"Destroyer"
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Riverdale – Recensione 5×09 “Destroyer”

“Destroyer”, l’episodio in cui si rompono i nuovi equilibri per crearne di nuovi.

"Destroyer"

Voglio chiedervi scusa per l’assenza prolungata dai vostri schermi ma l’università in certi momenti mi priva del tempo in cui vorrei occuparmi di voi e della mia amata scrittura, anche se per motivi molto felici, devo dir la verità

Ovviamente però niente potrebbe tenermi troppo lontana dalle recensioni e dal mio mondo fatto di lettere digitate e inchiostro quindi eccomi qui a parlarvi di “Destroyer”, nono episodio della quinta stagione di Riverdale che, in generale, non mi sta appassionando poi così tanto.

Devo dire che gli ultimi due episodi mi hanno sicuramente presa molto di più ma la questione degli Uomini Falena sta diventando sempre più strana e incomprensibile anche se legata alla storia dei camionisti e della Strada Solitaria che vede sparire nel nulla troppe ragazze e in stato confusionale troppe persone come il giovane Logan Lerman.

Cominciamo dall’inizio di “Destroyer”.

Ovviamente sono molto felice che la specie di storia tra Archie e Betty sia finita perchè in quel modo non avrebbe assolutamente avuto senso, c’è qualcosa di inesplorato tra i due che va ben oltre l’attrazione fisica ma, evidentemente, è quel feeling che continuerà a legarli nel corso degli anni che potrebbe essere amore ma che potrebbe anche essere “solo” un meraviglioso rapporto di complicità, fiducia, intimità e stima che difficilmente verrà distrutto.

Archie è ritornato da Veronica che sta divorziando perchè, per quanto non siano una coppia che mi piace poi così tanto, si appartengono e si completano, si spronano a vicenda e riescono a raggiungere i propri obiettivi insieme lavorando spalla a spalla.

"Destroyer"

Veronica nell’episodio “Destroyer” è riuscita ad aiutare la squadra di football di Archie e il ragazzo è riuscito a motivare i giocatori e far vincere la scommessa a Ronnie che, finalmente, è riuscita a frenare in qualche modo il dispotismo di Hiram Lodge che, ormai, sta diventando ridicolo fino all’inverosimile.

Così come sono contenta di rivedere Archie e Veronica insieme, non posso assolutamente non gioire per il riavvicinamento tra Betty e Jughead che, okay, non hanno ancora parlato della loro storia ma almeno hanno ripreso a collaborare e ad investigare insieme e sono sicura che l’arrivo di Glen a Riverdale riuscirà a far ritrovare anche loro due che, più di chiunque altro, devono ritornare insieme perchè si appartengono e perchè sono l’uno la luce nell’oscurità dell’altro.

Luce e ombra si attraggono solo quando due oscurità si riconoscono e riescono a intravedere la luce laddove nessun altro riuscirebbe a scorgerla e non vedere solo buio.

"Destroyer"

Archie era per Betty una via di fuga così come Betty per Archie e che senso ha scappare dalla realtà quando l’unica che conta è proprio la realtà anche se oscura, difficile e impossibile da vivere con la persona sbagliata?

Betty si era aggrappata ad Archie perchè aveva bisogno di uno spiraglio di luce ma ha deciso di stoppare tutto per paura di rovinare il ragazzo con la propria oscurità, anche se anche il nostro rosso ha subito molti traumi, e sta proprio lì la chiave di tutto.

"Destroyer"

Non è una coincidenza che prima che Betty riesca a sparare le arrivi una telefonata di Jughead che la fa ritornare alla realtà…

L’unica persona che è sempre riuscita a restare con Betty nonostante l’oscurità si chiama Jughead Jones e un motivo ci sarà, no?!

"Destroyer"

In ogni caso, ritornando alla questione chiave di “Destroyer”, Polly, a quanto pare, è morta anche se fino a quando non vedremo il cadavere non ci crederò mai, gli Uomini Falena potrebbero aver catturato e torturato sia Logan che Betty e potrebbero essere la causa dei fenomeni paranormali che avvengono in città…in tutto ciò ha fatto il proprio ritorno anche il Killer della Spazzatura su cui Betty continua a fare incubi proprio come Logan che continuava ad avere incubi ricorrenti sugli Uomini Falena.

Che le cose siano collegate?

Staremo a vedere intanto passo a Kevin e a Fangs perchè sono davvero scioccata e dispiaciuta anche se Cheryl, pur comportandosi male, ha fatto uscire fuori un problema che, alla lunga, avrebbe potuto causare un disastro.

