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SKAM Italia – Recensione 2×03

Il terzo episodio della seconda stagione di SKAM Italia è stato sicuramente interessante e ricco di scene importanti a livello di narrazione e di evoluzione del protagonista che sta mettendo sempre più in risalto alcuni tratti del proprio carattere che lo rendono quello che è e quello che sarà accanto a Niccolò quando, finalmente, riusciremo ad avere una gioia, LA gioia più grande.

Passo in rassegna prima alcune cose e poi arriverò al punto focale di tutta la recensione e cioè la scena in cui Martino fa il test sull’omosessualità e, ovviamente, le scene finali che ci hanno letteralmente tolto il fiato per l’immensa emozione.

Ho il bisogno di dire che mi mancano Eva ed Eleonora, si sente che non ci sono e in questo episodio me ne sono resa conto ancor di più, quando Eva ha preso in mano la situazione alla festa è stato chiaro e quando poi osservava con così tanto interesse Martino baciare Emma sono rimasta un attimo perplessa e avrei tipo voluto una clip tutta dedicata ai pensieri della ragazza in quel preciso momento, dico davvero.

Abbiamo finalmente conosciuto l’argentina che sto ancora cercando se abbia un ruolo all’interno della stagione o se sia solo la ragazza più desiderata e bella della scuola che tutti cercano di conquistare senza alcun successo, c’è da dire che l’attrice è davvero molto affascinante, è semplice ma attrae quindi…capisco benissimo i ragazzi che assistono alle partite di pallavolo pur non essendo minimamente interessati.

Abbiamo visto un Martino totalmente disinteressato che cercava forzatamente di reagire come i suoi amici (senza riuscirci) ma dalla verità non si può scappare ed è proprio il corpo umano a mettere in evidenza ciò che non è, non si può mentire a se stessi perchè ci tradiamo con le nostre mani, sempre e comunque.

Caro Giovanni, ti sto amando alla follia, sappilo.

Nella scorsa recensione parlavo di una scena tra Jonas e Isak che avrei tanto voluto avere qui nella versione italiana e sono stata accontentata (e ne sono anche molto più soddisfatta) non si tratta proprio ancora della stessa circostanza ma abbiamo avuto un accenno di quello che Giovanni farà quando Martino gli dirà la verità…ha già avuto dei sentori e quei suoi occhi mi hanno trasmesso comprensione e tanto affetto e spero davvero che Martino capisca che non deve avere paura del giudizio dei suoi amici perchè non hanno pregiudizi e gli staranno accanto, Giovanni in particolar modo anche se, per vari motivi, sappiamo come mai Martino teme di più lui e non sa come uscire allo scoperto.

San Giovanni da Roma, grazie per essere il paladino della normalità, grazie.

Martino che rimane deluso e si innervosisce anche per il risultato del test mi ha fatto davvero intristire e desiderare di volerlo abbracciare, lui sa cosa prova e cosa vive eppure, pur avendo interiorizzato il suo essere, non riesce ancora a sentirsi giusto del tutto e, infatti, cerca su internet metodi per eccitarsi con una ragazza pur essendo gay e io come potrei non reagire a questa scena?

Stavo per scoppiare a piangere, avrei voluto dirgli che va tutto bene, che non deve essere come gli altri, che può e deve essere chi vuole senza paura, senza obbligarsi ad essere chi non è e non sarà mai.

Non parliamo poi della scena in cui lascia la partita per andare a scusarsi con Emma dicendole che gli piace una ragazza di terzo ma che si è comportato male con lei e non sa come farsi perdonare, lì si è proprio messo nella condizione più sbagliata ma che in quel momento gli sembrava giusta, naturalmente. In quel momento mi sembrava quasi stesse chiedendo scusa di essere ciò che è e non si può minimamente accettare una cosa simile, caro Martino, sei meraviglioso e sei prezioso e tra poco Niccolò tuo te ne farà rendere conto al mille per mille, non temere.

Ora, parliamo delle due SCENE che ci hanno perdere almeno dieci anni di vita.

Premessa:

Ho letto ovunque di persone deluse dalla scena finale e di persone che invece hanno capito da cosa è dipesa la differenza sostanziale tra la scena della versione norvegese e di quella italiana, anche sotto ad un post della mia pagina Facebook sugli Evak mi sono ritrovata con molti commenti di questo genere (non sarebbe proprio questo lo spazio giusto per dire questa cosa ma ci tengo davvero a farvi sapere che ho apprezzato davvero le ragazze che parlavano sotto quel post, non si sono attaccate e hanno espresso la propria opinione con tutta calma e con la voglia di capire anche le altre che non erano d’accordo con la propria idea, sono davvero fiera di questo fandom che comunque ha le sue mele rovinate eh) e non ho risposto perchè aspettavo di scrivere la recensione per esprimere al meglio il mio parere, come sempre.

