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Roswell, New Mexico – Recensione 1×02

Ciao ragazzi e benvenuti in una nuova recensione di

Roswell, New Mexico.

Voglio iniziare questa recensione parlando dei vari pareri che ho letto sul web riguardo questa serie. Ci sono state moltissime persone che come la sottoscritta hanno apprezzato lo show ma tante altre invece, no. Ora, comprendo perfettamente l’astio che ognuno di noi nutre nei confronti dei reboot, dei remake, dei revival, ecc ma escludendo l’attaccamento alla serie originale (che ovviamente sarà sempre un gradino più in alto rispetto a tutto quello che verrà riproposto in futuro), se siete tra quelli che non amano questo nuovo Roswell, perché non vi convince? Cosa c’è che non vi piace?

Sono curiosissima di sentire pareri discordanti dal mio perché nonostante abbia letto numerose critiche, io non riesco a vedere il lato negativo e trash di cui parlano in molti. Trovo che Roswell. New Mexico sia davvero ben fatto e che di trash ce ne sia decisamente poco. E no, non lo dico semplicemente perché è stato creato dalla donna che mi ha donato tutte le mie più grandi crush (Ave a te, oh Julie Plec) e neanche perché il mio amore grande è nella serie, ma perché mi sta appassionano davvero, tenendomi incollata allo schermo per quaranta minuti, senza mai annoiarmi.

Gif bonus dell'amore mio, dato che ve l'avevo nominato.

Chiudendo questa parentesi comunque, a cui spero qualcuno di voi risponderà, parliamo di questo secondo episodio:

So Much For the Afterglow

Sono accadute decisamente molte cose nel corso di questo secondo episodio, molte delle quali hanno sconvolto quanto accaduto nella series prémiere ed altre che, com’è nello stile di Julie Plec (seguace di Ryan Murphy sotto questo aspetto), ci hanno portato a ritrovare vecchi volti del passato:

La nostra Freya Mikealson ha messo da parte i suoi poteri per trasferirsi a Roswell ed impugnare una pistola. in fondo, ora che i suoi fratelli non sono più una sua preoccupazione, doveva occuparsi di qualcun altro, no?

Il suo personaggio, seppur sia appena arrivato, mi piace già. È una donna forte, che ci fa gridare girl power sin dai primi minuti. Certo, il suo coinvolgimento a livello fisico con Max mi sa un po’ di cliché ma è anche vero che chiaramente i due non sono legati sentimentalmente ed è una passione legata solamente alla voglia di sfogarsi, in tutti i sensi del termine. Lei non è innamorata di lui, e la loro relazione non sembra andare oltre a qualche sporadico scambio di effusioni sotto le lenzuola, perciò non credo che questo avrà grande impatto sul loro rapporto lavorativo, o su quello che ci sarà mostrato nei prossimi episodi. Certo, se penso che si tratta di Freya e Jackson, un brividino spiacevole mi viene…

Parlando sempre di personaggi sbarcati dall’universo di The Vampire Diaries/The Originalsl, arriviamo al mio amore grande che abbiamo avuto modo di conoscere un po’ meglio rispetto alla scorsa settimana.

Kyle Valenti, è a parer mio un personaggio con delle grandi potenzialità. Per quanto nello scorso episodio lo abbiamo visto subito come un nemico, qualcuno da cui Max dovrà decisamente nascondersi pur di nascondere la propria identità, si è rivelato invece molto di più.

Il fatto che non abbia rivelato l’identità di Liz, che abbia cercato di aiutarla andando a fondo riguardo la questione dell’autopsia e non solo, sta a significare che tiene ancora moltissimo a lei. Certo, sono dell’idea che una parte di lui stia facendo tutto questo per venire a conoscenza di cosa si nasconde dietro il loro codice, dietro le parole dette da suo padre, ma questo non significa che non lo stia facendo anche per Liz. Non sapeva che dietro la morte di Rosa si nascondesse un alieno, eppure è andato a fondo alla questione, ha controllato ogni singolo dettaglio per dare alla sua ex fidanzata quelle risposte che per tanto tempo le sono state negate. E poi, le finte autopsie mi riportano alla mente qualcosa… vi dice niente, attacco di animale?

Insomma, che abbia la faccia di Michael Trevino o meno (anche se questo, lo ammetto, è un bonus non da poco!), Kyle Valenti mi sta piacendo moltissimo e sono curiosa di capire come proseguirà la sua storyline ora che è venuto a conoscenza del segreto di famiglia e soprattutto, sa il nome di chi ha marchiato Liz e di chi si nasconde dietro alla morte di Rosa. Spero solo che, come accade nella maggior parte dei telefilm, non si faccia prendere un po’ troppo la mano. Trevino, dammi una gioia almeno in questo show.

Veniamo poi alla cosa che più di tutte sto amando in questo show:

Ma ne vogliamo davvero parlare? Davvero, davvero, davvero?
No perché io a questa scena ho reagito più o meno così:

Mi è partita la ship potente ragazzi, e non penso di poterci fare nulla. La cosa che mi preoccupa è  che le mie ship finiscono sempre per fare una brutta fine e dato l’amore che provo per questi due, aspetto solo il momento in cui finirà male, molto male. Il mai una gioia telefilmico è sempre in agguato, dopo anni di morti catastrofiche ho imparato a piangere in anticipo.

