USA: lo sciopero degli sceneggiatori che metterebbe a rischio le serie TV
Questo potrebbe accadere anche adesso, perché la protesta degli sceneggiatori potrebbe cominciare già da settimana prossima.
Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta.
LE CAUSE DELLO SCIOPERO
La Writers Guild of America è un sindacato a cui appartiene la maggior parte degli sceneggiatori di serie tv. Poco tempo fa, i membri sono stati chiamati a votare e il 96% di 67,5% dei votanti si sono mostrati favorevoli ad una protesta contro le case di produzione. In particolare, al centro del mirino c’è la Alliance of Motion Picture and Television Producers, la compagnia che ne rappresenta più di 350 (come la Paramount Pictures, la Warner Bros o la Walt Disney Company).
The votes are in: 96.3 percent voted yes to a strike. Here's what it all means https://t.co/ccnvFNJ3pj #WGAUnity @WGAWest
— L.A. Weekly (@LAWeekly) April 24, 2017
L’ultimo contratto tra WGA e AMPTP è iniziato tre anni fa, e scadrà il 2 maggio. Se le trattative non andranno a buon fine, quella è la data in cui inizieranno gli scioperi. Il risultato sarebbe, ovviamente, una stagione 2017/2018 con pochissimi episodi per alcune delle nostre serie tv. La AMPTP ha rilasciato una dichiarazione:
Le compagnie si stanno impegnando a raggiungere un accordo al tavolo delle trattative che continui a far funzionare l’industria cinematografica. Lo sciopero degli sceneggiatori del 2007 ha fatto molti danni. Gli scrittori hanno perso 287 milioni di dollari, mai recuperati, e sono stati annullati contratti. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere un accordo con la WGA.
COSA CHIEDONO GLI SCENEGGIATORI?
Al centro della contesa ci sono la retribuzione degli sceneggiatori e l’assistenza sanitaria. Infatti, sebbene la richiesta per la realizzazione aumenti sempre di più, coloro che lavorano dietro alle quinte si ritrovano a guadagnare molto meno. Quest’anno il record è stato di 455 show andati in onda, il doppio rispetto a sei anni fa, tuttavia le cose sono cambiate in peggio. Questo calo è legato alla diminuzione degli episodi di ogni serie: una volta erano più di venti per stagione, mentre ora sono scesi a 10-13. Gli sceneggiatori sono pagati a episodio, quindi i loro guadagni si sono letteralmente dimezzati.
La fregatura è che la scrittura di stagioni più brevi non richiede necessariamente meno tempo. Per questo motivo, il sindacato chiede un aumento degli stipendi e l’introduzione di un salario minimo da applicare sia allo streaming, sia alla televisione. La WGA ha dichiarato:
In questi tempi in cui la richiesta è aumentata, gli sceneggiatori guadagnano, illogicamente, meno.
Come accennato prima, la WGA punta anche ad incrementare la sicurezza sul lavoro, maggior assistenza sanitaria e più benefici per il pensionamento. Le trattative sono iniziate lo scorso marzo.
LE SERIE TV CHE NE RISENTIREBBERO
Nel caso in cui lo sciopero iniziasse i primi di maggio, la maggior parte delle serie tv sarebbe salva. Questo perché sono già in lavorazione da mesi, ma non tutte avrebbero la stessa fortuna. Infatti, oltre che ovviamente gli show televisivi come il The Late Show, che hanno bisogno di nuove battute ogni giorno, anche i telefilm il cui inizio del lavoro di produzione è previsto proprio a maggio correranno dei rischi.
Questo include The Walking Dead, American Horror Story e le altre serie di Ryan Murphy, Feud, The Mindy Project, Jessica Jones e nuove serie tv in programma quali Star Trek: Discovery e The Inhumans.
Più lo sciopero continuerà, più i danni cresceranno. Le trame potrebbero cambiare in modo insensato, gli episodi delle nostre serie tv preferite potrebbero diminuire. Questo è un vero incubo!
Nonostante io sia un po’ in ansia per tutto ciò, c’è da dire che la WGA ha pienamente ragione. Senza gli sceneggiatori i nostri fantastici telefilm non esisterebbero, quindi penso si meritino più credito! Spero che le trattative con la AMPTP si risolvano nel modo più pacifico possibile.
– Martina.
