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Sense8: il cast spiega il perchè la serie è necessaria nell’America di Trump

La serie sci-fi di Netflix Sense8 racconta la storia di otto persone provenienti da diverse parti del mondo che si ritrovano ad essere connesse mentalmente ed emotivamente, come se fossero un’unica persona.

Il messaggio che vuole lanciare la serie, ossia quello di accogliere le diversità senza paura, è un messaggio fondamentale ai giorni nostri soprattutto se pensiamo alla condizione attuale degli USA.

“Il messaggio dello show è supremo. Nelle città di oggi vediamo moltissime facce differenti l’una dall’altra e questo è il riflesso del mondo. Il tema è attuale ed il messaggio di libertà e la sensazione di sentirsi inclusi sono necessari al momento.” sono queste le parole di Toby Onwumere, nuovo interprete di Capheus.

 

 

Toby è nuovo nel cast, entrato dopo che l’attore Aml Ameen che interpretava uno dei “Sensates” ha lasciato lo show.

“É un grande cast, ognuno è messo sotto pressione e si è arrivati ad un punto dove la gente si piaceva ma era in disaccordo su molte cose.” spiega Grant Hill, produttore della serie, dopo che Ameen ha lasciato lo show. “É stato molto amichevole ma molto difficile.”

Il nuovo Capheus

Dopo l’addio di Ameen, Hill spiega che gli serviva un modo per andare avanti e così hanno assunto Onwumere come nuovo Capheus, un bus driver amante di Jean-Claude Van Damme che vive a Nairobi, Kenya. L’attore è stato introdotto nella serie nello speciale natalizio rilasciato in dicembre 2016. All’inizio i fans erano molto titubanti riguardo il nuovo attore, ma il successo è stato straordinario dopo che la puntata è andata in onda!

“Volevamo che lui si sentisse coinvolto e felice del nuovo ruolo e questo ha funzionato! É arrivato ed ha imparato tutto di noi e si trova molto bene anche con il cast!” spiega Hill

Dopo aver girato per il mondo per 7 mesi di riprese per la prima stagione, il cast passa per 16 città e 11 Paesi per la seconda stagione, molto più ambiziosa.

“La tempistica di questa stagione è intensa, è una cosa che abbiamo sperimentato come persone e non solo come personaggi e cioè che quando tenti di capire chi è chi, alla fine siamo tutti uguali” parla Tina Desai, Kala da Mumbai.

Tina ha poi continuato:

“Possiamo anche essere di nazionalità diverse ma pensiamo e proviamo sentimenti tutti allo stesso modo. Se potessimo rispettare questa differenza, superarla ed essere più aperti non ci sarebbero più problemi. I problemi arrivano quando non si accettano i cambiamenti. E lo show sta cercando di fare proprio questo: superiamo le nostre diversità e creiamo qualcosa di veramente spettacolare.”

Parole fantastiche ed assolutamente da condividere, come fa Max Riemelt, interprete di Wolfgang -un ladro tedesco e l’amato di Kala-.

“Non ci piacciono le etichette. Alla gente piace giudicare e catalogare le persone per riuscire a capirle. Lo show da alle persone la speranza e la possibilità di vedere le cose diversamente e di identificare e fronteggiare persone che pensavano non esistessero. É questa la vera forza dello show.” spiega Riemelt

 

La prima stagione ha fatto guadagnare alla serie un grande successo sui social ed era destinato ad abbattere ogni confine, incluso la scena più discussa dell’intera serie: un’orgia tra tutti i “Sensate“.

“Lana (coproduttrice della serie) non vuole che siamo timidi nella vita. Non voglio essere timido in amore, e voglio raffigurare questo. É una realtà, il sesso è molto più bello della violenza.” spiega Miguel Angel Silvestre, Lito nella serie.

Una trans nel cast

La serie ha abbattuto le barriere anche grazie all’introduzione nel cast del primo trans la cui storia non gira intorno al suo cambiamento di sesso. Il personaggio di cui stiamo parlando è Nomi, una hacktivist statunitense interpretata da Jamie Clayton.

“Sono molto felice che i produttori stanno realizzando qualcosa che può davvero succedere. Ci sono ancora molti passi che dobbiamo fare ma sono felice di far parte del progresso.” sostiene la Clayton

Insomma, lo show tratta di tematiche molto diverse e delicate ed il fatto che otto persone provenienti da otto parti del mondo diverse possano collaborare insieme senza problemi e superando le differenze può far riflettere sulla condizione del mondo attuale, pieno di razzismo e pregiudizio. Dovremmo solamente mettere da parte le nostre paure ed aprirci alle diversità.

-Miriana

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Miriana Zibardi, anche soprannominata Simba, amante folle di serie tv! Potrei stare al pc a guardarmi episodi da mattina a sera. Ecco la mia vita.