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Shadowhunters: The Mortal Instruments (2016) – Recensione 1×09

[SPOILER ALERT]

RISE UP!”

Salve ragazzi, se tutte le puntate mi tenessero in tensione come questa, la serie non sarebbe affatto niente male. Più di una volta ho esclamato un “Oh” con una certa sorpresa e mi ha tenuto incollato allo schermo in attesa della prossima scena. Non ho ancora ben capito perché questa nona puntata intitolata Rise up sia stata l’unica tradotta in italiano in maniera diversa: “Nuovi poteri”… Ma di chi?!

Allora, Simon si è trasformato in un vampiro e ha paura di se stesso, non riesce ad accettarsi, ma molto probabilmente ha solo bisogno di tempo per capire cosa gli sia successo e cosa ne sarà di lui. Così mentre Simon fugge quasi ad azzannare la sua cara mammina, l’unica che ci ha visto forse giusto in tutta questa faccenda: “Ti credevo morto in un fosso“, all’Istituto succede di tutto.

 

 

Meliorn viene arrestato perché accusato di aver diffuso informazioni riservate, Isabelle si sente in colpa per questo, Alec è fuori di testa, non si fida di nessuno, ma della perfetta sconosciuta Lydia sì. Naturalmente non mi sono ricreduto su questo nuovo personaggio. Il confine tra l’apparire autoritari e altezzosi è sottile e lei è finita sull’altro versante. Nonostante rappresenti il Clave a volte ho come la sensazione che ci provi solo gusto a dare comandi e non che senta la necessità di ristabilire l’ordine, forse accecata dagli sbagli del passato, per non parlare della proposta di matrimonio e dell’ambigua confidenza con Alec. Potrebbe essere una trovata intelligente il fatto che lei si apra solo con questo shadowhunters, peccato che la credibilità della situazione vada in frantumi con il poco tempo in cui si sono conosciuti (una puntata fa e sono già best) e anche col fatto che Alec creda più ad una perfetta sconosciuta che alla sua famiglia senza una forte motivazione di base (va bene, ti hanno mentito sulla loro appartenenza al Circolo, ma non c’è bisogno di farsi venire una crisi isterica).

 

 

Lydia e Alec concordano col fatto di portare Meliorn, dopo che ha spiattellato che la Coppa è in possesso di Clary, ai fratelli Silenti. A questo punto Clary (che in questa puntata mi è piaciuta tanto) deciderà di creare una momentanea alleanza tra licantropi, vampiri (ma avete notato che in ogni serie c’è sempre un vampiro coi capelli ossigenati?! Spike, sei tu?!) e shadowhunters per mettere in salvo Meliorn, il quale è innocente (anche se dopo l’uscita finale non sono più tanto sicura della posizione dei seelie), e porre fine a questo controllo del Clave che ha messo in dubbio l’autorità dei Lightwood (tanto è vero che per la vergogna Maryse non si è presentata in questa puntata).

 

 

 

E così, mentre licantropi e vampiri fanno fuori la scorta di Meliorn, Alec e Jace si confrontano definitivamente. È la prima volta che ho trovato davvero efficace una scena d’azione, certo a volte lo slow motion è stato un po’ forzato nel montaggio delle scene, ma i due attori sono stati davvero in gamba, tanto da smontare la pettinatura laccata di Sherwood. Jace dichiara apertamente che sa il vero motivo per cui Alec si sta comportando così (come un idiota, giusto?!), non è per Clary (anche se io qualche dubbio ancora ce l’ho, dato che resta sempre un po’ lagnosa), ma sono i suoi sentimenti per il biondo shadowhunter che lo stanno facendo dubitare della sua famiglia, gli hanno fatto ferire Magnus (e questo non te lo perdoniamo) e non gli fanno più capire cosa sia davvero giusto fare.

 

 

 

E così, lasciato Alec col sederino per terra attendiamo trepidanti le rivelazioni di Melior riguardo al bad ass meno bad di tutti i tempi: Valentine.

 

 

 

Conclusioni: L’altra volta mi sono soffermato molto poco sulla trasformazione in vampiro di Simon, purtroppo la memoria mi fa degli scherzetti e non rimembro affatto il libro che parla di questo importante cambiamento, però credo che la bravura di Alberto sia innegabile. È agitato, confuso, accetta il sangue da Raphael solo per non ferire Clary e non perché è davvero consapevole della sua situazione attuale. Piano piano durante la puntata riacquista la sua verve comica, che purtroppo era stata sotterrata dal suo stato confusionale. E così abbiamo un nuovo Simon, più sicuro nei movimenti e nell’acconciatura, ma non tanto lontano dal mondano che era (e questo ci rincuora, perchè non potevamo passare da Simon a Damon in un batter d’occhio). Forse è l’affetto che nutre per Clary che fa si che accetti quasi rassegnato e ironico questa sua nuova condizione. Ma tutto ciò lo allontanerà di più da lei, dato che ora è un nascosto, o l’avvicinerà, in quanto fa parte a pieno titolo del suo mondo?!

 

 

 

E se con Simon, Clary finalmente si chiarisce, con Jace no! C’è un altro bacio e dato il legame silenzioso che si è creato non è di troppo, comunicano al momento solo col fisico, si appoggiano l’uno all’altra e, ricordano i libri, questa unione momentanea non mi dispiace affatto, dato che presagisco il peggio per il futuro.

 

 

 

Naturalmente non posso, non accennare ad un’altra storyline: il Malec, sarà che adoro Harry (che considero l’unico attore davvero nella parte) fin dai tempi di Glee, ma vedere il suo broncetto mi ha fatto male. Non mi aspetto di certo che con Magnus siano subito rose, su questo rapporto bisogna lavorarci, ma non capisco nemmeno la decisione di inserire una Lydia nella vita di Alec.

 

 

 

Nel complesso la puntata è stata piena e soddisfacente, c’erano tutti, tranne Valentine (ma se c’è o non c’è poca è la differenza), tutti avevano qualcosa da fa, tutti erano protagonisti ognuno con la sua storylines. Certo, la mancanza di alcuni particolari come il rapporto tra Simon e Isabelle, mi mancano, ma voglio essere fiduciosa, d’altronde sto apprezzando il Jace più sciolto di Sherwood, i baci non previsti, il repentino cambio di Simon, la sparizione veloce di Camille, una presenza più costante di Magnus e Luke… Bellissima davvero questa puntata! Voi che ne pensate?

Vi lascio con il promo del promo del prossimo episodio!

 

 

Gabriele

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