Super Mario Bros. - Il Film – Recensione
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Super Mario Bros. – Il Film – Recensione

Benvenuti nella recensione di Super Mario Bros. – Il Film, che noi Redheads abbiamo potuto vedere in anteprima il 4 aprile scorso al The Space Cinema Odeon di Milano, doppiato in italiano! Nella recensione non saranno presenti spoiler riguardanti la pellicola. Siete pronti? Cominciamo!

Recensione di Super Mario Bros. – Il Film

“Forse vi starete chiedendo come sono finito in questa situazione…”, semicit. di una trovata ormai stantia per iniziare un racconto, spesso ironico e scanzonato – e del resto chi scrive è figlio del 1988, la prima serie TV che ho seguito si chiama Mighty Morphin Power Rangers (1993) e manco sapevo fosse una serie TV, all’epoca li chiamavamo telefilm e non capivamo fino in fondo in che modo fosse strutturata quella serialità fatta di episodi visti a caso in TV – dicevo, forse vi starete chiedendo come sono finito in questa situazione: sono il fratello di Erica, una delle colonne portanti di questo sito, ho i baffi da quando mi hanno trascinato nell’adolescenza e non porto il cappello ma, se lo facessi, sicuramente sarebbe rosso: in effetti, è proprio di fratelli che parla questo film, come quel Bros. nel titolo potrebbe avervi suggerito… due fratelli super, tanto da aver portato una azienda di carte da gioco e giocattoli a conquistare il mondo fuori del suo natio Giappone quando il neonato mercato dei videogiochi che stavano tentando di conquistare pareva una bolla speculativa ormai già scoppiata: avanti veloce nel 2023 ed ecco che Nintendo, in collaborazione con la Illumination di Chris Meledandri (quelli dei Minions, per intenderci) ci presentano il primo film d’animazione di Super Mario

Non so se l’ho reso sufficientemente evidente, ma sono andato a vedere questo film con gli occhi di un bambino, emozionato com’ero già dai trailer diffusi finora che mostravano il Regno dei Funghi e diverse altre ambientazioni ricostruite con amore e dettagli provenienti dalla lunga serie di videogiochi di Super Mario: non credo di esagerare dicendovi che non c’è una scena priva di una citazione, una strizzatina d’occhio, un cartello appeso che non dica qualcosa proveniente dalla storia di una delle più famose icone dei videogiochi – probabilmente il videogioco per antonomasia, simbolo di un intero settore tanto quanto Topolino lo è stato per decenni nell’animazione. Nintendo e Illumination devono sapere bene di avere a che fare con un pubblico fatto da molti come me, perché si sono giocati subito la carta della nostalgia partendo dallo stesso logo cinematografico, senza però abusare di un citazionismo fine a se stesso: nonostante tutto quello che vi ho detto finora, infatti, il film prosegue leggero e sereno verso il suo gran finale senza mai esagerare, anzi forse senza mai davvero sottolineare questo gusto celebrativo che parla agli appassionati ma risultando invisibile a chi non conosce o non coglie quei piccoli dettagli. 

Innanzitutto, loro: Mario e Luigi sono due fratelli che hanno aperto da poco la loro ditta omonima per realizzare il sogno di una vita, fare insieme gli idraulici a dispetto di cosa pensa la loro famiglia di italo-americani residente a Brooklyn – e via di stereotipi: “Mamma mia!”, pizza, mandolino… no, forse il mandolino no, ma c’è tanta ironia bonaria sulla caratterizzazione “italiana” di Mario che risale alle sue stesse radici, a quel nome così esotico per un’azienda giapponese che tentava faticosamente di mettere piede negli USA e trovò un anfitrione italiano coi baffoni come Jumpman, il protagonista del loro primo videogioco di successo (Donkey Kong), a cui per gratitudine venne poi cambiato il nome in Mario, appunto. Mario detesta sentirsi sminuito e non apprezzato, ma niente sembra mai riuscire a buttarlo giù, complice il rapporto con il fratello Luigi, più impacciato e timoroso ma evidentemente leale e amorevole verso il fratello maggiore che è sin da subito il suo eroe personale: in un curioso gioco di richiami al soggetto del film live action del 1993 con Bob Hoskins e John Leguizamo, Mario e Luigi finiranno per caso in una misteriosa tubatura verde che li condurrà nel Regno dei Funghi, dove verranno separati: Luigi cade nelle Terre Oscure già controllate dal malvagio Bowser e il suo esercito di tartarughe Koopa, Mario incontra Toad, un ometto-fungo amante della cucina e dell’avventura che lo porta dalla principessa Peach per poter salvare Luigi e, possibilmente, anche tutti loro. I ruoli sono quasi ovvi, la storia è talmente semplice da venire direttamente dal NES a 8 bit sul quale la maggior parte di noi ha mosso i primi passi virtuali nel mondo dei videogiochi e con Mario, ma aspettarsi qualcosa di diverso credo non avrebbe alcun senso: Mario Bros. pesca a piene mani da decine di anni di videogiochi miscelando con intelligenza e in forma nuova gli elementi tipici di quei prodotti – salti, corse, piroette, gare di kart, power-up e urletti con la dolcezza di personaggi semplici, infantili quasi, eppure tanto genuini nella loro caratterizzazione da non risultare stucchevoli – all’interno di un media diverso, insieme alle componenti originali di questo racconto.

Credo sia necessaria una menzione d’onore per il doppiaggio: mi sono goduto la prova di Claudio Santamaria (il Batman degli anni Duemila, come voce di Christian Bale: irroconoscibile se avete in mente la sua voce profonda e cavernosa da Cavaliere Oscuro!), la perfetta Valentina Favazza nei panni di Peach (Jyn Reso di Rogue One), Emiliano Coltorti per Luigi (lo conoscerete come doppiatore di Ben Barnes in Shadow and Bone, Sebastian Stan nell’MCU, Evan Peters in Dahmer), Nanni Baldini nel guscio del cattivissimo Bowser (ma lo ricordiamo come Ciuchino di Shrek e il dottor Turk di Scrubs) – insomma, degnissimi interpreti nella nostra lingua di attori del calibro di Chris Pratt, Anya Taylor-Joy e Jack Black che hanno doppiato rispettivamente in originale Mario, Peach e Bowser!

Sebbene il film sia autoconclusivo, ci chiediamo cosa potrebbe riservare un eventuale seguito. Per concludere la recensione di Super Mario Bros. – Il Film vi consigliamo di restare in sala per non perdervi le due scene dopo i titoli di coda!

Super Mario Bros. – Il Film vi aspetta quindi al cinema.

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Alessio

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Laureata in Lettere. Scrittrice, serializzata e lettrice accanita.