Squid Game 2 – Top o Flop? [no spoiler]
Dal 26 dicembre su Netflix è disponibile Squid Game 2, la seconda stagione di quello che potrebbe tranquillamente essere considerato un successo mondiale. Quali sono però i rischi della riapertura di un progetto autoconclusivo? La scelta di un finale aperto lasciava un ampio margine di manovra per un eventuale ritorno ma il rischio, la vera sfida, è non incappare nella banale riproposizione di qualcosa che abbiamo già visto.
Squid Game 2 – Cosa non va?
Per rispondere alla domanda posta sopra, non va niente. Non va che 456 sospetta pure di me che guardo la serie da casa e non di chi ha un cartello appeso al petto con su scritto: “Guardami, guardami, non pensi che io abbia qualcosa di losco?” Non va che i personaggi spesso si dimenticano di essere in un gioco mortale e non tra i bambini dei giardinetti che devono provare le nuove Lelli Kelly (scusate, sono degli anni ’90). Non funzionano i giochi lunghissimi per sterminare quanta più gente possibile, perché non c’è l’anticamera di un’idea. Non va che questa “vendetta” non ha alla base un’idea, un piano, un qualcosa, non ha niente. Non va che i protagonisti “fuori” sono delle zucchine marce che non collegherebbero due punti neanche pagandoli oro, ma sopratutto non va che la seconda stagione è la versione brutta della prima con un pizzico de la terza stagione de La casa di carta.
Squid Game 2 – Flop
Per creare una seconda stagione a mio parere bisognerebbe chiedersi: “Come miglioro il tiro? Come posso filtrare meglio il messaggio?” Quell’unica, misera, idea innovativa è quella alla quale è stato dato il più misero spazio di tempo. Squid Game era innovativo, impattante, ti prendeva e non potevi far altro che macinare episodi, uno dopo l’altro. Purtroppo durante la seconda stagione non ho avuto la stessa sensazione, perché sapevo esattamente cosa stavo per andare a vedere. Proprio per questo portare delle novità sullo schermo non era importante, ma essenziale.
Un passo avanti e due indietro
Bisognava cambiare tutto e non è cambiato nulla. Dopo la morte di 001 nella prima stagione si poteva dare ai giochi un senso diverso, nuovo, possibilmente migliore, magari scegliere meglio i partecipanti. Non chi si indebita per ragioni legate al voler prendersi cura di qualcuno ad esempio, ma persone egoiste, avide che con i giochi, se pur violentissimi, capiscano, anche se poco prima di morire, come hanno sprecato la loro vita. Mi sembra che anche la scelta dei personaggi di questa stagione sia assolutamente folle, sicuramente ci fa empatizzare di più, ma non propone nulla di diverso. È esattamente come la scorsa stagione con 067 o 199, la prima stagione l’abbiamo vista, vi prego andiamo avanti.
Squid Game 2 – Top
I nuovi concorrenti, ecco loro, o meglio, gran parte di loro, sono assolutamente top. Seppur vige l’idea che lì non c’entrano nulla, nutro un amore sconfinato per le loro storie. Alcuni hanno un ruolo importante in termini di “politicamente corretto”, altri invece movimentano un po’ la situazione e sebbene mi risultino macchiettisti, alla fine fanno il loro sporco lavoro sufficientemente bene.
Anche i nuovi giochi sono super interessanti e se fossero stati più corti e strutturati meglio, devo ammettere che avrebbero senza dubbio surclassato alcuni precedenti: violenti, spietati e folli, ossia la cifra perfetta per Squid Game, che sui giochi orientali è una garanzia. Semplicemente fantastici.
La speranza è l’ultima a morire
La speranza è che questa stagione sia stata una transizione e che la terza e ultima riesca ad invertire la rotta e proporre positivamente o negativamente qualcosa di nuovo, di non visto, che mi prenda e mi scuota. Vi dico la verità: non mi sembrano delle basi solide per vedere qualcosa di diverso quando uscirà la stagione, ma la speranza è l’ultima a morire.
Sara