporta un grande contributo in questo oltre ad essere uno dei characters più affascinanti e sorprendenti di questa ma di molte altre serie tv o film.

Mi si è stretto il cuore quando l’ho visto andare via, solo, con il suo piccolo bagaglio materiale ma un enorme valigia per quello personale e umano, non nascondo il mio amore per Jughead Jones, sarebbe inutile e intendo gridare al mondo intero quanto sia prezioso e meraviglioso, in tutto ciò che fa ed anche negli errori che ha commesso o commetterà, probabilmente, è stato e sarà impeccabile come solo lui sa e può.

Un grande chapeau a Cole Sprouse che sta dando al suo Jug un’ impronta tangibile e per nulla camuffabile, anzi, non penso possa esserci migliore interpretazione della sua, assolutamente no.

Voglio scoprire sempre di più sul suo passato e sulla sua vita, da adesso in più sempre di più, sappiamo qualcosa sul suo rapporto con la famiglia Andrews, su i suoi fratelli e sulla sua sorellina più piccola e i furti del padre nel cantiere di Fred.

Mi sono immaginata la scena di cui ha parlato con il sindaco, lui e la sua sorellina nel bagagliaio della macchina perchè erano talmente tanti in famiglia da non potersi permettere tutti i biglietti per il drive-in e così, i più piccoli si nascondevano per poi sbucare fuori mentre stava per iniziare il film, oh, quanto avrei voluto un flashback, voi no?

Sto aspettando un bacio tra questi due come il sole durante l’inverno, li shippo troppo, chi è con me?

Bonus:

Mamma Lodge e i traffici illegali:

Beh, diciamo che non si è proprio limitata, anzi, sta proseguendo con il lavoro del marito, a sua detta, un imprenditore, a mia detta, un ladro imbroglione, non a caso si trova in carcere eh.

Non ho per niente apprezzato il discorso che ha fatto alla figlia riguardo le loro abitudini lussuose perchè recriminare il fatto che a Veronica piacessero gli agi fin da piccola, mi è sembrato, a dir poco, immaturo ed ingiusto, l’avete abituata voi a quello stile di vita, non credo sia proprio il caso fare leva su questi sensi di colpa, ora che Ronnie può capire di che pasta sia fatto il padre.

Il sindaco e i traffici con mamma Lodge, che scena realistica e diseducativa, queste mamme hanno proprio insegnamenti da fare invidia alla peggiore organizzazione criminale eh.

Betty e Archie:

Per fortuna la loro amicizia è rimasta intatta e non si è spezzata dopo tutta la vicenda Grundy, ma piccola biondina, amore di mamma, impara a non lasciare i tuoi diari in un semplice cassetto nemmeno chiuso a chiave, le mamme si sa, sono impiccione, soprattutto quando sono in camera hai nascoste delle armi o delle prove strane…BETTY COOPER IMPARA L’ARTE DEL MESTIERE PRIMA DI CUSTODIRE UNA PISTOLA IN UN CASSETTO.

Anche se mamma Cooper non mi è mai piaciuta e continua a non piacermi, ogni mamma si sarebbe preoccupata al suo posto ma non credo avrebbe fatto quello che ha fatto lei mettendo sua figlia contro il suo migliore amico, il padre del suo migliore amico e la sua prof.

URLATE CON ME: “BETTY SEI IL NOSTRO ORGOGLIO”

Ed anche questa settimana il premio “Peggior madre di Riverdale” va ad Alice Cooper.

Veronica QUEEN Lodge.

Lode a lei, mia regina, l’adoro sempre di più e non potrebbe essere altrimenti, così come adoro le scene tra B&V e le sue uscite meravigliose che zittiscono tutti.

 

Kevin

Il figlio dello sceriffo che finisce a baciarsi con un piccolo figlio di qualche criminale della zona sud è sicuramente stata una delle scene più entusiasmanti e hot della puntata, insomma, chi l’avrebbe mai detto.

Kevin siamo tutti con te e acqua in bocca con il tuo paparino, mi raccomando.

A propositio dello sceriffo, chi sarà stato a mettere a soqquadro il suo ufficio e tutte le teorie/piste sulla morte di Jason Blossom?

Voto puntata: 8

A voi le teorie, alla prossima settimana mie cari piccoli Riverdaliani.

Io me ne scappo con Jug, se non avrete mie notizie lunedì prossimo sapete il motivo.

Irene  

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Salve, sono Irene e non ho mai amato definire la mia persona e ciò che faccio. So solo che ciò che viene scritto, nel momento stesso in cui viene composto, non è più solo mio ma anche di chi legge. Sono curiosa di sapere in che modo lo sarà. Meglio nota come vulcano d'idee o l'Arti(coli)sta per un chiaro e semplice motivo: la scrittura è il mio elemento, l'arte che mi scorre nelle vene, il modo più realistico e spontaneo che ho di vivere.