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Supernatural – Recensione 14×03

Bentornati ad una nuova recensione di Supernatural, stavolta parleremo del terzo episodio della quattordicesima stagione, The Scar, in cui i nostri ritrovano una vecchia conoscenza e si vengono a scoprire dei punti in comune con l’ultima persona a cui si sarebbe potuto pensare.

Partiamo!

Team Free Will

Ma quanto è stato bello rivedere tutti insieme i componenti del Team Free Will? Mi è sembrato che fosse passata un’epoca! Sono tornate le battute – sulla barba del minore dei Winchester – fra Sam e Dean che mi hanno fatta ridere dall’inizio alla fine dell’episodio e finalmente i fratelli sono tornati a lavorare insieme a Cas, anche se l’angelo ha fatto squadra più con Jack che con loro alla fine. Mi erano mancati.

L’unica cosa che mi è dispiaciuta è non aver potuto assistere ad un abbraccio fra Dean e Cas e non mi spiego il motivo per cui si siano salutati con un semplice cenno, dato che di solito sono più calorosi in queste circostanze, ma la cosa importante è che Dean sia tornato.


Essere deboli

Dean – ed abbiamo assodato che è davvero lui – è appena tornato da un’esperienza traumatica, che alla fine mi ha ricordato un po’ quella della dannazione all’Inferno risalente alla terza stagione ed ovviamente si getta a capofitto nel lavoro per non pensarci, evitando persino di parlarne con Sam. Gesto che non stupisce poi molto, conoscendo il carattere di Dean da quattordici stagioni a questa parte.

Ad aiutarli c’è Jodie, che non sarebbe potuta mancare dato quello che si viene a sapere in questo episodio, ovvero che l’assassino di Kaia è ancora in giro, anzi, l’assassina, dato che è il doppelganger di Kaia (roba che Elena e Katherine di The Vampire Diaries scansateve proprio). Siamo venuti a conoscenza di due cose: la prima, è che questa ragazza ha fra le mani l’unica arma in grado di ferire Michele, mentre la seconda è la conferma della cotta di Claire per Kaia che ci arriva direttamente da Jodie.

Grazie a Castiel, Dean rivive dei ricordi che avrebbe preferito non rivedere e scoprono che Michele aveva cercato di stringere un accordo con Kaia per avere fra le sue mani il forcone della ragazza, dato che quell’arma può ferirlo. Se Michele è debole da un punto di vista fisico e quindi concreto, Dean lo è sotto un punto di vista più astratto, emotivo, perché anche solo rivedere quello che ha dovuto fare a causa di Michele, gli provoca dolore.

Quello che ci interessa non è tanto la ship in sé, quanto il collegamento fra Claire, Kaia e Sam. Jodie dice a Sam che perdere il primo amore in quel modo lascia un segno e nessuno più di Sam può saperlo, data la tragica fine di Jessica, la sua fidanzata all’inizio della serie – come dimostra la sua espressione nella scena. Insomma, tutti e tre hanno delle cicatrici e ricordiamoci che proprio nella 13×10, ossia Wayward Sisters, Claire e Kaia legano proprio grazie a questo argomento. Inoltre, si può anche parlare del fatto che Dean/Michele ha una cicatrice sul proprio corpo in quest’episodio, ma preferirei soffermarmi su di un’altra cosa in comune fra Dean, Michele e Kaia.

Kaia paragona Dean a Michele e capiamo subito che, chiaramente, questo parallelismo non piace affatto all’uomo. La ragazza gli spiega che la sua rabbia, l’impazienza ed alla fine anche la violenza, derivano dalla paura. Non c’è stato bisogno di rimarcare tutto ciò che ha passato Dean, sia in queste stagioni sia nella sua infanzia (quindi parliamo del rapporto col padre, del fatto che dovesse sempre proteggere Sam e così via), perché capissimo anche noi da dove provenisse la paura. Parliamo di paura irrazionale, ma anche quella di non essere abbastanza, di non essere all’altezza della situazione, del non riuscire a proteggere tutti (il classico “Complesso dell’eroe” in un certo senso), oltre a quelle razionali (pericoli, mostri). Il punto è che, questa paura non la detiene solo lui, ma anche Michele, che ha attaccato Kaia per primo per “difendersi”, perché voleva accaparrarsi l’unica arma che potesse fargli del male, così come Kaia stessa, che teme i vampiri mandati da Michele per farle del male. A questo punto, la paura, in generale, da dove arriva? Dal fatto che nessuno di loro è invincibile, nessuno di loro è potente come Dio e quindi possono essere feriti e questo è un atteggiamento assolutamente umano (vedete dove stiamo andando a parare in questa stagione?).

Un vero cacciatore

Jack si dimostra, a detta di Castiel, un vero cacciatore, perché usa la mente e l’intelligenza per risolvere un caso e non le proprie abilità pratiche o i poteri. Ditemi che non avete poi notato il riferimento al pilot della serie, ovvero Castiel che chiede a Jack di andare a caccia con lui (il mitico hunting trip di cui Dean aveva parlato a Sam).

Non mi dilungherò a parlare del caso in sé, semplicemente perché credo sia servito solo a far rimanere Jack nel bunker, dopo che la ragazza gli ha spiegato quanto fosse stato il dispiacere della madre per la sua partenza.

Quello che ci ha lasciati tutti esterrefatti alla fine dell’episodio è il cestino pieno di fazzoletti sporchi di sangue. Non si capisce il motivo per cui Jack stia tossendo sangue e non voglio azzardare delle ipotesi particolari, ma per ora posso pensare o che stia morendo senza la sua Grazia o che, al contrario, essa si stia rigenerando – data anche l’espressione, che non mi pareva spaventata, di Jack.

È colpa mia

Passiamo ora all’ultima parte, quella per certi versi più interessante di tutte – almeno per me – in cui Dean, una volta una auto, rivela a Sam come si sentisse nelle settimane in cui è stato posseduto da Michele ed il suo senso di colpa. Michele aveva il controllo del suo corpo e lui si sentiva intrappolato in esso, come in apnea e non riusciva a liberarsi dall’acqua che lo attorniava perché era debole (da qui la paura di sentirsi nuovamente così e quindi correre tutti i pericoli possibili ed immaginabili pur di trovare il forcone). Inoltre, dato che lui ha pronunciato il fatidico , crede che sia tutta colpa sua se ora Michele sta facendo del male alle persone e non importa che Sam gli abbia detto Tu hai fatto quello che dovevi fare, perché sappiamo bene che Dean non si perdonerà mai per questo.

Vi lascio con il promo del quarto episodio di questa stagione, che andrà in onda settimana prossima, intitolato Mint Condition:

Alla prossima!

Erica

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Laureata in Lettere. Scrittrice, serializzata e lettrice accanita.