Isak e Martino non sono lo stesso personaggio, non hanno lo stesso carattere, non sono uguali, non si comportano allo stesso modo e, di conseguenza, alcuni dettagli cambiano a seconda della versione di SKAM che guardiamo.

Come abbiamo visto Martino non era terrorizzato dal bacio che stava per scattare come invece lo era Isak in cucina, non aveva timore di quello che stava per succedere e che voleva con tutto se stesso, era in trepidazione, la tensione poteva tagliarsi con un coltello ma lo scenario che abbiamo visto non è di certo lo stesso degli Evak in quella cucina.

Un altro esempio è la scena in cui ballano, Martino è sciolto e cerca dal primo momento lo sguardo di Niccolò, non è imbranato o goffo, è sfacciato, vuole Niccolò e glielo fa capire, inchioda gli occhi nei suoi e non li stacca mentre Isak si vedeva che voleva Even ma che ne aveva ancora paura, era un desiderio che ancora lo sconvolgeva mentre qui Martino è sceso già a patti con se stesso e con quello che vuole, non ha paura, non deve ancora pensarci.

Devo dire che per un momento avevo creduto anche io all’ipertricosi di Maddalena perchè Niccolò era serissimo e non sembrava stesse mentendo, poi ovviamente si è tradito con la battuto su Lo Hobbit e l’abbiamo mascherato tutti.

Gli attimi finali sono stati magici, le dita della mano di Niccolò tremavano mentre sfioravano quelle della mano di Martino e per un attimo il mondo si è fermato e ho iniziato a tremare anche io, sentivo il loro desiderio, la trepidazione, l’attesa, l’avvicinamento delle labbra e…boom, l’interruzione brusca ed improvvisa, se ci sono rimasta male io figuriamoci loro…

Devo dire questa cosa, devo proprio.

E’ STATO DAVVERO UN COLPO BASSO INSERIRE LA BATTUTA SU ELIO EH, noi qui abbiamo tutti pensato a Call me by your name e, per un momento, abbiamo temuto che Martino se ne uscisse con un “Oliver” sussurrato lì a caso. Non si gioca così con i nostri feels, non si fa, è altamente illegale ma, son sincera, ho apprezzato davvero tanto questi parallelismi e questi riferimenti velati ma che il fandom ha percepito forte e chiaro. Le dita che si sfiorano poi…

Ora, io sto scrivendo la recensione con un giorno di ritardo, lo so ma ieri ho avuto dei problemi tecnici e non sono riuscita a pubblicarla e voi sapete benissimo che giorno è oggi.

Oggi è il giorno in cui uscirà QUELLA clip e sappiamo tutti di cosa sto parlando quindi facciamoci compagnia e cerchiamo di perdere testa, cuore e organi interni perchè stanno per avvenire delle cose che ci regaleranno tante gioie ma anche un bel po’ di sofferenza ma, insomma, per arrivare ai giorni felici si devono attraversare anche quelli tristi, no?

Dovrei parlare anche della questione “generalizzazione sui gay” ma è un argomento di cui parlo molto spesso quindi direi che per questa volta posso saltare questa parte, sapete cosa ne penso ma diciamo che aggiungo solo una cosa:
Non siamo tutti uguali e non meritiamo di essere classificati con determinate caratteristiche perchè non siamo un elenco di cose, siamo persone e, anche se si trattava di un commento carino, non è ugualmente giusto. Le classificazioni non vanno bene a prescindere dall’essere positive o negative. Non si classificano le persone.

Niccolò ci va leggero eh…

Voto all’episodio: 8

Alla prossima settimana cari ragazzi e buon Halloween, stasera festeggeremo insieme ai Rames, c’è cosa più bella?!

P.s. voglio più scene tra Martino e la sua mamma perchè sono davvero troppo teneri e approvo assolutamente la scelta di inserirla praticamente nella storyline.

P.p.s. Federica che si ritrova ad essere l’unica senza l’altra metà della coppia per ballare mi ha fato sentire tanto triste, proteggete quel tesoro, se lo merita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Irene

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Salve, sono Irene e non ho mai amato definire la mia persona e ciò che faccio. So solo che ciò che viene scritto, nel momento stesso in cui viene composto, non è più solo mio ma anche di chi legge. Sono curiosa di sapere in che modo lo sarà. Meglio nota come vulcano d'idee o l'Arti(coli)sta per un chiaro e semplice motivo: la scrittura è il mio elemento, l'arte che mi scorre nelle vene, il modo più realistico e spontaneo che ho di vivere.