Ci eravamo tutti resi conto dell’insofferenza di Kevin nei confronti del matrimonio e di ciò che stava per succedere con la gravidanza di Toni, la maternità surrogata etc…ma non avrei mai pensato che fosse tutto causato dalla fragilità di Kevin e che questa fosse dovuta ai commenti inopportuni di una madre ad un giovane adolescente.

Kevin ha sempre rimorchiato nella foresta, dai tempi del liceo anche Betty ne era a conoscenza e nel racconto del giovane uomo fatto al padre in “Destroyer” io ho rivisto il piccolo Kevin che si riconosce gay ma che per paura si nasconde nei boschi per cercare qualcuno che possa farlo sentire giusto e amato e ho iniziato a stare male.

Non oso nemmeno immaginare cosa possa esserci dietro ad una non accettazione simile, in molte serie tv viviamo attraverso i personaggi il coming out, la paura di non essere accettati che, molte volte, fin troppe, si rivela fondata, la vergogna di sentirsi diversi quando non c’è alcun motivo di vergognarsi, non per coloro che scoprono di amare ed è quello che abbiamo visto anche in Kevin.

Kevin non riesce ancora ad accettarsi perchè le parole della madre sono ancora troppo vivide e forti per andare nel dimenticatoio.

“Vestiti più virili” ma, precisamente, più virili rispetto a cosa?

A quello che la società ritiene virile?

Ho visto tanti gay essere più virili degli etero, non è l’orientamento sessuale a determinare il grado di virilità ma la forza d’animo, i valori in cui si crede, la forza che si mette nel perseguire i propri scopi, la passione che si impiega per amare davvero, il coraggio che viene utilizzato per alzarsi ogni giorno e per combattere e per affrontare le situazioni con la testa alta e lo sguardo fiero.

Tutto ciò rende virili, non un paio di jeans, un completo, degli occhiali da sole e un taglio di capelli da duri.

Quella è solo la maschera che illude.

Quella è solo l’apparenza.

E’ molto più virile un uomo che ha paura di se stesso ma che ogni giorno prova a sfidarsi per realizzarsi e per non arrendersi anche se cade e deve riprovarci ogni giorno.

Perchè solo chi è davvero virile e forte riesce a cadere e rialzarsi.

Perchè chi non cade mai non sa di quanta forza e costanza sia capace.

Perchè chi non cade non è virile, è solo fermo sulle proprie opinioni e non osa mettersi in gioco.

Perchè il vero debole è chi si ostina a credersi forte quando in realtà non si è mai messo alla prova.

Il vero virile, il vero forte non è chi non cade mai, chi non sa cosa voglia dire “fallimento”.

Il reale forte è chi cade, fallisce e rinasce dalle proprie ceneri.

Perchè fallire non è una vergogna ma un momento di scoperta, di riscoperta di sè.

E chi non si scopre mai e non continua a riscoprirsi non si è mai conosciuto davvero.

E chi non si è mai conosciuto davvero, non è virile, è solo statico e troppo spaventato per farlo.

Vi auguro di imparare a conoscervi sempre, giorno dopo giorno.

Vi auguro di avere la forza di essere fragili.

Vi auguro di essere virili, che siate donne od uomini.

Perchè la vera virilità non è quella fisica ma quella d’animo.

Non a caso gli antichi romani erano soliti distinguere il sostantivo vir (uomo) da vis (forza) il cui dativo e genitivo derivano dal sostantivo robur, roboris ovvero quercia, l’albero più forte e duraturo per antonomasia.

Perchè la forza d’animo non dipende dal genere ma da tanto altro.

Perchè la vis non è una caratteristica connotativa del vir.

Perchè la forza, quella vera, non è quella data dal fisico.

E auguro sia a Kevin che a tutti voi e a tutti i nostri personaggi di scoprirlo presto.

Voto all’episodio “Destroyer”: 8

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Alla prossima settimana miei cari lettori, spero di non avervi persi nel corso del tempo e vi chiedo ancora scusa per l’assenza.

Buona domenica, vi lascio alla pretendenti recensioni e al promo del Mid-Season finale sperando che la Dark Betty riesca a controllarsi prima di creare danni irreparabili.

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Irene

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Salve, sono Irene e non ho mai amato definire la mia persona e ciò che faccio. So solo che ciò che viene scritto, nel momento stesso in cui viene composto, non è più solo mio ma anche di chi legge. Sono curiosa di sapere in che modo lo sarà. Meglio nota come vulcano d'idee o l'Arti(coli)sta per un chiaro e semplice motivo: la scrittura è il mio elemento, l'arte che mi scorre nelle vene, il modo più realistico e spontaneo che ho di vivere.