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Supergirl – Recensione 1×20 (Season Finale)

[SPOILER ALERT]

MYRIAD!”

 

 

 

Eccoci ragazzi, con Better Angels si è chiuso il primo anno di vita di Supergirl, serial CBS dedicato alle avventure della Ragazza d’Acciaio di casa DC Comics, che tra alti e bassi pare essere riuscito a strappare il rinnovo per una seconda stagione. Una seconda stagione che dovrà mostrarsi migliore sotto molti punti di vista rispetto a quella appena terminata, a partire dallo sviluppo di una trama orizzontale solida e continuativa, che non emerga solo in pochi episodi per poi concludersi in maniera alquanto imbarazzante.

In Better Angels l’intero cast di protagonisti è stato vittima di sbalzi di umore al limite dell’incomprensibile, andando così a privare l’episodio di un qualsivoglia momento di pathos.

Diciamo questo perché tutto il discorso legato a Myriad e al piano di Non (Chris Vance) è finito nel peggiore dei modi possibili, con un repentino cambio di idee del kryptoniano, passato in seguito a una prima sconfitta, dal voler utilizzare i terrestri per salvare il pianeta al voleri sterminare tutti, così, d’amblè che ha messo in evidenza quanto il personaggio fosse scritto in maniera approssimativa e confusionaria.

Ma non è stato soltanto il compagno di Astra a soffrire carenze a livello di sceneggiatura: da Alex (Chyler Leigh), che è riuscita a scollegarsi dal controllo mentale di cui era vittima grazie all’apparizione di sua madre, neanche fosse l’epifania della Madonna a Lourdes, fino a Cat Grant(Calista Flockhart), che continua a non collegare Kara (Melissa Benoist) a Supergirl nonostante un suo sguardo di settimana scorsa sembrava averci suggerito che fosse finalmente arrivata a scoprire la verità.

 

 

Non ci vergognamo a dire che fino all’ultimo abbiamo fatto il tifo per Non, l’unico che poteva salvarci dallo scempio che si stava manifestando sotto ai nostri occhi, letteralmente in fiamme. E invece gli occhi fumanti alla fine ce li ha avuti proprio Non, ucciso dalla Ragazza d’Acciaio in uno scontro di viste calorifiche in salsa Dragon Ball Z, in cui, tra coreografie e effetti speciali, non si è salvato niente.

 

 

Oltre alla continua messa in scena di queste scelte al limite del ridicolo, Better Angels ha perpetrato nel giocare con la figura di Superman, mandando ancora una volta avanti il concetto di “vedo non vedo”, “c’è ma non posso mostrarlo e quindi gli inquadro solo i piedi in modo sfuocato”. Davvero, basta. Ci auguriamo vivamente che nella prossima stagione questo problema venga risolto una volta per tutte, che sia con l’introduzione in pianta stabile dell’Ultimo Figlio di Krypton come personaggio e, non come ombra onnipresente o con la sua totale esclusione dallo show! Poco importa, basta che Supergirl torni a costruirsi un universo con le sue sole forze, senza ricorrere a questi mezzucci pur di accaparrarsi qualche spettatore in più. Anche perché di figure interessanti, ma ovviamente mal sviluppate, il telefilm ne dispone in grande quantità.

 

 

Ci viene in mente tutto quello che poteva e doveva essere fatto con Winn (Jeremy Jordan), ridotto a mera macchietta comica nonché brutta copia del Cisco di The Flash, ma anche al personaggio di Maxwell Lord (Peter Facinelli), la cui ambiguità morale non è ancora riuscita a trovare la sua giusta direzione, facendoci rimpiangere la personalità del Lex Luthor di Michael Rosenbaum in Smallville.

Tralasciando il finale buonista e compagnone riprodotto nella foto qui sotto, Supergirl ha deciso di congedarsi con un cliffangher che ci ha mostrato l’arrivo di una misteriosa navicella kryptoniana, al cui interno sembra esserci qualcuno di molto familiare per Kara. Vista l’introduzione del progetto Cadmus e le parole degli autori al riguardo, questa chiusa ci ha lasciati molto sorpresi, in quanto apparentemente incoerente con gli obiettivi che lo show sembrava essersi prefissato per il suo secondo anno. Insomma, Better Angels è riuscito ad apparire confusionario anche nei suoi momenti finali, un dato che ha confermato ancora una volta quanto il serial abbia urgente bisogno di un forte cambio di rotta, una nuova direzione che ci auguriamo possa essere evidente fin dalla season premiere del prossima stagione.

 

Alla prossima recensione ragazzi!

Gabriele

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