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Shadowhunters: The Mortal Instruments (2016) – Recensione 1×10

[SPOILER ALERT]

THIS WORLD INVERTED!”

 

 

Salve ragazzi, per chi ancora non lo sapesse il canale Freeform ha rinnovato la serie per una seconda stagione!!! Vi dico la verità, io sono contento, certo non sto proprio facendo i salti di gioia, ma mi sto godendo con tranquillità questa trashata.

 

 

Mancano solo tre episodi e poi sarà tutto finito, sinceramente sono dispiaciuto, anche se… sarebbe stato inutile allungare il brodo per come le cose sono state impostate! In compenso sono davvero curioso, di vedere come le cose si evolveranno nella seconda stagione.

 

 

Meliorn, il Seelie col tatuaggio verde trovato nelle patatine, conduce Clary e Jace verso un portale, attraverso il quale si sarebbero trovati in una dimensione alternativa che li avrebbe portati (tramite un altro portale ancora) a Valentine, di cui mi ero pure scordato che fosse il nemico per eccellenza. Finalmente la serie si carica di quella dose di autoironia di cui avrebbe tanto avuto bisogno nelle puntate precedenti (soprattutto le prime, dove tutti erano serissimi).

 

 

 

 

Clary si ritrova a vivere nella famiglia della Mulino Bianco con madre e padre, Valentine, presenti e innamoratissimi; Magnus Bane col pullover del nonno legge le carte e cambia la vita a Hodge e Luke che trovano la loro vocazione, il primo praticare le arti marziali e il secondo aprirsi una libreria (?)

 

 

 

 

Isabelle è una nerd impacciata che ha una cotta per il padre di Clary, per cui lavora, ma è innamorata di Simon che anche nell’universo alternativo mantiene lo stesso ruolo da sfigato (con l’aggiunta di un pessimo abbigliamento), Alec è più sicuro di sé e Jace vende caffè (?)…

 

 

 

Clary va a trovare Magnus Bane che ormai da tempo ha messo da parte i suoi poteri in quanto questo è un universo pacifico, affinché l’aiuti a trovare l’altro portale e si aiutano col ciondolo di Jocelyn che pare appartenga proprio a questo mondo. Mentre Clary cerca di mantenersi lucida tra un bacio e l’altro del paninaro/barista ambulante Jace, con Magnus cercano di trovare nell’Istituto, durante una festa senza senso (Il Cappellaio matto? Alice nel paese delle meraviglie? Why?), il portale che la condurrà dritta da Valentine.

 

 

 

Nel frattempo però, mentre Jace veglia sul portale in cui è entrata Clary (con Meliorn che fa yoga), Alec continua a dare i numeri, soprattutto dopo che Isabelle viene arrestata a nome del Conclave (e finalmente qualcuno dice in faccia a questa Lydia ciò che gran parte di noi pensa, che non le interessano le regole, lei vuole solo far fuori i nascosti al pari di Valentine. Batti il cinque Izzy!).

 

 

 

Poi, prima Alec scopre che la coppa non è più sotto la sua custodia, in seguito “forza” il suo legame parabatai (denudandosi, come è giusto che sia) per scoprire dove si trovi Jace mettendo in pericolo quest’ultimo e infine rassegnato si fa consolare dalla sorella che grazie al cielo non indossa più i vestiti della madre (anche se la sua presa di posizione è durata poco e a conti fatti non ha avuto senso dato il non seguito).

 

 

Jace, dato che nel portale si è introdotto un demone, decide di raggiungere Clary prendendo il posto del suo sosia fifone/barista col carretto, e dopo uno scontro col nascosto (e venendo anche ferito da questo sottospecie di alien che aveva preso il costume da uno dei demoni di Buffy), raggiungono il covo di Valentine trovandoci però una sorpresina: il padre di Jace, che doveva essere morto (ma a questo punto non più…).

 

 

 

Ho sempre affermato una cosa, che questa serie si prendesse troppo sul serio, tanti erano i dettagli che non tornavano eppure loro, i protagonisti credevano a tutto, pure agli asini che volevano. Finalmente è stato introdotto quel tocco di ironia che mancava totalmente ed era presente solo in alcuni personaggi (come Simon e a tratti Jace), ma non riusciva a penetrare proprio nella trama. L’universo alternativo è buffo ed è stato sicuramente una trovata geniale (per farci ridere per lo meno), pieno di battute a doppio senso per noi pubblico.

Magnus ritorna ad essere protagonista, nonostante abbia lasciato l’eyeliner a casa. Clary lo incoraggia e lo prende anche in giro ricordandogli quello che lei invece conosce, è un Magnus più trattenuto rispetto al nostro, in contrasto invece con un Alec che sa ciò che vuole e che addirittura pronuncia le stesse battute che Magnus avrebbe detto (e lo ha fatto) nell’altro universo. Perciò complimenti sia ad Harry e le sue “faccette” (e i suoi gatti), sia a Matthew per mostrarci piano piano un Alec turbato, per quanto la sua espressività lo permetta, o meglio confuso che vuole aggrapparsi ad ogni costo alle regole (perciò Lydia) dopo che ha perso fiducia nei suoi genitori e nel suo parabatai, ma anche per aver interpretato nell’altro universo un Alec che farebbe il sederino al primo.

 

 

Per quanto riguarda invece il duo Luke-Simon e la storyline poliziesca del primo…sono un po’ senza parole. Il tutto si salva grazie alla bravura di Alberto e le sue continue battute che stemperano una situazione al quanto nonsense se non penosa. Che motivo c’era di ritirar fuori questo agente degli affari interni? Che senso ha che questi sbuchi da solo mentre li pedina dopo 2-3 puntate che ci eravamo dimenticati di lui? Capisco che si volesse chiudere una porta lasciata aperta, ovvero la questione di Luke sospettato degli omicidi demoniaci, ma davvero potevamo evitare tutto questo teatrino con Simon che gioca a fare il killer pazzo. Ammetto anche che mi dispiace che si dia ancora così poco spazio a Simon, è stato trasformato in vampiro e gli abbiamo dedicato si e no un episodio e mezzo e poi è davvero così poco partecipe alle vicende a differenza dei romanzi.

 

 

 

A parte questa piccola parentesi, l’episodio sta tenendo il ritmo giusto per arrivare alla fine, certo le differenze dal prodotto cartaceo ci faranno storcere sempre il naso, ma il cast sta migliorando, la McNamara non mi provoca più l’orticaria con i suoi occhi al cielo (se ti vedesse Mister Grey…), è più nella parte, concentrata, agguerrita e preparata (quando l’ho vista combattere con Sherwood quel demone mi son chiesta se avessero adoperato delle controfigure); e Sherwood mi sta pian piano piacendo col suo Jace che quasi in lacrime ha guardato nella puntata scorsa il suo parabatai dopo non aver ottenuto il suo appoggio. Ma la domanda più importante ora è: che diamine ci fa ancora vivo il padre di Jonathan “Jace” Wayland?! (dato che nei libri di certo non abbiamo una resurrezione).

 

 

Vi lascio con il promo del prossimo episodio ragazzi!!!

 

Gabriele

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