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Supergirl – Recensione 4×02

La quarta stagione di Supergirl è decisamente incentrata sulla lotta contro la discriminazione degli alieni. Ci troviamo di fronte ad un qualcosa che nonostante in questo caso si tratti di fantasy tocca un argomento purtroppo davvero attuale anche nella realtà di tutti i giorni. Mi azzardo a dirvi che questa stagione potrebbe diventare la mia preferita in assoluto proprio per merito del tema che si sta affrontando, per lo meno in questa prima parte. Kara, durante il suo discorso non avrebbe potuto usare parole migliori.

Altri aneddoti del passato tra Lena e Mercy sono venuti a galla grazie alle ricerche di Kara per la realizzazione di un articolo. La giovane Luthor ha aperto il proprio cuore alla sua amica rivelando il forte legame con la criminale. Durante lo scambio di confidenze la cara Mercy ha creato scompiglio entrando nel sistema della L-Corp rilasciando un virus con il compito di bloccare l’induttore di immagine degli alieni. Per fortuna Lena è riuscita a fermare tutto in tempo, anche se non per Brainy che ha dovuto fare i conti con la cattiveria e l’odio di una persona (Massimo, il venditore di pizze) ritenuta amica. L’abbiamo visto reagire male… da umano, lasciarsi trascinare dalle emozioni e dallo sconforto che l’hanno spinto ad andare in “tilt” nel momento del bisogno per Kara, la quale trovatasi in una situazione in cui non poteva mostrare l’identità di Supergirl si è quasi dovuta far proteggere.

Mi ha fatto piacere vederlo impegnato nel trovare una soluzione scientifica all’accaduto, l’ha reso tenero e predisposto all’inizio di una bella amicizia (anche se Winn non si supera) con Alex che sembra la nuova J’onn.

Tornando a ciò che è accaduto alla L-Corp, lo scontro tra le due ex amiche/cognate è stato emozionante e mi azzardo a dire un pochino figo. Le parole di Mercy erano vere, almeno per me, loro sono uguali e non appena Lena farà una mossa sbagliata cadrà nel lato oscuro. Spero di sbagliarmi, ma pare una cosa talmente ovvia!

In ogni caso, stavolta non avrebbe avuto la meglio, quindi l’intervento di Supergirl è stata una mano dal cielo, anche se alla fine il suo operato è risultato invano a causa dell’Agente Jensen che sin da subito si è dimostrato uno stronzo razzista di prima categoria. È bastato un semplice discorsetto da parte di Mercy per convincerlo a liberare lei e suo fratello per unirsi a loro. Infatti, durante il rilascio della kryptonite nell’aria era presente. Ora non solo ha tradito la DEO ma anche la stessa Supergirl.

Riallacciandomi allo spiacevole inconveniente vissuto da Brainy, colgo l’occasione per nominare Nia e il suo favoloso atto di coraggio nel farsi avanti prendendo le sue difese. Che gran cazzuta!

Il fattaccio le ha fatto bene, ha tirato fuori non solo il suo bel caratterino ma è riuscita attraverso la sua storia (è una transgender) a convincere James nello scrivere l’editoriale riguardante la discriminazione. Ottimo lavoro, ragazza!

Ho tenuto per ultimo il mio marziano preferito ormai dedito alla pace perché credo meriti di essere trattato in modo approfondito.
Prima di tutto l’ho visto un po’ sofferente alla DEO, quasi come si sentisse di troppo o fuori luogo per poter chiedere aiuto ad Alex. Ha scelto di occuparsi personalmente della sparizione di Fiona, fino a portarlo direttamente all’assemblea piena di parole d’odio fatta dall’Agente della Libertà con la sua ridicola maschera. Sappiamo tutti che ciò lo riporterà a collaborare con la sua vecchia squadra. Secondo me gli farà bene, lo aiuterà a capire meglio il significato delle ultime parole di suo padre.

Alla prossima settimana 😉

 

-Marta

Big Boss delle Redheads Diaries: la mente che ha dato vita a questo sito di intrattenimento.