Momento negatività e tristezza a parte, torniamo a parlare di Michael ed Alex, la stella più brillante di Roswell. Loro due sono stati un cambiamento rispetto alla serie originale, un cambiamento che non tutti hanno apprezzato ma che personalmente, come avrete capito ormai, ho amato alla follia.

Michael è un personaggio complicato, a volte sembra quasi senza cuore, eppure è probabilmente quello che racchiude più sentimenti di chiunque altro, con la differenza che non riesce ad esprimerli come fanno gli altri, forse a causa di tutta la solitudine che ha dovuto sopportare da bambino e del distacco dagli unici due membri della sua famiglia che abbia mai conosciuto. Ha costruito un muro pur di andare avanti e non tutti sembrano in grado di vederci attraverso. Appare perfettamente chiaro quando spiega a sua sorella il perché non voglia andarsene da quell’apparentemente insignificante pezzo di terreno, quando tace di fronte alla domanda di lei ma i suoi occhi vanno ad incontrare quelli di Alex, dimostrando in silenzio tutto l’amore che prova nei suoi confronti, quando si siede al fianco di suo fratello con cui poco prima si era preso a pugni o quando si trova a guardare le foto del suo passato. Al momento Michael è probabilmente il personaggio con più sfaccettature e sono davvero curiosa di scoprire maggiormente su di lui. E soprattutto di vedere più scene tra lui ed Alex.

 

Veniamo poi al fulcro di questo show, ad una coppia che come previsto ci farà decisamente penare prima di darci qualche gioia:

Liz e Max.

Nonostante lo scorso episodio ci avesse promesso un bacio, così come ha fatto la prima parte di questo, era chiaro che non sarebbe arrivato così presto. Chi conosce Julie Plec o comunque qualsiasi altro telefilm sulla faccia della terra (a meno che non si tratti degli Ezria in Pretty Little Liars) sa che le gioie sono sempre lente ad arrivare ed un bacio tra i due protagonisti, sicuramente sarà qualcosa che dovremmo attendere a lungo. È anche vero comunque che l’attesa aumenta il desiderio e basta pensare a coppie come il Delena, che ci hanno fatto penare per anni prima di stare finalmente insieme, per comprendere quanto in realtà a noi shipper piaccia soffrire e sudare una determinata coppia, prima che questa abbia il suo happy ending.

Entrambi provano chiaramente qualcosa l’uno per l’altra, e parte della storia di Roswell sarà proprio come arriveranno a stare finalmente insieme, nonostante quelle diversità che chiaramente li divide. Ma non solo. Come ogni coppia che si rispetti si trovano (e sicuramente, si troveranno) di fronte ad un milione di ostacoli e problematiche, una delle quali è celata dietro la domanda che probabilmente sarà alla base di questa prima (e spero, non ultima) stagione: cosa si nasconde dietro la morte di Rosa?

Nello scorso episodio avevamo già appreso che i nostri tre simpatici alieni non sono del tutto estranei all’accaduto ma questa settimana ne abbiamo avuto conferma, grazie allo zampino dell’amore mio di Kyle e della visione che ha svelato a Liz un piccolo e apparentemente insignificante dettaglio che, sommato alla bugia che Max le racconta a fine episodio, le fanno credere che ci sia proprio lui dietro a quello che non sembra più un incidente.

Ora, il web a quanto pare, come sempre, si è diviso in due fazioni nel giudicare il comportamento di Liz di fronte a questa possibilità: c’è chi la incolpa per aver dato per scontato che Max abbia ucciso sua sorella e chi comprende le sue motivazioni.

Ora, sì è vero che lui l’ha salvata, si è fidato di lei, sono amici da una vita e in questo episodio ha salvato anche suo padre, ma c’è un grande ma che non va affatto sottovalutato. Liz ha scoperto da poco che Max le ha mentito per tutta la vita su ciò che è realmente (cosa comunque comprensibile, tanto che lei non lo ha “incolpato” per non averle detto nulla) e dopo aver creduto per dieci anni che sua sorella fosse una drogata, tanto da arrivare ad odiarla per essere morta e da essere odiata dagli altri per questo, scopre che c’è molto di più dietro quell’incidente e che la morte di Rosa potrebbe essere stata provocata da un alieno. Ora voi, se foste al suo posto, non reagireste esattamente allo stesso modo?

Insomma, stiamo parlando di sua sorella, credo sia normale il suo comportamento. Non approvo comunque che abbia fatto il nome di Max a Kyle, ma anche qui è comprensibile. Lei vuole giustizia e questo è tutto ciò che ha importanza per lei, e credo sia giusto così. Mi chiedo solo fin dove si spingerà per scoprire la verità?

 

Nel complesso comunque, l’episodio mi è piaciuto e continuo a promuovere Roswell, New Mexico  a pieni voti. Voi cosa ne pensate? Fatemelo sapere lasciando un commento qui sotto, oppure sulla nostra pagina Facebook. Io vi do appuntamento alla prossima settimana con una nuova recensione: non mancate!

Veronica.

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