Recensioni,  SKAM Italia,  Telefilm

SKAM Italia – Recensione 1×10

Prima di tutto scusatemi per la mancata recensione della settimana scorsa ma la sessione estiva sta già mietendo vittime e non ho avuto il tempo di dedicarmi alla scrittura, purtroppo.

Siamo quasi giunti al termine della prima stagione di SKAM Italia ed io mi sto già disperando perchè ho amato alla follia questa prima stagione ma sto esultando perchè non vedo l’ora di vedere come andranno avanti le storie dei nostri personaggi e poi insomma, voi sapete cosa sto aspettando, no?

In questo decimo episodio non c’è stata neanche una scena che io non abbia apprezzato, sono state tutte costruite benissimo ma, se devo proprio scegliere, ho adorato il confronto tra Martino ed Eva e la scena finale in cui tutte le ragazze si occupano di Silvia ed in cui vediamo Sana senza hijab e con i capelli sciolti (ma quanto è bella Beatrice Bruschi? Sono incantata).

Diciamo che questo episodio ha dato il via anche a tutto ciò che sarà nelle prossime stagioni…dietro alle parole di Martino io già vedo altro, tutto quell’altro che sappiamo succederà, almeno a grandi linee, idem dietro a ciò che sta succedendo a Silvia e sto davvero fremendo, SKAM è così, ti rapisce per il suo ritmo e per ciò che racconta e tu non puoi far altro se non correre insieme alle storie dei protagonisti, è meraviglioso.

Sono ironica, calmi…

Non è in dubbio che Martino tenga tanto ad Eva e a Giovanni così come è scontato che si sia comportato male cercando di farli lasciare usando una confidenza che Eva gli aveva fatto, siamo tutti d’accordo che sia stata una scelta orribile ma a quell’età tutti sbagliano e certe volte non riesci a prendere le decisioni giuste, soprattutto quando ci sono di mezzo le emozioni, Martino credeva di averla fatta franca e che nessuno avrebbe mai potuto scoprire il suo imbroglio ma, purtroppo, la verità viene sempre a galla, quando meno te l’aspetti e causando più danni di quelli che avresti potuto immaginare.

 

Federico Cesari è stato straordinario in quella scena, ho avuto la conferma di vedere l’essenza di Isak in un personaggio che non è Isak ma trasmette ciò che lui era in modi diversi…non potrei esserne più felice, questa realizzazione è stata illuminante, un vero e proprio dono, grazie davvero.

In questo episodio ho shippato Giovanni ed Eva come non mai, ho avuto gli occhi a cuore in ogni loro scena e quando il ragazzo si è buttato contro Federico che camminava per i corridoi insieme ad Edoardo internamente ho urlato: “FALLO A PEZZI GIO”, ero con lui, in tutto e per tutto, sentivo i suoi sentimenti, la sua rabbia, la sua delusione, la frustrazione, l’amore che prova per Eva, la nostalgia, la voglia di farla pagare a tutti…ed è stato bellissimo.

Le ragazze ovviamente sono spettacolari, la loro amicizia è la cosa più speciale dello show, ci insegnano che le amiche devono esserci sempre, nonostante tutto, a prescindere da tutto e tutti, devono coprirci, aiutarci, sostenerci, sorbirsi i nostri pianti e ridere insieme a noi, occuparsi di noi, accudirci e…beccarsi il vomito sui vestiti quando ci ubriachiamo e…non avere nessun pregiudizio, non giudicare, non puntare il dito ma amarci per come siamo, sempre e comunque.

Stavo per piangere in ogni minuto di quella scena fino a sorridere tra le lacrime per la dolcezza di quelle ragazze strette l’una all’altra nel letto pronte a dormire insieme prima della rivelazione finale…chissà se cambieranno qualcosa anche in merito a questa questione…

L’accenno alla madre di Martino ha innescato la stessa reazione che mi innescò lo stesso accenno nella serie norvegese e cioè la voglia pazza di conoscere di più la vita di Martino e di proteggerlo nonostante la rabbia provata per ciò che ha fatto ad Eva e a Giovanni…pur capendo quel comportamento eh.

Ora, parlando della questione femminismo, avrete visto il post che Ludovico Bessegato, il regista di SKAM Italia, ha scritto su IG e dato che mi occupo di recensire il remake mi pare giusto dire qualcosa in merito.

Non capisco l’attacco alla parola femminista associata ad una serata alcolica in cui le ragazze single si riuniscono per coalizzarsi nell’odio contro i ragazzi…tutte le ragazze ridevano ed erano felici, il termine femminista è stato utilizzato puramente in modo ironico e non mirava certo a sminuire il femminismo stesso e a renderlo una mera parata di odio contro gli uomini, sappiamo benissimo che essere femministe non vuol dire ODIARE GLI UOMINI ma, ovviamente, se le persone non si attaccano ad un termine per criticare qualcosa non sono contente, eh?

Non penso che le lesbiche si siano sentite offese per una mera allusione che non aveva niente di offensivo dietro, sia Eva che Alice ridevano e facevano battute in merito ma di certo non miravano ad offendere donne che amano altre donne quindi, un respiro, due respiri e state tranquille. Nel caso in cui vi siate sentite attaccate o discriminate, mi dispiace davvero ma non era questo lo scopo di nessuno, ne sono certa.

SKAM grida femminismo da ogni poro, grida girl power da sempre senza il bisogno di sbandierare questi concetti ai quattro venti a parole…e sono pienamente d’accordo con il regista, contano i fatti e non le parole, quando da un comportamento vediamo ciò che c’è bisogno di vedere e ciò in cui crediamo che bisogno c’è di urlarlo? Non serve a nulla e, anzi, chi ostenta un modo d’essere dando aria alla bocca spropositatamente il più delle volte non crede davvero in ciò che dice, specialmente quando i gesti non rispecchiano pienamente ciò che si dice quindi si, io ho piena fiducia nel lavoro che si sta facendo in SKAM Italia…proprio nelle scorse recensioni ho parlato di quando stia adorando il mostrare ogni lato delle donne, in questo caso, anche quando si ritrovano ad andare in bagno per il ciclo, abbattere i tabù che girano intorno al mondo femminile non è FEMMINISMO?

Per questa settimana è tutto, la prossima recensione sarà l’ultima, almeno per ora poi…aspettiamo solo il trailer della seconda stagione, giusto?

Voto all’episodio: 9

La dolcezza di questo gesto, mi sono sciolta…

Irene

Commenti disabilitati su SKAM Italia – Recensione 1×10

Salve, sono Irene e non ho mai amato definire la mia persona e ciò che faccio. So solo che ciò che viene scritto, nel momento stesso in cui viene composto, non è più solo mio ma anche di chi legge. Sono curiosa di sapere in che modo lo sarà. Meglio nota come vulcano d'idee o l'Arti(coli)sta per un chiaro e semplice motivo: la scrittura è il mio elemento, l'arte che mi scorre nelle vene, il modo più realistico e spontaneo che ho di vivere.