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Supernatural – Recensione 14×07

Bentornati ad una nuova recensione di Supernatural, stavolta parleremo del settimo episodio della quattordicesima stagione, Unhuman Nature, in cui si viene finalmente a sapere di cosa sia affetto Jack, Nick scopre la verità sulla morte della propria famiglia e qualche Arcangelo di nostra conoscenza torna indietro.

Ma ora riavvolgiamo il nastro e parliamo per bene dell’episodio!

Perdere un figlio

Dunque, finalmente siamo venuti a conoscenza di cos’affliggesse Jack: a quanto pare, senza la sua Grazia, nel suo corpo c’è uno squilibrio fra la sua natura umana e quella angelica, quindi i suoi organi stanno collassando e lui sta per morire. Sam, Dean e Cas ovviamente le provane tutte pur di aiutarlo, a partire dal fatto che lo portano in ospedale e devo dire che la scena in cui Cas gli presta il suo cappotto per farlo uscire mentre gli altri lo aiutano a rivestirsi è molto dolce. Loro tre ormai sono diventati i padri di Jack praticamente, la sua famiglia – e questo è confermato da Castiel stesso, che parla proprio di quanto sia difficile perdere un figlio.

In particolare, quello che forse ha la reazione peggiore riguardo alla malattia di Jack è Dean, perché, come spiegato da Sam, lui all’inizio era stato molto duro con Jack e non si è mai perdonato per il suo comportamento. Quindi, è lui quello che porta Jack a guidare e successivamente a pescare. Non mi aspettavo che Dean sarebbe stato d’accordo con il fatto che Jack volesse vivere i suoi ultimi momenti fuori casa cercando di vivere appieno la propria vita, ma ripensandoci rientra nelle sue corde, perché è come se stesse dando la possibilità di vivere davvero ad qualcuno che sta per morire – però, seguendolo, perché non vuole lasciarlo da solo o forse perché vuole passare un altro po’ di tempo con lui.

La scena in cui pescano e Jack rivela un po’ della sua saggezza a Dean ha un sapore davvero amaro e devo dire che è stata commovente, perché spinge davvero a pensare che alla fine i momenti che contano davvero nella nostra vita non sono quelli in cui facciamo qualcosa di fuori dall’ordinario, ma anzi, quelli più semplici, come trascorrere del tempo a pescare con un amico o con una nostra figura genitoriale.

Nel frattempo, Rowena, Sam e Cas chiamano a destra e a manca per scoprire se qualcuno sa come fare per salvare Jack. Alla fine, Cas va da uno sciamano, un certo Sergei, che gli dà un po’ della Grazia di Gabriele per aiutare Jack (sarà stato un caso o dobbiamo aspettarci un eventuale ritorno di Gabriele?), chiedendo in cambio di riscuotere, prima o poi, un favore da parte dei Winchester. Ora, il colpo di scena è quello alla fine dell’episodio, in cui si viene a sapere che Sergei li ha ingannati, in quanto quello era solo un esperimento ed avrebbe potuto non funzionare, tanto che, infatti, Jack ora sta morendo più velocemente.

In pratica, ora stiamo solo aspettando la morte di Jack, perché, a detta di Rowena, non c’è più niente da fare. Il mio parere è che Jack non morirà, ma qualcuno lo salverà e di questo ne riparlerò più tardi (inoltre, spero che non lasci la serie, perché è un personaggio che mi sta piacendo molto).

Messa a fuoco

In quest’episodio, Dean ha avuto due o tre momenti in cui non riusciva più a mettere a fuoco le vicende che gli capitavano sotto agli occhi ed abbiamo già una bella teoria al riguardo, già accennata tempo fa in effetti, ovvero che Michele non abbia mai lasciato il suo corpo e li stia tenendo sotto controllo continuamente. Credo che a questo punto, Dean se ne renderà conto – sempre che sia così ovviamente – a breve e tenteranno di capire cosa fare al riguardo.

“Non so chi sono, se non sono te”

Un altro colpo di scena dell’episodio è stato il fatto che Nick abbia finalmente scoperto la verità sulla morte di sua moglie e di suo figlio, ma che non abbia fatto niente al riguardo. Non ho apprezzato molto ciò che è accaduto, perché in pratica ha scoperto che un demone – Abraxas, fedele a Lucifero, nominato nella quinta e quattordicesima stagione – ha posseduto un poliziotto e ha compiuto l’omicidio, ma Nick non ha fatto niente al riguardo. Ha praticamente lasciato impunito questo demone (lui, che voleva scoprire la verità e farla pagare ai colpevoli), ha capito che prova piacere nell’uccidere le persone – non sappiamo nemmeno il motivo esatto di questo, non sappiamo se lui sia impazzito per colpa di Lucifero o sia stato sempre così o sia diventato un assassino adesso – e quindi, per non dover sentire il senso di colpa che lo opprime, ha pregato Lucifero di tornare. Fra parentesi, un umano ha pregato un Arcangelo di tornare – probabilmente dal Vuoto – ed ora Lucifero tornerà tranquillamente. Già ha stufato il fatto che Lucifero torni continuamente perché, secondo me, il suo arco narrativo si è chiuso benissimo nella scorsa stagione, in più un semplice umano richiama un Arcangelo (ricordiamoci che Jack, un Nephilim, ha riportato in vita Castiel che si trovava nel Vuoto e ha comunque fatto fatica). Bisogna, però, notare che questo potrebbe essere spiegato dal forte legame che c’è fra l’Arcangelo ed il proprio tramite.

La mia teoria è che Lucifero debba tornare in vita, perché Jack ha bisogno della Grazia di un parente molto vicino a lui – a questo punto, il padre – per guarire. In ogni caso, già nel prossimo episodio magari scopriremo qualcosa in più sulla trama di questa stagione.

Voi cosa ne pensate di tutto questo?

Vi lascio con il promo dell’ottavo episodio di questa stagione, che andrà in onda settimana prossima, intitolato Byzantium:

Alla prossima!

Erica

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Laureata in Lettere. Scrittrice, serializzata e lettrice accanita.