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Supernatural – Recensione 14×06

Bentornati ad una nuova recensione di Supernatural, stavolta parleremo del sesto episodio della quattordicesima stagione, Optimism, in cui ci sono stati risate, spunti di riflessione interessanti ed abbiamo scoperto qualche dettaglio in più riguardo all’Universo Alternativo.

Ma ora, parliamone per bene.

Il mio senso di colpa

Più che parlare dei singoli casi, vorrei focalizzare l’attenzione sui discorsi dei personaggi e sui parallelismi che si stanno via via denotando davanti ai nostri occhi. Più che altro, bisognerebbe realizzare una comparazione fra Jack ed i suoi “tre padri”, le sue figure di riferimento, ossia Dean, Sam e Castiel. Sam è quello che gli è stato più vicino in questo periodo, mentre gli altri due erano assenti, quindi lui ha preso molto dal Winchester e lo si vede nella sua gentilezza, nella sua bontà, che sono alcuni dei tratti più caratteristici di Sam (oltre alla compassione, all’intelligenza ed a tutto il resto).

Ciò che si vede spesso è il legame che lui ha con Castiel anche quando l’angelo non c’è – ed in questo episodio non era nemmeno fisicamente presente sullo schermo -, partendo dai colori dei suoi abiti, quel beige che riporta all’impermeabile di Cas, a contrasto con la divisa da agente dell’FBI di Dean. Jack fa a Dean da spalla, vedendo in lui un mentore, esattamente faceva Cas nelle stagioni passate, che da angelo doveva imparare il comportamento degli esseri umani, come va il mondo e l’empatia.

Da Dean ha invece preso il sarcasmo e lo si vede nel modo in cui gli risponde nell’episodio, molto divertente, ma anche una sorta di difetto, ovvero il fatto che si biasima per degli eventi che non dipendono totalmente da lui. Dean si è sempre portato il mondo sulle spalle da solo proprio come Atlante, a partire dal fatto che ha dovuto badare a Sam da giovane (più che altro perché il padre non adempiva ai suoi doveri), sino ad oggi, che si preoccupa di salvare quante più persone può nel proprio lavoro. Dean si sente ancora in colpa per aver consegnato il proprio corpo a Michele e di questo ne abbiamo già parlato, ma ora scopriamo che anche Jack avverte di averli delusi tutti, perché non ha sconfitto l’Arcangelo quando poteva. Il punto è che Jack dice a Dean che nessuno lo biasima per ciò che è successo, mentre Dean continua ad odiarsi, ma allo stesso tempo, Jack fa esattamente la stessa cosa.

Questo è un po’ il complesso dei buoni: sono innocenti, hanno commesso atti dubbi solo perché costretti o perché in quel momento sembrava la via migliore, eppure se ne fanno una colpa perché credono di non aver fatto la cosa giusta. Credo che ci sia questo elemento di fondo da considerare, il quale accomuna un po’ tutti e quattro i protagonisti.

Tu credi nell’amore a prima vista?

Durante questo caso, Jack si fa valere per le sue doti da cacciatore ed impara qualcosa in più sull’amore. Vi ricordate quando avevamo detto che l’amore sarebbe probabilmente stato uno dei capi saldi di questa stagione? Be’, in quest’episodio ne abbiamo avuto la prova. Abbiamo incontrato l’amore malato, quello di Harper per Vance o Jack, ma anche quello puro, vero, fra Charlie e Kara, di cui parleremo dopo.

Il plot twist mi ha sorpresa, perché non pensavo che Harper avesse ucciso Vance per rimanere insieme per tutta la vita, grazie al fatto che la sua è una famiglia di negromanti e quindi lei sapeva benissimo cosa fare. Harper ha una visione distorta dell’amore, alimentata dai romanzi rosa che legge ed elabora nel modo sbagliato e dall’egoismo che la pervade, perché ha ucciso Vance solo per tenerselo stretto. Se l’avesse amato davvero, l’avrebbe lasciato libero di andarsene e sarebbe fuggita con lui da quella città.

Ora, Harper ha scritto una lettera a Jack, dicendogli che lo ucciderà per poter stare insieme per sempre e mi chiedo se si rifarà viva in qualche modo oppure no, come spesso accade nella serie.

Piccola nota finale: Dean che chiama Vance “Archie” è stato fantastico, ho pensato subito a Riverdale e ho riso moltissimo.

L’amore della mia vita

Finalmente abbiamo scoperto qualcosa in più su Charlie e sull’Universo Alternativo. A quanto pare, è successo qualcosa di simile a The Walking Dead: gli Arcangeli hanno tolto una parte di elettricità al mondo, così gli uomini hanno dovuto lavorare insieme per mettere a posto le cose, ma questo è durato poco perché la natura umana è terribile – ecco il pessimo cosmico di Charlie in contrasto con l’ottimismo di Sam – e quindi delle persone innocenti come Kara ci sono andate di mezzo. Kara era l’amore della vita di Charlie (sì, il nome mi ha riportata subito a Kara Danvers di Supergirl ovviamente), che ora è morta, donna mai incontrato nel nostro universo dalla “vera” Charlie, a quanto pare.

A parte la critica sulla società e la storia amorosa di Charlie, bisogna anche focalizzarsi su quello che Sam le dice alla fine: lui le chiede di rimanere, di cacciare con loro perché è brava (e forse perché gli manca la “vera” Charlie, dato che la paragona a lei dall’inizio alla fine) e questo potrebbe stonare con quello che abbiamo detto l’ultima volta su di lui. Ora, il punto è che Sam avrebbe voluto andare via all’inizio, non diventare un cacciatore come il padre e Dean, ma alla fine ci si è adattato e gli piace salvare le persone. Lui è questo ora e gli piace, quindi sarebbe stato ipocrita dire a Charlie di scappare finché poteva. Inoltre, penso che lui preferisca tenerla più vicina per proteggerla e perché gli ricorda chiaramente la nostra Charlie, quindi non è poi così strano che lui le abbia parlato in questo modo. Certo, se alla fine Charlie decidesse comunque di andarsene, lui ne sarebbe dispiaciuto, ma non la fermerebbe.

Pietà

Sono reduce da una maratona di Daredevil, quindi vedo segni cristiani ovunque, ma in quest’ultima scena c’è qualcosa che mi ricorda moltissimo la Pietà di Michelangelo, anche se in una maniera diversa, come se fosse stata quasi “destrutturata”. Dopotutto, Dean è una figura paterna per Jack, quindi può prendere il posto della Madonna (madre di Cristo), in quanto è pur sempre un “genitore” per certi versi.

Il motivo per cui Jack ha di nuovo tossito sangue ci verrà rivelato a breve presumo, ma continuo a dire che ha qualcosa a che fare con il fatto che non ha più la propria Grazia ed essendo un Nephilim, questo gli causa più problemi che ad un semplice angelo – come Cas, ad esempio.

Bonus

Charlie è sempre stata il mio spirito guida, comunque:

Vi lascio con il promo del settimo episodio di questa stagione, che andrà in onda settimana prossima, intitolato Unhuman Nature:

Alla prossima!

Erica

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Laureata in Lettere. Scrittrice, serializzata e lettrice accanita.