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Shadowhunters: The Mortal Instruments (2016) – Recensione 1×04

[SPOILER ALERT]

RAISING HELL

 (Questo disegnare pentagoni mi ha ricordato tanto la serie Streghe.)

 

Salve mondani!
Per quanto la trama stia iniziando a prendermi (nonostante le palesi differenze con i libri), la sceneggiatura e la qualità recitativa mi lasciano davvero con l’amaro in bocca spesso e volentieri.

Accettiamolo, questa serie sarà diversa dalla saga della Clare. Quindi non aspettiamoci più dialoghi o scene prese pari pari dal libro, questi è solo uno spunto. Tale verità sta iniziando a farsi largo in me.

 

La quarta puntata si apre e si chiude con Clary, che come era piena di dubbi e di frammenti di ricordi sfocati all’inizio, lo è pure alla fine dell’episodio, forse leggermente più frustrata di non aver nulla ancora tra le mani.

 

Finalmente però la vediamo in vesti più comode (una tuta) e adatte alla sua età e al personaggio che interpreta (in quanto dovrebbe sempre essere una ragazza normale di 18 anni e non una modella o una motociclista sexy). E va bene che la sua casa è stata rasa al suolo e non può accedere  più al suo armadio, ma i vestiti di Isabelle risultano parecchio ridicoli su di lei, soprattutto perché sembra starci a suo agio, quando invece non dovrebbe.

 

Dopo un battibecco con Simon (uno dei pochi del cast a rendere bene il proprio personaggio, impacciato, dolce e spiritoso), che pare essere ancora una volta l’unico che mette in discussione l’esistenza di questo pericoloso mondo “magico” e sente la necessità di normalità, si parte alla volta dell’incontro con Magnus Bane.

 

Il protagonista di questa puntata è proprio lui, affascinate ed ironico stregone. Harry Shum è un genio, ha reso questo personaggio abbastanza fedele al libro (il che avrebbe costituito sicuramente una garanzia riportare sullo schermo un personaggio così affascinate), elegante e spiritoso. Certo il trucco da occhi di gatto-gialli a mio parere compiuterizzati, era abbastanza finto, ma il nostro Harry si destreggiava bene tra incantesimi e quant’altro di magico. Credo che sia davvero l’unico che sappia come muoversi.

 

E a proposito di questo, ma solo io ho trovato Clary ridicola nel fare quella piroetta per uccidere il demone della memoria? Vi prego ditemi che siete rimasti tra l’imbarazzato e lo scioccato come me! L’azione c’è, ma la gran parte del cast è talmente impacciata, talmente disorganizzata che creano solo confusione. Jace viene afferrato dal demone e Isabelle si avvicina per aiutarlo, peccato che sembrava stesse acchiappando le mosche, per non parlare della successiva”mossetta” di Clary e per un momento ho creduto che avesse infilzato Izzy.

 

Dopo aver steso un velo pietoso sulla poca preparazione del cast alle scene d’azione, ritorniamo al fulcro della puntata che oltre ad essere il Magnifico Magnus (o il Magnifico Harry, che come ho già detto adoro fin dai tempi di Glee. L’unico che non cantando arrivava comunque al pubblico) è Alec, che di fronte al pagamento del demone della memoria (un ricordo caro di ciascuno di coloro che lo avevano evocato col pentagono), rilascia il suo ricordo della persona che più ama, ovvero Jace, stupendo quest’ ultimo. Alec però di fronte alla realtà, che aveva sempre negato e che più volte sua sorella aveva cercato di mostrargli (interessante i dialoghi tra i due fratelli, forse tra i più riusciti), si spaventa e scioglie il legame scatenando l’ira del demone. Nonostante tutto però ancora una volta Jace salverà il suo Parabatai, mostrando chiaramente che al di là dello stupore iniziale, il suo legame con Alec è sincero.


 

In realtà in questa puntata non succede nulla di nuovo, ma vengono gettate le basi per delle prossime sottotrame, anticipate dalle continue frecciatine di Magnus a Alec e da Simon che decide di ritornare all’hotel Dumort per un motivo che probabilmente ci verrà svelato nella prossima puntata (forse è un po’ presto rispetto ai libri, ma a questo punto, seguendo il ritmo della serie potrebbe anche andar bene questa anticipazione).

 

Conclusioni:

In questa puntata fanno una veloce comparsata Valentine e Luke, se l’ultimo non ci ha portato nessuna nuova informazione, ma la sua presenza non mi ha minimamente disturbata, il primo invece è stato protagonista di una scenetta comica che potevamo evitarci. Nel suo covo/laboratorio di Dexter (dove ci son mille diavolerie!) spuntano due individui che giocano a nascondino (mostrando solo i loro occhi) e che vengono beccati all’istante venendo fatti fuori a suon di alitosi. Ma siamo seri? Ma avevamo bisogno di una scena simile? Secondo me bastava solo la visione di Clary a fine puntata dove un Valentine abbastanza cattivo le intima di darle la coppa se vuole sua madre. Perciò dico, perchè ridicolizzare il personaggio di Valentine, che già fino ad ora è apparso un po’ sottotono e per nulla crudele e sadico come dovrebbe essere.

 

Per quanto riguarda il resto questa volta ci siamo concentrati di più su un nuovo rapporto: quello tra Magnus e Alec.

 

E’ palese che succederà qualcosa, anche a chi non ha letto i libri, palese quanto tra Jace e Clary scoppierà a breve l’amore. Questi ultimi mi sono piaciuti in questa puntata. Niente sospiri e sguardi da pesce lesso da parte della McNamara (a parte quando lo ha visto a torso nudo, ma lì ho tentennato anche io).

 

 

Il rapporto tra i due sta diventando più saldo, e ormai ho accettato che questo Jace di Sherwood sia molto più dolce rispetto all’originale.

 

Purtroppo però ancora una volta il mio giudizio sulla Mcnamara non è del tutto positivo: la sua coggiutaggine alle volte rasenta l’arroganza e il suo non star a proprio agio nei panni di una giovane 18 enne, quale invece dovrebbe essere, mi confonde. Però non posso negare che quando spalanca i suoi occhioni chiari spaventata (e questo è un punto a suo favore dato che la Clary del libro alle volte risultava quasi fredda, per lo meno nel primo libro) e sembri sul punto di piangere, nonostante abbia ammorbato tutti col trovare sua madre, provo tenerezza per lei e non riesco ad odiarla.

 

Questa puntata mi ha fatto ridere, e non per gli strafalcioni tecnici, ma per la comicità e le battute a tempo (principalmente di Magnus) finalmente, ma ho sempre mille dubbi e trovo sempre mille difetti tipo: ma la presenza dell’amica di Simon? Dot se n’è andata così velocemente senza un ciao?

 

Anche voi, come me trovate, che ci siano cose che non tornino?

 

Vi lascio con il promo del prossimo episodio!

Alla prossima recensione!

 

Gabriele

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